Riceviamo e pubblichiamo dalla lista Castelnovo ne' Cuori (candidata sindaco di Castelnovo ne' Monti Nadia Vassallo).
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Ogni giorno è un crescendo di nuovi annunci che propagandano eccellenze meravigliose nel campo della sanità pubblica e informano su soldi che piovono da tutte le parti in questo bizzarro mese elettorale di maggio.
Anche le opere di ordinaria necessità, come riempire le buche, asfaltare le strade, sistemare un marciapiede, dopo anni di incuria trovano soluzione in 15 giorni alla vigilia del voto.
Ma davvero possono essere trattati e considerati così i cittadini ed in particolare i residenti in montagna, tenuti a paghetta e rabboniti da storielle?
I Castelnovesi continueranno a dar il voto a Lor Signori?
Lasceranno che le cose accadano come se fosse impossibile cambiarle?
Parliamo del grande inganno con cui ci stanno chiudendo l’ospedale, che è un presidio indispensabile per la sicurezza, ma è anche uno dei motori principali che ha reso Castelnovo il centro dei servizi e dello sviluppo economico della montagna reggiana.
A parole è tutto un fiorire di buone notizie con titoli sempre nuovi che si rincorrono sui giornali: 7 milioni per potenziare i Pronto Soccorsi emiliani, precisando comunque che sono i migliori al mondo, e il primo grande intervento di chirurgia otologica a Castelnovo per l’impianto di una protesi cocleare su un paziente di origine ignota all’interno di un corso di formazione dell’Ausl. Ricordiamo anche i 4 milioni che continuamente vengono annunciati per il Sant’Anna, e nel mentre anche i 22 milioni per la montagna del latte dei quali ben 9 per un magazzino del formaggio che non si farà perché ogni latteria si fa il suo… e via, via, via fino allo stordimento dei sensi in un deliquio di cifre che nessuno toccherà mai e che gran parte di esse sono già comprese negli stanziamenti ordinari che la Regione dispone per l’amministrazione di Province e Comuni.
La realtà purtroppo è un’altra, la montagna è diventata una minoranza etnica che nel silenzio e con l’inganno stanno derubando per far cassa verso Reggio, dove stanno concentrando ogni cosa per dar sfogo alle sue manie di protagonismo, a partire dal Mire delle meraviglie dal costo di 36 milioni di euro, e concentrando tutto nella camera a gas di un inquinamento senza freni in cui vengono accalcate le persone ed i servizi in città.
Dapprima hanno chiuso il punto nascita dicendo che era pericoloso perché faceva pochi parti, nonostante la legge preveda il suo mantenimento in attività nelle zone di montagna.
La beffa è risultata ancor più amara perché mentre lo chiudevano hanno tenuto aperto quello di Scandiano che ha lo stesso problema di basso numero di parti. Scandiano è a 10 minuti da Reggio e altrettanti da Sassuolo e non è in una condizione orogeografica difficile, ma per lui vale il suo peso elettorale che è un serbatoio di voti per Andrea Rossi e Stefano Bonaccini.
Poi hanno chiuso il servizio di ginecologia h24. Quindi non solo non si partorisce più, ma tutto ciò che riguarda la sanità ginecologica o è di basso spessore ambulatoriale o tutto viene mandato a Reggio, dai semplici tracciati alle urgenze come i raschiamenti da gravidanze ad esito infausto, salvo poi essere trattate il giorno dopo per ultime.
Il 19 aprile hanno poi tolto la già barcollante pronta reperibilità ortopedica per la notte, sostituita dal parcheggio in medicina del paziente o dall’invio a Reggio, rendendo di fatto il reparto non più idoneo alla operatività ortopedica proprio in un territorio più bisognoso del servizio.
E a quasi un mese di distanza, nessuna comunicazione ufficiale è stata ancora fornita alla popolazione, la quale è stata informata ancora una volta solo da noi, mentre il sindaco Bini che non poteva continuare a defilarsi, ha provato a ribaltarne il senso dicendo che la soppressione del servizio porta ad una sua qualificazione!
Facciamo notare che anche la richiesta pubblica che abbiamo fatto affinché ai cittadini sia reso noto se i tracciati vengono ancora eseguiti al Sant’Anna, non ha avuto alcun esito, e il sindaco Bini che è il responsabile della salute pubblica, non ha proferito parola nel merito… però poi premurosamente informa che a causa del maltempo non assicura di riuscire a far tagliare l’erba lunga prima delle votazioni.
L’ospedale Sant’Anna è il fantasma di quel modello di efficienza e utilità per la comunità qual era un tempo, svuotato della sua operatività e delle sue competenze professionali per diventare un centro di stabilizzazione del paziente da spedire all’Hub di Reggio; le eccellenze specialistiche itineranti favoleggiate dal direttore generale Nicolini per il Sant’Anna sono specchi per le allodole che servono per lisciare il pelo alla gente e per dare un alibi agli amministratori locali, poiché non sono servizi utili pensati per il territorio, e possono essere eliminati da Castelnovo e portati alla sede di Reggio con un semplice ordine di servizio, quando anche le elezioni regionali avranno avuto luogo.
