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My experience in the Philippines. Speakeasy a cura di Ilaria Costi

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Prosegue la collaborazione fra il Liceo Linguistico “Cattaneo-Dall’Aglio” e Redacon.

"Speakeasy", una rubrica curata dagli studenti.

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My experience in the Philippines

 

Ilaria Costi

Dear readers!

I’m Ilaria, I’m 17 and I live in Montefiorino. I’m a student at Cattaneo dall’Aglio, in Castelnovo ne’ Monti.

Last year I made one of the most important decisions of my life. I decided to apply for an exchange program with AFS (in Italy it is called “Intercultura”).

A couple of months after my application, i received an email: there was written “Winner: year program in the Philippines”. I couldn’t believe it.

Lots of people started asking me “Why did you choose the Philippines?” “What are you going to do there?” “Why don’t you go to America?”

When I applied, I told myself I wanted to go somewhere far, a place I could explore and discover, a place completely different from Italy.

I wanted to go somewhere I have never been to. Our volunteers kept on telling us not to make expectations about our host countries or our new lives, but it was quite difficult not to do so.

Since I found out that my host country would be the Philippines, I started searching the net about it, but this made me see only the surface of that wonderful culture

I lived in the Philippines for 10 months, in Naga city, in the Bicol region. Since the first day I arrived in this country I fell in love with its people.

The Filipinos are hospitable, caring and joyful, I’ll never forget all those smiles on their faces.

My host family was amazing. All my titas (aunts) and the rest of the family were living nearby, and they never left me alone.

Every day was the perfect day to celebrate and eat all together.

I miss all the moments we spent together and all the laughs we had.

There were days when I cried, because I was thinking about Italy, my family, my friends… I was homesick, but my Filipino family was right there to make me feel like home.

During my stay in the Philippines I went to school. It was a local Filipino school with Filipino classmates.

Most of the people in the Philippines try to make a foreigner feel like home, that’s why I said the Filipinos are hospitable and that is what my school did. They didn’t make me feel different at all.

I’ve always loved travelling and I thought this was a great opportunity to follow my passion.

It was not easy to get used to living in a completely different way, but when I arrived there I told myself “you are here now, you can do it”.

I observed my host family’s behaviour and just tried to copy what they were doing; that’s how I adjusted to Filipino culture. I discovered lots of things about it.

The Philippines is a very respectful country, for example every time you meet a person that is older than you, you have to lead his/her hand to your forehead out of respect or blessing (this gesture is called “Mano Po”).

Unfortunately, my stay in the Philippines has already ended and I’m already back to Italy.

I’m actually planning to become a volunteer for AFS Italy (Intercultura), and help other students that, like me, will decide to join this adventure.

This experience made me grow a lot, I feel more responsible, open-minded and aware of the world we are living in today.

I was able to meet people from all over the world. Now I have friends from Japan, Russia, France, United States, Paraguay, Greenland, Germany, Belgium and lots of others. I can say that I’m a global citizen now.

I have to thank all those people who made my experience in the Philippines the best I could have ever asked for. Starting from AFS, the organization that gave me the opportunity to join the best experience of my life; my parents, who believed in me, supported me throughout this adventure and allowed me to live so far from them all this long; my host family that really made me feel like a member of their family, I would never forget what they’ve done for me.

Now that I’m back home in Italy, I feel a hole inside me, because I know that a part of me will always belong to the Philippines…

“I’m in love with people I’ve never met and places I’ve never been to…”

John Green

My quote… “The world is like a rainbow, and I want to know all its shadows.”

(Ilaria Costi)

Traduzione

La mia esperienza nelle Filippine

Cari lettori!

Sono Ilaria, ho 17 anni e vivo a Montefiorino. Sono una studentessa al Cattaneo Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti.

L’anno scorso ho preso una delle decisioni più importanti della mia vita. Ho deciso di iscrivermi per un programma di scambio con AFS (in Italia si chiama “Intercultura”).

Un paio di mesi dopo la mia iscrizione, ricevetti un’email: c’era scritto “Vincitore: Programma annuale nelle Filippine”. Non ci potevo credere.

