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Happening Continuum. Passato e presente si incontrano a Vetto

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Sabato 11 maggio, presso la sala polivalente del comune di Vetto, ha debuttato in prima assoluta lo spettacolo teatrale Happening Continuum. L'esordio è stato rappresentato in due momenti: uno pomeridiano e uno serale.
L'evento è stato proposto dal professor Antonio Cavallo e prodotto dall'Istituto Comprensivo "Ludovico Ariosto" di Busana (Re).
Alla realizzazione hanno contributo i docenti Adonella Silvetti, Federica Borghi, Stefania Vero, Iride Braile e Antonio Cavallo che ne ha curato la regia.
Gli interpreti sono stati gli studenti delle classi terze dei plessi di Busana, Ramiseto, Vetto, da uno studente della classe prima di Vetto, dagli studenti della classe seconda di Vetto e da Doriana Ferrari che ha sapientemente interpretato un ruolo matriarcale di antica donna dell'Appennino tosco-emiliano.
Il confronto in scena è stato appunto un immaginario incontro tra antichi nativi Appenninici e i nativi digitali del mondo globalizzato di oggi.
Il racconto scenico ha visto a comparazione due modelli di vita in situazioni sceniche al limite del paradossale e ha portato spettatori e interpreti a riflettere per meglio affrontare e interpretare certi fenomeni contemporanei, attingendo da modelli di vita e dalla saggezza dei nostri avi.
Sono emerse tematiche importanti come rispetto e tolleranza verso l'altro che appartengano o meno alla nostra cultura, temi dell'ecologia e dell'ambiente, il mondo dei Social etc. Dunque, teatro come strumento collettivo utile per riflettere su temi sociali, in una società in veloce evoluzione che genera spaesamento, omologazione e la tendenza ad agire in modo sempre più individuale.
Il teatro, forma d'arte collettiva, di libera espressione, di partecipazione, collaborazione, di lavoro in gruppo, luogo di incontro dove ascoltare se stessi e gli altri.
L'intenzione del progetto che si è attuato con le modalità di produzione di un evento di teatro sperimentale e di ricerca, è stata un'occasione per fornire ai ragazzi strumenti per acquisire senso critico, maggiore consapevolezza per decifrare il mondo in cui vivono, in un dialogo aperto e costruttivo, per non dimenticare le nostre origini e non soggiacere passivamente a ogni forma di pseudocultura che intende appiattire, in un contesto sociale, di uniformazione delle coscienze che la cultura consumistica ha l’esigenza e la pretesa di ottenere.

 

3 COMMENTS

  1. Ho visto il primo spettacolo, veramente bello e con un messaggio molto importante per genitori e ragazzi. Complimenti al Prof. Cavallo, a chi ha collaborato e ai ragazzi. Un plauso speciale a Consuelo, davvero bravissima, da vera attrice e la scena con lei e Giuseppe realistica ed emozionante. E’ uno spettacolo che a detta di molti meriterebbe di essere riproposto in un teatro dove possano partecipare più persone.

    Lina

    • Firma - Lina