È la Biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano la Riserva incaricata dal Ministero dell'Ambiente a organizzare la partecipazione dell'Italia alla 31a sessione del "Man and the Biosphere Programme International Co-ordinating Council (MAB-ICC)", la conferenza internazionale che si terrà a Parigi presso la sede Unesco dal 17 al 21 giugno.
I nuovi riconoscimenti di aree Mab finiscono per configurare una fortissima crescita italiana degli ultimi 8-9 anni all’interno dell’Unesco, in cui il momento più alto è stato quando nel 2015 ben tre biosfere contemporaneamente sono state insignite: Appennino Tosco-Emiliano (Toscana - Emilia), Alpi Ledrensi e Judicaria (Trentino-Alto Adige), Delta del Po (Emilia Romagna - Veneto). L’Italia nel frattempo ha ottenuto un posto nel comitato mondiale. Come celebrazione di questa crescita nei quattro giorni di conferenza, in cui saranno 200 i paesi presenti a Parigi, il Ministero dell’Ambiente, assieme all’Ambasciatore italiano per l’Unesco, presenterà quello che gli operatori della Biosfera dell’Appennino Tosco-Emiliano hanno prodotto: il report dal titolo "Italian biosphere reserves – a rising network" che descriverà con apposite video-animazioni la crescita in termini numerici e di estensione delle Biosfere italiane. Così come metterà in evidenza la capacità di sviluppare nuove attività, anche avvalendosi del valore aggiunto del far parte del network internazionale MaB, che si traduce in stimoli, positive collaborazioni e scambi.
Chiuderà la giornata il contest "Taste and discover italian Biosphere Reserves", dedicato alla cultura del cibo e alla sostenibilità, durante il quale i delegati potranno partecipare a una degustazione guidata di prodotti tipici e piatti espressione della cultura gastronomica e dell'economia delle nostre MaB. La Biosfera dell'Appennino Tosco-Emiliano ha coinvolto Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che per suggellare e testimoniare la qualità e la cultura della nostra cucina e dei prodotti agroalimentari ha ideato l'esperienza gastronomica che sarà strutturata in tre percorsi, ognuno con un Maestro d'Arte e Mestiere di riferimento: Renato Brancaleoni per i formaggi, Massimo Spigaroli guiderà gli ospiti nel mondo dei salumi ed Enzo Crivella si occuperà della dolce conclusione: il gelato. Questo percorso gastronomico sarà supportato da una mostra, composta da 15 pannelli, sulle MAB Italiane, la biodiversità e la sostenibilità alimentare.
“Siamo qui a distanza di quattro anni nuovamente in partenza per Parigi, come se fosse un vent’anni dopo di Alexandre Dumas - afferma il presidente Fausto Giovanelli, coordinatore della Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano -. Ricordo bene che quando abbiamo avuto il riconoscimento. Oltre all’enorme gioia per le felicitazioni, le congratulazioni, i festeggiamenti, mi chiedevo: adesso facciamo tutta questa festa, ma finirà tutto in niente o un riusciremo a farla vivere? Perché questa è una domanda fondamentale. A distanza di quattro anni, primo, come direbbe Vasco “siamo ancora qua”, secondo, abbiamo quest’incarico dal Ministero dell’ambiente scelti fra le 19 riserve italiane. Nella brochure solo in fondo c’è scritto che noi siamo i coordinatori, ma lo spazio che abbiamo è uguale a quello di tutti gli altri, come nel filmato, ma ci hanno riconosciuto la capacità organizzativa, redazionale, e mi sembra che con questo possiamo dire di essere vivi, non sopravvissuti ma attivi. Abbiamo quest’onore, non capita spesso che i Ministeri vengano a cercare Sassalbo o Castelnovo ne’ Monti, per affidargli la gestione dell’organizzazione di un evento di questa portata. La sostanza però è che portiamo agli onori del mondo quest’intreccio: cibi, tradizione, sostenibilità, coltivazione del territorio. La cosa più rilevante è che il tema è attivo e operante, pensiamo a Greta Thunberg, e tutto l’interesse che si sta muovendo attorno a questi argomenti a livello mondiale. Il riconoscimento non si è risolto in una semplice etichetta, anzi, è proprio quello che abbiamo coltivato meno, e non me ne pento troppo – conclude Giovanelli -. Non abbiamo messo grandi manifesti sull’autostrada, questa forse è la vera mancanza, ma la nostra intenzione era essere sicuri che alle scritte e alle promesse corrispondesse qualche cosa. Non volevamo che “sotto al vestito” non ci fosse niente, allora sarebbe stato veramente un boomerang. Abbiamo lavorato più sulle ossa è un po’ sui muscoli, piuttosto che pensare alla pelle e al vestito”.
Fausto Giovanelli interverrà nella sessione dedicata ai beni e servizi per presentare alcuni progetti e prodotti collegati ai brand delle Riserve, in particolare descriverà alcune esperienze delle Alpi Giudicarie, dell'Appennino tosco-emiliano e del Delta del Po. Come concreto esempio delle buone pratiche saranno allestiti appositi stand per descrivere i prodotti e i progetti che hanno beneficiato dei brand elaborati dalle Riserve.
La serata del 19 sarà anche l'occasione per festeggiare la proclamazione di due nuove RB italiane: Alpi Giulie e Po Grande.
Tra i prodotti che la Biosfera dell'Appennino tosco-emiliano presenterà a Parigi ci sono il Parmigiano Reggiano bio dell'Azienda Biologica Montagnana di Ravarano (PR) e il maiale nero dell'Azienda Ca' Mezzadri di Corniglio (PR).
"Nel 2015, quando l'Appennino tosco-emiliano è stato proclamato MaB Unesco, a Parigi hanno festeggiato con il culatello di maiale nero prodotto dalla nostra azienda - spiega Silvia Gerbella, di Ca' Mezzadri - quest'anno non potevamo mancare. Per l'occasione abbiamo scelto un prodotto d'eccellenza: un prosciutto di suino nero di Parma avverato allo stato brado, stagionato 60 mesi. Si tratta di una piccola produzione limitata di altissima qualità che lo chef Alberto Lamberti taglierà al coltello".
Accanto al Prosciutto non poteva mancare un gran Parmigiano Reggiano. "Siamo onorati di essere presenti a un appuntamento così importante per le MaB Unesco - spiega Nicolas Ablondi dell'Azienda Montagnana - di rappresentare la gastronomia italiana con il nostro parmigiano e avere la possibilità di raccontare le logiche che guidano la nostra imprenditorialità. Essere presenti oggi all'Unesco significa concretizzare un'idea che abbiamo condiviso con la MaB Appennino e valorizzare il brand "I Care Appennino". Per noi "prendersi cura dell'Appennino" vuol dire vivere e lavorare nel nostro territorio mettendo al primo posto qualità, rispetto e sostenibilità. Infatti, il progetto "filiera corta e sostenibile" ha l'obiettivo di creare cultura e punti d’incontro tra altre realtà virtuose fatta di piccoli produttori legati al territorio e consumatori attenti alle tematiche della sostenibilità e genuinità del prodotti."
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Redacon seguirà gli avvenimenti grazie alla disponibilità degli operatori del Parco e dei loro collaboratori con dirette sulla pagina Facebook.