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Operazione Angeli e Demoni, tra gli indagati anche Fausto Nicolini

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gallery_4de2978cd40d6Sull'inchiesta della procura che ha messo nel mirino i servizi sociali della Val d’Enza relativamente ai minori spicca anche Fausto Nicolini, direttore generale dell'Ausl di Reggio Emilia. È quanto emerge dall’ordinanza firmata dal Gip Luca Ramponi, - la stessa che riporta dell'arresto ai domiciliari del sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti -. Così come per il sindaco di Bibbiano per il direttore generale l'accusa è di concorso in abuso d’ufficio. Il noto penalista Marco Scarpati è chiamato a rispondere del reato di concorso “estraneo” in abuso d’ufficio (si definisce estraneo chi concorre, ma non è pubblico ufficiale).

Come anticipato dal sito Reggio Sera, Scarpati è un personaggio molto noto: avvocato di diritto minorile, docente di Diritto Internazionale dell’economia e delle organizzazioni internazionali all’Università di Parma, presidente di Ecptat Italia, associazione internazionale che lotta contro lo sfruttamento sessuale dei minori e direttore dell’ufficio cooperazione di Cifa Onlus. È anche membro della direzione provinciale del Pd. Nicolini risponde di concorso in abuso d’ufficio con altri quattro indagati (Federica Anghinolfi, Andrea Carletti, Nadia Campani e Nadia Bolognini). Secondo l’accusa, in un incontro fra loro avvenuto il 10 dicembre 2018 (ad eccezione della Bolognini che “veniva costantemente aggiornata”) “in violazione del nuovo codice degli appalti del 2016 e delle connesse linee guida dell’anticorruzione”, avrebbero dato “illecita prosecuzione” al servizio di psicoterapia che aveva un importo superiore a 40mila euro procurando “un ingiusto vantaggio al centro studi Hansel e Gretel”. Secondo l’accusa si sarebbero accordati in due distinti documenti uno del 21 dicembre 2018 che aveva come preventivo di spesa 57.200 euro nel 2019 e 23.070 nel 2020 e uno del 2-3 gennaio 2019, che aveva per oggetto le medesime prestazioni, “ma con un ulteriore escamotage di spacchettare ulteriormente l’importo complessivo del servizio di psicoterapia per un periodo di sei mesi per l’importo di 28.600 euro”. Questo, secondo gli inquirenti, “abbassando fraudolentemente il valore del servizio al di sotto della soglia che avrebbe necessitato di una procedura ad evidenza pubblica” e “compiendo atti idonei diretti in modo non equivoco a procurare un ingiusto profitto al Centro Sie Sviluppo Motivo srl consistente in un guadagno di 135 euro l’ora ad ogni seduta terapeutica (rispetto al valore medio di mercato di 60-70 euro) con conseguente danno per le amministrazioni pubbliche (Unione Comuni Val d’Enza e Asl)”. Secondo la procura non sarebbero però riusciti nell’intento “per cause indipendenti dalla loro volontà dato che i dirigenti dell’Asl (non indagati) convocati negli uffici della procura per testimoniare come persone informate sui fatti oggetto dell’imputazione” avrebbero raccontato tutto agli inquirenti.

Marco Scarpati, invece avrebbe ricevuto guadagni complessivi pari a circa 15.000 euro, nel 2014 e 2015, per la difesa legale dei minori in affido al servizio sociale della Val d’Enza “mediante affidamenti in contrasto con la natura occasionale degli stessi”. E, dopo l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti, 12.830 euro nel 2016, 18.593 nel 2017 e 27.287 nel 2018. Oltre 58mila euro, dunque, sempre per il conferimento della difesa legale dei minori in affido al servizio sociale della val d’Enza. L’attribuzione a Scarpati (concorrente estraneo al reato di abuso d’ufficio) gli avrebbe procurato, secondo la procura, “un ingiusto vantaggio patrimoniale in violazione della normativa e delle linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione”. I soldi venivano liquidati “simulando l’effettuazione di una formale procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento dell’incarico di consulente giuridico a favore del servizio sociale Val d’Enza, procedura in realtà intrisa di macroscopiche e gravissime irregolarità volte a favorire Scarpati”. Secondo l’accusa Scarpati, concorrente estraneo al reato, avrebbe ricevuto tali somme “nella piena consapevolezza della violazione relativa al presupposto della occasionalità della sua prestazione professionale a favore dell’ente” e, successivamente all’entrata in vigore della predetta normativa e all’aggiudicazione del bando relativo al ruolo di consulente giuridico, “nella piena consapevolezza della totale illiceità non solo dell’intera procedura amministrativa, ma anche della cumulabilità economica dei due ruoli di difensore di fiducia e tecnico giuridico”.

