Sulle tracce della memoria da Villa Minozzo a Berlino e viceversa. Ogni anno, da ormai oltre 15 anni, si rinnova il patto di amicizia tra l’Istituto Comprensivo di Villa Minozzo e una scuola del quartiere Hellersdorf Marzahn di Berlino, la Gretel Bergmann Gemeinschaftsschule (ex- Thüringen Oberschule). Due realtà così lontane e diverse come una grande metropoli europea e un piccolo comune d’Appennino, legati dal filo rosso di una memoria storica, che riporta ai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale e al tempo immediatamente successivo fino alla caduta del muro di Berlino, che però permette a ragazzi di Paesi diversi di incontrarsi, conoscersi e diventare amici, sviluppando una memoria presente cosmopolita.
Anche quest’anno si è concluso il gemellaggio tra le due scuole, che ha visto i ragazzi della terza media di Villa essere ospitati una settimana a Berlino in aprile e poi alcuni ragazzi di Berlino venire in Appenino in maggio, dando loro la possibilità di riflettere sul passato, confrontarsi sul presente e l’ambiente che li circonda e aprire il proprio orizzonte culturale, con la collaborazione attiva anche del Parco nazionale. Partendo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, le attività organizzate a Berlino sono state incentrate sul tema dei confini, soffermandosi in particolare sulla divisione della Germania in due e sulla vita nella ex-DDR.
Nel nostro Appennino invece, il ripercorrere i luoghi dove sono avvenuti gli eccidi fasci-nazisti è diventata anche l’occasione per scoprire il territorio, dal punto di vista naturalistico e delle sue eccellenze enogastronomiche, come il parmigiano reggiano. Oltre alla visita a Cervarolo e ai monumenti sulla memoria presenti a Castelnovo Monti, i ragazzi tedeschi, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno potuto visitare il caseificio di Casale di Bismantova, fare un’escursione a Monteorsaro e alla Pietra di Bismantova, fare tappa a Cerwood e attraversare il confine tra l’Emilia e la Toscana per approdare al mare. “Ogni anno per i ragazzi questo viaggio equivale all’esame – ricorda il professor Emanuele Ferrari –, non è solo una gita, ma una vera e propria occasione di ricerca, riflessione, confronto, scambio, e soprattutto, un momento d’incontro e conoscenza”.
A colpire le insegnanti tedesche, Manuela Grunau e Jana Alexiev, sono state soprattutto le attività in ambiente naturale sul territorio: “È questo che manca a Berlino e di cui hanno bisogno i nostri ragazzi”, affermano. Per i ragazzi italiani il viaggio a Berlino è stato “fantastico”. “Il più bello della mia vita – afferma Elvisa –, ho incontrato nuove persone con cui ho stretto rapporti indimenticabili”. “È stato pieno di avventure che hanno segnato la mia vita”, ribadisce anche Yasmin. “Ringrazio la scuola che ci ha permesso di fare quest’esperienza”, aggiunge Sabrina. “Il viaggio è stato molto bello – affermano anche Houssam e Danjel –, abbiamo conosciuto molte persone nuove, simpatiche e divertenti, e visto molti posti. Berlino è una delle città più belle che abbia mai visto”.
Come lo scorso anno, il viaggio, che per la terza volta è riconosciuto come “Viaggio della Memoria” e sostenuto dall’assemblea legislativa della Regione, sarà documentato in un “quaderno” fotografico edito da “Abao Aqu”.