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Cooperativa L’Ovile, approvati i bilanci 2018. Maramotti: “Attività in crescita, ma si prospettano difficoltà di accoglienza”

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Centosessantuno persone svantaggiate inserite nel mondo del lavoro, oltre 500 accolte dai servizi residenziali e più di 1100 persone inserite in progetti di mediazione e inclusione su tutto il territorio reggiano, provincia compresa, con risparmi per la Pubblica amministrazione di ben 597 mila euro. Sono questi i primi dati salienti che emergono dal bilancio economico e da quello di responsabilità sociale approvati dall’assemblea dalla Cooperativa sociale l’Ovile, in merito all’esercizio dell’anno 2018.

Il bilancio economico palesa numeri in crescita rispetto alla gestione 2017, con un fatturato di 16 milioni di euro di ricchezza prodotta, compresi i finanziamenti indicati nella nota integrativa del bilancio di responsabilità sociale. L’assemblea, che fra presenti e delegati ha rappresentato i 40% dei soci, ha approvato all’unanimità e con soddisfazione, un utile di 141 mila euro che sarà reinvestito interamente nelle attività future; un utile leggermente inferiore all1%, precisamente dello 0,89%, in linea coi trend degli esercizi precedenti.

L’obiettivo della Cooperativa L’Ovile, per l’esercizio attuale, è quindi quello di consolidare le svariate attività che annovera al proprio interno, malgrado persistano forti incertezze legate al settore dell'accoglienza.

La società, presieduta da Valerio Maramotti, anche nell’esercizio 2018, ha svolto attività molto diversificate e per l’esercizio amministrativo in corso la dirigenza sta constatando una crescita generalizzata in tutti i settori ad eccezione di quello dell’accoglienza.

“Come Cooperativa, in via generale, ci sentiamo molto tranquilli - ha spiegato proprio il presidente Valerio Maramotti - ma esprimiamo forte preoccupazione per l’attività di accoglienza all’interno della quale stiamo dando lavoro a oltre 30 persone, tra insegnanti, educatori e mediatori culturali, tutte figure professionali che oggi  rischiano di perdere il loro posto di lavoro, avendo contratti a termine legati ai bandi della prefettura, a causa dei nuovi importi ben al di sotto del nostro reale fabbisogno, che, oltretutto, rischiano di compromettere anche l’erogazione dei nostri servizi".

Parallelamente, oltre al bilancio economico, è stato approvato anche il bilancio di responsabilità sociale. La lettura del medesimo si basa su tre ambiti differenti: sociale, ambientale ed economica. Quello del 2018 è l’ottavo bilancio di responsabilità sociale stilato dalla Cooperativa, finalizzato a rendicontare ai soci e all’esterno quelli che sono stati i risultati ottenuti l’anno scorso in merito ai tre ambiti suddetti.

“La chiave di lettura è l’impatto sociale, ossia quale cambiamento abbiamo generato - ha specificato Elena Frascaroli , responsabile della stesura del documento -. La nostra analisi si basa sull'inclusione sociale, sul concetto di "comunità aperta", sull’innovazione in rete e sul benessere personale e professionale, temi che rappresentano il cuore della nostra mission. Per dare dati concreti - prosegue la Frascaroli - alla fine del 2018 i lavoratori coinvolti nell’attività della Cooperativa  erano 320, mentre  gli investimenti per il funzionamento quotidiani delle nostre attività, nel loro complesso, sono stati di oltre 12 milioni di euro, una cifra per la quale abbiamo anche intercettato e raccolto oltre 100 mila euro provenienti da donatori privati e da Fondazioni che hanno creduto e credono nei progetti che abbiamo presentato e che ora stanno camminando con le loro gambe".

Le attività sociali della Cooperativa L’Ovile, sostenute da questi numeri, nell’anno 2018 hanno permesso di inserire 161 persone svantaggiate, di accogliere oltre 500 persone nei servizi residenziali e oltre 1100 persone in progetti di mediazione e inclusione su tutto il territorio reggiano, comprese varie aree della provincia.

“Abbiamo fatto anche una valutazione di quello che è stato il risparmio economico della Pubblica amministrazione - conclude Elena Frascaroli - grazie all’inserimento di queste figure che, se non avessimo gestito noi a livello lavorativo, sarebbero state completamente a carico dei servizi territoriali, per una cifra di 597 mila euro, soldi che quindi l’Amministrazione comunale, grazie alla Cooperativa L’Ovile, ha potuto risparmiare e utilizzare altrove. Tale importo è stato calcolato attraverso il metodo Valoris, messo punto dal Centro studi sociali di Brescia. In questo contesto abbiamo attivato 29 convenzioni, ex articolo 22, quindi collaborazioni con aziende del territorio, oltre ad aver posto in essere attività di sensibilizzazione sulle pratiche della sostenibilità, sull’accoglienza e sulla legalità, raggiungendo oltre 52 mila famiglie, tra cittadini e scuole.

Abbiamo inoltre in gestione tre punti vendita di prodotti a valore sociale, realizzati ad esempio in carcere o da ex prostitute, attraverso i nostri centri occupazionali nei quali operano persone disagiate; mentre, a livello di ambiente, abbiamo realizzato attività in aree naturali, nelle quali sono stati promossi metodi di coltivazioni biologiche. Sempre sul fronte ambientale sono stati inoltre aggiornati gli impianti delle nostre stesse sedi, con mezzi e attrezzature adeguati alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e dei consumi, per un minor impatto ambientale”.

“Siamo una realtà molto diversificata, che in ogni situazione continua a orientarsi verso il bisogno delle persone e della comunità - riprende il discorso e lo conclude il presidente Valerio Maramotti -. Diamo lavoro a tanti soggetti fragili e bisognosi e le 29 convenzioni che abbiamo in essere, come tutte le nostre attività, sono finalizzate proprio al collocamento di queste persone, agevolando coloro che sono maggiormente in difficoltà”.