Molte persone cominciarono a chiedermi “Perché hai scelto le Filippine?” “Cosa ci vai a fare?” “Perché non vai in America?”

Quando mi sono iscritta, mi sono detta “voglio andare lontano”, un posto che potevo esplorare e scoprire, un posto completamente diverso dall’Italia.

Volevo andare dove non ero mai stata. I nostri volontari continuavano a dirci di non farci aspettative sui nostri paesi ospitanti o sulle nostre nuove vite, ma era un po’ difficile non farlo.

Da quando scoprii che il mio paese ospitante sarebbero state le Filippine, cominciai a cercare tutte le informazioni possibili al riguardo, ma fare ciò mi fece vedere solo la superficie di quella fantastica cultura.

Ho vissuto nelle Filippine per 10 mesi, a Naga city, nella regione di Bicol. Fin dal primo giorno in cui sono arrivata in questo paese mi sono innamorata delle sue persone.

I filippini sono ospitali, premurosi e felici, non mi dimenticherò mai dei sorrisi sulle loro facce.

La mia famiglia ospitante era meravigliosa. Tutte le mie Titas (zie) e il resto della famiglia vivevano nelle vicinanze, e non mi lasciavano mai da sola.

Ogni giorno era il giorno perfetto per festeggiare e mangiare insieme. Mi mancano i momenti passati insieme e tutte le risate.

C’erano giorni in cui piangevo, perché pensavo all’Italia, alla mia famiglia, ai miei amici… avevo nostalgia, ma la mia famiglia filippina era proprio lì per farmi sentire a casa.

Durante la mia permanenza nelle Filippine andavo a scuola. Era una scuola filippina locale, con compagni filippini.

La maggior parte delle persone nelle Filippine cerca di fare sentire uno straniero a casa, per questo motivo ho detto che i filippini sono ospitali e questo è quello che ha fatto la mia scuola. Non mi hanno fatto sentire per niente diversa.

Ho sempre amato viaggiare e ho pensato che questa fosse una grande opportunità per seguire la mia passione.

Non è stato facile abituarsi a vivere in un modo completamente diverso, ma fin dal primo giorno mi dissi “tu ora sei qui, tu ce la puoi fare”.

Osservavo il comportamento della mia famiglia ospitante e cercavo di copiare quello che facevano; ecco come mi sono abituata alla cultura filippina. Ho scoperto molte cose.

Le Filippine sono un paese molto rispettoso, per esempio tutte le volte che si incontra una persona più grande bisogna potare la sua mano alla propria fronte in segno di rispetto o benedizione (questo gesto è detto “Mano Po”).

Sfortunatamente, la mia permanenza nelle Filippine è già finita e sono già tornata in Italia.

Attualmente sto progettando di diventare una volontaria di AFS Italy (Intercultura), e aiutare altri studenti, che come me decideranno di partecipare a questa avventura.

Questa esperienza mi ha fatto crescere tanto, mi sento più responsabile, più aperta e consapevole del mondo in cui viviamo oggi.

Ho potuto conoscere persone da tutto il mondo. Ora ho amici dal Giappone, dalla Russia, dalla Francia, dagli Stati Uniti, dal Paraguay, dalla Groenlandia, dalla Germania, dal Belgio e tanti altri. Posso dire di essere una cittadina del mondo adesso.

Devo ringraziare tutte quelle persone che hanno reso la mia esperienza nelle Filippine la migliore che potessi chiedere. A partire da AFS, l’organizzazione che mi ha dato l’opportunità di fare la migliore esperienza della mia vita; i miei genitori, che hanno creduto in me, mi hanno supportato lungo questa avventura e mi hanno permesso di vivere così lontano da loro per tutto questo tempo; la mia famiglia ospitante, non scorderò mai quello che hanno fatto per me.

Ora che sono tornata in Italia, sento un buco dentro di me, perché so che una parte di me apparterrà sempre alle Filippine.

“Sono innamorata delle persone che non conosco e dei luoghi dove non sono mai stata.”

John Green

Io: “Il mondo è come un arcobaleno, e io voglio conoscere tutte le sue sfumature.”

(Ilaria Costi)

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