Hanno rubato la sanità perché il sistema locale di amministratori, partito e sottobosco collegato glielo ha permesso coprendo con ipocrisia tutti questi passaggi, e ora che è il momento della verità cercano di parare il colpo elettorale ristupidendo la gente con titoli di giornale e pacche sulle spalle.
I residenti della montagna hanno la possibilità di votare per contrastare tutto questo e per tornare a promuovere la vita e il futuro.
Lo possono finalmente fare senza tapparsi il naso, perché oggi possono votare la lista civica non collegata ad alcun partito o movimento, una lista che nasce da cinque anni di battaglia delle Cicogne per i diritti delle donne, dei bambini e di tutta la montagna e che vuole portare una visione di legalità e sviluppo in ogni campo della vita pubblica.
E’ il momento di avere coraggio e assumersi in proprio la responsabilità di cambiare.
Il voto è l’unico strumento democratico che consente ai cittadini di dire basta, di cambiare, di promuovere un altro futuro per sé stessi, per i propri figli e per la Comunità.
Questa sera alle 20.30 presso la sala della Croce Verde incontro della nostra lista sul tema della Sanità in montagna.
Una volta riaperto il punto nascite.. I problemi sono finiti? Parliamo di problemi a 360 gradi lavoro, sociale, gente con problemi…
Bledi
Egr. Sig. Bledi,
come abbiamo già avuto modo di dirLe il nostro programma racchiude 13 punti che abbracciano altrettante necessità del nostro territorio. Ci dispiace che non sia riuscito a partecipare ai nostri incontri di presentazione in paese o nelle frazioni, Le rinnoviamo di nuovo l’invito a mettersi in contatto con noi per poterne parlare cosi da fugare ogni suo dubbio ed esporle il progetto complessivo per l’amministrazione di Castelnovo ne’ Monti, l’aspettiamo!
Corrado Parisoli
Caro Parisoli, come mai hai vostri incontri parlate o scrivete su giornali di punto nascite, o di un fantomatico magazzino del formaggio? E dei 11 punti non si parla o solo in parte? Comunque domenica dirà se il vostro programma è stato capito o meno. Buona fortuna
Bledi
Egr. Sig. Bledi, negli incontri si parla di tutti i punti, sul web abbiamo esposto (in modo breve, questo glielo concedo, ma sono le regole dei social, non le abbiamo decise noi) ma credo che abbiamo dato disponibilità per sentire e affrontare tutti i punti in momenti di contatto con le persone, se non è riuscito a parteciparvi, o non le interessava, non credo sia da imputare fra le nostre colpe, siamo sempre disponibili ad esporLe tutti i punti, personalmente.
Corrado Parisoli
La gente senza interessi di parte, (come presumo lei sia Sig. Bledi) li voterà.
Poi si farà la contadei voti e vedremo se in montagna, le persone con interessi di parte sono ancora la maggioranza, oppure no.
Saluti.
Lollo
Sig. Bledi, scontato che la difesa del punto nascita e della sanità locale è un tema importantissimo e da portare avanti a tutti i costi, quando si entra in un contesto di programma generale, è molto facile tracciare dei punti di interventi possibili: possiamo indicarne a migliaia, per contro è molto più difficile rispondere a domande sulla fattibilità, sui tempi in cui questi punti verrebbero realizzati e con quali coperture economiche.
Quello che succede nel contesto nazionale dove in campagna elettorale sono state fatte promesse fantasmagoriche, completamente disattese nel momento della loro realizzazione, fa scuola.
A mio parere è per questo motivo che tutte le liste che si propongono in sostituzione dell’attuale amministrazione, portano avanti una campagna monotematica o poco più, proprio per evitare un contraddittorio con domande che riguarderebbero la fattibilità e realizzazione delle promesse.
Per esempio, non ho ne’ sentito ne’ letto, quello che la nuova giunta farebbe nei primo 100 giorni: enunciare è molto semplice, quando ci si trova di fronte alla cruda realtà, diventa molto più difficile.
In un contesto democratico tutte le proposte le idee devono essere rispettate purché siano realizzabili e soprattutto chi le propone abbia uno staff competente per poterle realizzare.
Detto questo, agli elettori la scelta
Saluti Sergio
Sergio
Buongiorno, nessuno ha detto che l’ ospedale non sia importante. Ma ci sono argomenti che vanno affrontati chiaramente, di cose necessarie da modificare o realizzare totalmente, fare programmi con argomenti che sappiamo tutti sono non realizzabili perché non ci sono soldi o perché sono specchi per allodole non mi sembra molto utile, come parlare di potenziare la strada del Pianello completamente nel comune di Villa Minozzo per aumentare il turismo non mi sembra una grande proposta.
La statale 63 purtroppo pessima scelta, ormai deve essere completata, le strade comunali deve essere proseguita e potenziata la manutenzione, come per i muretti stradali, abbiamo posti dove il vento si fa sentire nessuno parla di sfruttare per generare energia (vedi Croce, vedi Sparavalle ecc.)
I torrenti con portata potrebbero avere centraline per produrre energia, forse più necessarie che ovovie per andare nel nulla o gare di ballo… Saluti Bledi
Bledi