La Caritas di Villa Minozzo, VillaCultura e l’Unità Pastorale “Madonna delle Fonti” di Villa Minozzopropongono a tutte le persone interessate un’iniziativa volta ad approfondire la conoscenza della religione islamica, a partire da un punto di vista cristiano.
L’incontro che si terrà sabato 15 giugno 2019 alle ore 20:30 nel “Centro Culturale A. Benedetti” in piazza della Pace a Villa Minozzo, avrà per tema “Conoscere l’Islam”.
Ad accompagnarci in questo viaggio, Franco Orlandini, esperto conoscitore dell’Islam, grazie ai viaggi e alle lunghe permanenze nelle terre di tradizione islamica. Oggi più che mai, anticipa Franco Orlandini, l’Islam rappresenta un tema dibattuto e al centro del confronto pubblico.
Tuttavia, l’orientamento diffuso di leggere la religione musulmana in un’ottica prioritariamente politica, socio-economica e/o strategica, rischia di dare poca importanza a un passaggio invece fondamentale: la comprensione e la conoscenza dell’Islam in quanto religione, i suoi testi sacri, i suoi ‘pilastri’, le sue tradizioni. Ritengo che investire in uno sforzo di conoscenza maggiore rappresenti la base per un confronto più consapevole, il quale, pur non rinunciando alla prospettiva cristiana e rifiutando un uso politico e violento della religione, sia aperto all’accoglienza delle reciproche differenze e alla valorizzazione delle possibili vicinanze”.
Anche il recente viaggio del Santo Padre Francesco negli Emirati Arabi Uniti ci ha indicato la strada: l’abbraccio con il Grande Imam di al-Azhar; la firma di un Documento comune e una parola d’ordine, “Fraternità”. È la sintesi del 27° viaggio apostolico di Papa Francesco, il primo Pontefice a visitare la penisola arabica e a celebrare una messa all’aperto per un piccolo, ma polifonico, gregge: il milione di cattolici, pari al 10% degli abitanti. Un popolo di migranti a cui il Papa ha chiesto, nello Zayed Sports City davanti a 135mila fedeli e 4 mila musulmani, di vivere lo spirito delle Beatitudini.
Le religioni non incitano alla violenza e al terrorismo, ma s’impegnano per la dignità di tutti, per la riconciliazione e per “smilitarizzare il cuore dell’uomo”, sintetizza Francesco. “Rispetto, tolleranza, convivenza fraterna, sviluppo umano”, sono gli ingredienti per promuovere una cultura della pace, che comporta la necessità di investire sui giovani, per formare “identità aperte” che non si lascino ingannare da messaggi negativi e fake news. “Una convivenza fraterna, fondata sull’educazione e sulla giustizia; uno sviluppo umano, edificato sull’inclusione accogliente e sui diritti di tutti”: questi, per il Papa, “sono semi di pace, che le religioni sono chiamate a far germogliare. Ad esse, forse come mai in passato, spetta, in questo delicato frangente storico, un compito non più rimandabile: contribuire attivamente a smilitarizzare il cuore dell’uomo”.
“La fratellanza umana esige da noi, rappresentanti delle religioni, il dovere di bandire ogni sfumatura di approvazione dalla parola guerra”, l’appello ai leader religiosi presenti, ai quali Francesco sottopone la drammatica situazione in cui versano lo Yemen, la Siria, l’Iraq e la Libia: “Insieme, fratelli nell’unica famiglia umana voluta da Dio, impegniamoci contro la logica della potenza armata, contro la monetizzazione delle relazioni, l’armamento dei confini, l’innalzamento dei muri, l’imbavagliamento dei poveri”.
Ricordiamo l’appuntamento: sabato 15 giugno alle 20.30 a Villa Minozzo.