Dopo una prima edizione che aveva suscitato un grandissimo interesse, emergendo come un appuntamento culturale tra i più originali e interessanti del territorio appenninico, torna il “Non Festival” L'uomo che cammina. Di nuovo tre giorni di iniziative, eventi, ma anche ascolto e riflessione saranno dedicati al rapporto tra Uomo, Creato e dimensione spirituale, tra Castelnovo ne’ Monti, la Pietra di Bismantova, Vetto e Canossa. Luoghi che per la loro conformazione esprimono in maniera molto forte quel legame ancestrale che c’è tra l’anima dell’uomo e la natura.
Le tre giornate saranno venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 giugno. Tre giorni di concerti, camminate, lectio magistralis, una straordinaria mostra d’arte per scandire le “ore” canoniche della vita monastica: mattutino, ora media, vespro e compieta. Un modo per riflettere anche sulla dimensione del tempo: il giorno scandito dagli antichi rintocchi delle campane, per accompagnare un uomo che continua a camminare, come il titolo del Non Festival che richiama alla splendida opera di Christian Bobin.
Questo dunque il programma della manifestazione: venerdì 28 giugno al Vespro (ore 18) sul sagrato della Pieve di Campiliola a Castelnovo si terrà una conversazione con Brunetto Salvarani, dal titolo “Teologia per tempi incerti”. Salvarani è docente di Teologia della Missione e del Dialogo presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, ha tenuto lezioni e collaborato con le Università di Bologna, Padova, Venezia, Siena, Modena e Reggio Emilia, con l’Università Cattolica di Milano e la Pontificia Università Gregoriana. È considerato come uno dei maggiori esperti di dialogo ecumenico e interreligioso. A Compieta (ore 21) alla chiesa di Rosano di Vetto, un incontro dal titolo “Il Sacro della Poesia”, conversazione e letture con Vivian Lamarque accompagnate dal flauto di Giovanni Mareggini. Di origini valdesi, Vivian Lamarque viene data in adozione, a nove mesi, in quanto illegittima, a una famiglia cattolica milanese. A quattro anni perde il giovane padre adottivo, un vigile del fuoco. A dieci scopre di avere due madri e inizia a scrivere le prime poesie. Vive a Milano, ha insegnato italiano agli stranieri e materie letterarie in licei privati. Ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera; il suo primo libro, Teresino, ha vinto il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981.
Sabato 29 giugno per il Mattutino (ore 10) ci sarà la Camminata del coltivare, dalla Pieve di Campiliola a Campo Pianelli e gli Orti dei Frati, sotto le pareti della Pietra di Bismantova, accompagnati dalle meditazioni di don Giordano Goccini, e insieme a Giuseppe Piacentini, Comandante del Reparto Carabinieri Forestali del Parco nazionale dell’Appennino. Per il Vespro (ore 18) al Castello di Canossa una suggestiva lezione – concerto dal titolo “Bismantova a Canossa. Dante, Matelda e l’Appennino”, con Marco Santagata, scrittore, critico letterario e docente universitario italiano, autore di ricerche scientifiche e romanzi, tra cui Il maestro dei santi pallidi col quale ha poi vinto il Premio Campiello, ma anche Come donna innamorata (finalista al Premio Strega), titolo preso da un verso del Purgatorio, XXIX canto in cui appunto Matelda viene descritta come unica abitante fissa del Paradiso Terrestre, che condurrà il poeta al cospetto di Beatrice. Il suo intervento sarà inframezzato da brani proposti da Letizia Spaggiari (flauto) e Francesca Davoli (fagotto). Per Compieta (ore 21) ci si trasferirà al Salame di Felina per “Il silenzio della Natura e la natura del Silenzio”, conversazione con Roberto Favaro (musicologo, vice Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera) e Marco Pedrazzini (musicista), accompagnati da brani proposti con Icarus Ensemble.
Domenica 30 giugno per l’Ora Media (11.30) nei giardini pubblici di Bagnolo a Castelnovo si terrà la narrazione per bambini e famiglie “Il paese della Grande Roccia” di e con Rossella Galletti, autrice di numerosi libri per ragazzi, accompagnata da Anna Vezzani (chitarra) e Marcello Villa (violino). A seguire un pic-nic sull’erba del parco pubblico.
Al Vespro (ore 17) nel vicino Palazzo Ducale, inaugurerà una mostra davvero imperdibile: “La leggerezza di una Pietra. Da e Per Bismantova”. Un excursus lungo tanti anni di attività pittorica del maestro castelnovese Corrado Tagliati, pittore noto a livello europeo, che “studia” e propone la Pietra di Bismantova nelle sue opere da più di 40 anni, con stili e visioni diverse ma sempre estremamente suggestive. L’inaugurazione sarà accompagnata da Giovanni Mareggini (flauto) e Silvia Sciolla (violoncello).
A Compieta (ore 21) chiusura della manifestazione alla Chiesa di Garfagnolo, a Monteduro (lungo la ss63 verso Sparavalle) con Il Libro del Dialogo di Edmond Jabès, con scritti del grande poeta francese interpretati dalle voci narranti di Francesca Grisenti e Piergiorgio Gallicani, e l’accompagnamento musicale di Mirko Ferrarini (fisarmonica).
È al secondo anno e già questo è una gran cosa… perché il tema non è tra quelli che ricercano facili successi. Tra uomo e natura il sacro è una dimensione terza solo in apparenza. Pensiero, espressione artistica, dialogo sono la cifra culturale di questa rassegna. Bismantova e i suoi richiami religiosi e spirituali escono così dal perimetro del sasso della Pietra e dell’Eremo, per coinvolgere in profondità il territorio e i modi di leggerlo e di viverlo. È un cammino davvero: nel senso letterale verso la Pietra e di percorsi di scoperta culturale. Un modo serio -anche se non gridato- di stringere una relazione tra la Pietra e il territorio
Fausto Giovanelli