Tra gli altri indagati: Federica Anghinolfi, ai domiciliari, residente a Montecchio, 57 anni, responsabile del servizio sociale dell’Unione della Val d’Enza; Marietta Veltri, 63 anni di Quattro Castella, coordinatrice dello stesso servizio; l’assistente sociale di 35 anni Francesco Monopoli, di Correggio; i due psicoterapeuti di una onlus torinese, Claudio Foti di 68 anni e la moglie Nadia Bolognini, 50 anni. Per altre otto persone c’è il divieto per sei mesi di esercitare attività professionali: Nadia Campani, coordinatrice dell’Unione. Per D. B. e F. B. è fatto divieto di avvicinarsi a una ragazzina che gli era stata affidata. Tra le tante ipotesi di reato a carico, a vario titolo, degli indagati c’è quella di maltrattamenti su minori oltre a frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, lesioni gravissime in relazione ai presunti danni provocati ai bambini, alcuni dei quali sono andati incontro a dipendenze e atti di autolesionismo.

3 COMMENTS

  1. Da cittadino, sono allibito davanti a questa vicenda e ai suoi protagonisti. Per ora il mio plauso va in ogni caso alla Procura di Reggio che, così attiva sotto le direttive del nuovo Procuratore Capo, io non ricordo di averla vista mai, nei decenni precedenti.

    Umberto

    • Firma - Umberto
  2. Beh Chiaramente in questi anni di cose se ne sono viste tante e le autorità preposte sono tendenzialmente portate a garantire i diritti dei minori sotto forma di tutela legale quando ci sono dei problemi io ritengo che tutto questo ordinamento vada rivisto perché chi meglio di un genitore può interpretare i desideri e i bisogni dei propri figli e se i genitori a volte non arrivano a tutto bisogna forse intraprendere un percorso di aiuto ai genitori estrapolati dalle proprie famiglie bimbi e gli adolescenti è soltanto che un grosso disagio che si procura a queste persone che comunque vedono nei propri genitori anche se si tratta di persone con problemi di qualsiasi tipo vedono le loro funzioni Tori il perno della loro vita è la forza per crescere questo penso io penso anche quindi che le ASL dovrebbero più occuparsi della salute delle persone che della tutela legale È per quello che riguarda il tribunale forse ci sono cose più indicate da seguire da parte di magistrati che andare a rovinare delle famiglie

    Malvolri Pietro

    • Firma - Malvolri pietro
  3. Io non sono un avvocato e di leggi ne capisco ben poco, ma da comune cittadino mi sembra di intuire che quando si parla di reati di abuso d’ufficio, frode processuale, depistaggio, abuso su minori, lesioni gravissime su bambini si parla di eventi gravi, non certo di ladri di galline.
    Naturalmente bisogna che la Magistratura faccia il suo corso prima di “sparare” nel mucchio, ma se si è giunti agli arresti domiciliari ed alla sospensione dall’attività professionale, significa a buon senso che qualcosa di illecito grave è successo. In altri Paesi (non l’Italia) i soggetti sotto inchiesta si sarebbero prontamente dimessi spontaneamente, senza bisogno che le questioni dovessero per forza sfociare in antagonismo politico, Sì perché se ci pensiamo siamo in un terreno completamente non politico, sul terreno dei rapporti tra pubbliche amministrazioni, servizi sanitari e famiglie-cittadini.
    Le notizie che arrivano dalla provincia di Reggio Emilia riguardanti maltrattamenti a minori e “disintegrazione” di famiglie hanno fatto ben meno clamore a livello nazionale rispetto alla Sea Watch ed alla sua “piratessa” bianca, ricca e tedesca!! Tanti esponenti politici sono saliti sulla nave; ne abbiamo visti meno in provincia di Reggio Emilia a portar conforto a quelle famiglie minate nei rapporti tra genitori e figli. E vorrei lanciare una provocazione: anche la Chiesa, la CEI ecc che è tanto attenta alle questioni anche economiche di questo Paese (in varie occasioni si è espressa in materia di spread……”occupatevi delle cose di lassù” diceva il loro Capo) non mi pare abbia dato particolare importanza ed amplificazione a queste gravi notizie.

    Dott. Cavana

    • Firma - Dott.Cavana