L’Appennino emiliano è bello, bello da scoprire e da viverci.
Le stagioni disegnano scenari suggestivi, le attività umane tratteggiano una filigrana nel territorio. E la gente emiliana d’Appennino, da secoli, si riconosce in una comunità del cibo che viene da questa terra e che onora il Parmigiano Reggiano come il suo prodotto più significativo.
Il Parmigiano Reggiano è una Dop di straordinaria notorietà e valore commerciale e il suo è un paesaggio disegnato nel tempo dall'uomo, modificato secondo le necessità della meccanizzazione agraria. Questo paesaggio è contraddistinto dalla articolata combinazione fra le connotazioni naturali, i processi agricoli, le dinamiche socio-economiche, gli insediamenti umani e gli effetti delle scelte politico-amministrative.
La media montagna d’Emilia è inoltre percepita come un paesaggio negli affetti e nella coscienza delle persone. Oggi cominciamo a parlare di un paesaggio del parmigiano reggiano. La ricerca interpretativa commissionata dal Comune di Casina a Sonia Maria Luce Possentini esplora il presente in cerca di una risposta originale, com’è proprio degli artisti.
L’Appennino tosco-emiliano è stato riconosciuto dall’Unesco “Riserva della Biosfera”. Significa che è un territorio in cui le attività umane, la storia e l’ambiente naturale convivono in buon equilibrio: l’area del Parmigiano Reggiano è parte di questa realtà. L’idea “MaB” sollecita chiunque a prendere in considerazione le conseguenze delle azioni di oggi sul mondo di domani e punta quindi ad aumentare la capacità delle persone di gestire in modo efficiente le risorse naturali per il benessere dell’ambiente e della biosfera, popolazione umana compresa.
Affinché il paesaggio del Parmigiano Reggiano sia bene riconosciuto e valore sociale è indispensabile che chi vi abita e lavora ne sia consapevole. Oggi non bastano gli affetti individuali, né la devozione al tempo storico e neppure l’assiduo ripetersi di abitudini collettive. Occorre che i saperi e le esperienze si incontrino, dialoghino e sviluppino una fusione vitale e coerente, scientificamente informata, capace di riflettersi in scelte e comportamenti ecologicamente ed economicamente compatibili con gli equilibri delicati dei suoli, delle specie viventi e delle forme antropiche. E tutto questo può fiorire soltanto sul terreno di una nuova sensibilità diffusa.
Da questo intreccio di natura e umanità dipendono presente e futuro del paesaggio del Parmigiano Reggiano. L’educazione estetica forma l’uomo radicalmente, agli artisti tocca questo compito importante. Benvenuti a Sarzano, scuola di paesaggio e benessere sostenibile.
Roberto Carriero (Comune di Casina)