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Una luce dal mare ai monti: da Portofino alle Terre Matildiche

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La sera del 23 giugno 2019 dalle ore 22 il segnale luminoso dal Mar Ligure alle Terre Matildiche, ha attraversato in andata e ritorno la Liguria, la Toscana Lunigianese e l'Emilia.

Il segnale, con torce e codice ottico appositamente concordato, dal mare ha viaggiato verso monti, borghi e castelli riproducendo l'antico modo di comunicazione istoriato sulla Colonna Traiana: un telegramma ottico che, lungo la linea delle Vie Consolari, annullava le distanze, consentendo di condividere in tempo reale notizie vitali per le popolazioni, delle quali rinsaldava la reciprocità nel rapporto costa-montagna.

Ideato dall'Archeoclub Apuo Ligure dell'Appennino Tosco Emiliano, scopritore di ben sette siti di incisioni rupestri contenenti vere e proprie sculture etniche, è un progetto speciale che ha ottenuto il patrocinio dei Comuni partecipanti, dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, delle Regioni attraversate dal segnale ottico: la Liguria dal quale parte, la Toscana Lunigianese, ancora una volta Terra di Passo, e l'Emilia, regione di arrivo.

La presente Edizione si avvale ancora una volta della partecipazione straordinaria del Comando MARIFARI della Marina Militare di La Spezia che presiede i fari di Portofino e dell’Isola del Tino.

Hanno collaborato: il CAI di La Spezia che ha presidiato due postazioni del territorio spezzino, il CAI Bismantova dalla Pietra di Castelnovo ne’ Monti, la Protezione Civile di Pontremoli in postazione alla Madonna del Monte di Mulazzo, le singole guide AIGAE delle Province di Parma e di Reggio Emilia.

Patrocinanti le Regioni di attraversamento del segnale: Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, lo stesso Comando MARIFARI della Marina Militare di La Spezia, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, i Comuni del percorso, in particolare il Comune di Pontremoli che mette a disposizione il Castello del Piagnaro come postazione torciera (vi sarà allestita un’area rinfresco e vi si svolgeranno le manifestazioni di arcieri, focolieri, sbandieratori e danze storiche), il Comune di Vezzano sul Crostolo, capofila della Via Matildica, e il FEISCT, Federazione Europea Itinerari Storici Culturali Turistici.

Percorso Andata e Ritorno.

Dai fari di Portofino e dell’Isola del Tino e dalle postazioni sull'Alta Via dei Monti Liguri, il segnale luminoso si è rivolto alla Madonna del Monte nel comune di Mulazzo, da dove è stato mandato al Castello del Piagnaro/Pontremoli per proseguire per la Crocetta di Arzengio, indi al Monte Molinatico, al confine tra i Comuni di Zeri, Pontremoli e Berceto, al  Passo della Cisa, al Monte Valoria, al Monte Cervellino, poi verso il Monte Fuso, fino a giungere alla dantesca Pietra di Bismantova. Da qui gli operatori del CAI Bismantova lo hanno mandato al Castello di Rossena cui si è aggiunto quest’anno il Comune di Vezzano sul Crostolo, capofila della Via Matildica e punta avanzata verso tappe ulteriori in avvicinamento a Ravenna. Il segnale è poi stato rimandato indietro di tappa in tappa, attraverso le medesime 'postazioni torciere' percorse in arrivo, riguadagnando così il Mar Ligure da dove era partito.

E' un progetto dell’Archeoclub Apuo Ligure dell’Appennino Tosco Emiliano, in collaborazione con Pro Loco di Pontremoli e la partecipazione di: CAI di La Spezia, CAI Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, Protezione Civile di Pontremoli, Pro Loco Montereggio, delle Associazioni pontremolesi Compagnia del Piagnaro, Danza Antica Terra Lunae e Auree Fenici; del Cantiere della Memoria,  dell’Associazione Matilde di Canossa/Castello di Rossena  e della Via Matildica del Volto Santo.

E’ in previsione l’estensione del collegamento tra i due mari, Tirreno ed Adriatico, soprattutto in vista della ricorrenza dantesca del 2021, in collaborazione con la Società Dante Alighieri e con le Associazioni che aderiranno