Si terrà il 22 aprile, lunedì di Pasqua, alle ore 16:30, il concerto di musica sacra destinato a raccogliere fondi per la sistemazione della chiesa plebana di Minozzo (sec. XVII).
La Pieve ha ospitato altre volte concerti, ma mai prima d’ora il coro parrocchiale ha avuto l’onore di calcare la scena: per l’occasione, infatti, il Coro Santa Maria Assunta si esibirà in quattro brani diretti dal maestro Emanuele Milani.
«Si tratta di brani sacri che si adattano al luogo e alla manifestazione», spiega il maestro Milani, «in particolare due di essi sono dedicati alla Madonna, poiché la chiesa è intitolata a Lei. Il canto d’inizio della Messa della Natività della B.V. Maria è di Padre Remigio Zobbi, compositore originario di Santonio. “Fratello sole, sorella luna” è un’ode all’umiltà, ci ricorda di avere cura di quello che ci è stato dato e che abbiamo. L’Agnus Dei, invece, l’ho trovato tra gli spartiti più antichi presenti in chiesa. Non si tratta solo di una preghiera ma conferisce un valore aggiunto alla storia locale. Non sappiamo chi l’abbia scritto, ma sappiamo che in questa chiesa è stato suonato e interpretato durante le funzioni, e questo ci collega alle nostre radici, alla nostra chiesa.»
L’iniziativa, organizzata dal consiglio economico della parrocchia di Minozzo e gli Amici della Rocca, prevede l’esibizione del coro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti diretto dal maestro Giovanni Baroni, e della corale Il Gigante di Villa Minozzo diretta dal maestro Andrea Caselli.
«Entrambe le corali sposano la causa della parrocchia e prestano la loro opera in forma gratuita», spiegano i membri del consiglio economico, «per questo desideriamo ringraziarli finora, unitamente ai cantori del coro parrocchiale di Santa Maria Assunta per l’aiuto, il tempo e l’impegno.
Ci sentiamo anche di ringraziare la Croce Verde di Villa Minozzo e le attività locali che ci aiutano in ogni circostanza, in particolare le ragazze del bar che hanno spostato la loro iniziativa per lasciare posto alla nostra. Il rinfresco che seguirà dopo la manifestazione è stato interamente realizzato dalle attività ristorative e dalla comunità, che ancora una volta si è attivata per aiutarci».
«Abbiamo deciso di destinare il ricavato che verrà dalle offerte libere e dagli eventi che faremo proprio al restauro della nostra pieve», raccontano gli Amici della Rocca.
«Grazie all’Associazione VillaCultura quest’anno abbiamo in programma un bell’evento sulla rocca, il 15 agosto, che servirà proprio a patrocinare i lavori presso la chiesa. Per l’iniziativa del lunedì di Pasqua abbiamo deciso di mettere a disposizione le nostre risorse e aprire un piccolo museo espositivo di materiale relativo alla pieve e alla rocca. Ci sarà, speriamo, qualche piccola sorpresa da mostrare al pubblico.»
Gli interventi presso la chiesa di Minozzo a cura dell’ingegnere Gianluca Togninelli.
L’Antica Pieve di Minozzo rappresenta uno dei più importanti beni culturali presenti nel territorio appenninico di Reggio Emilia e la sua storia e le attestazioni storiche, dal medioevo fino ai giorni nostri, ne sono la testimonianza. La Parrocchia di Minozzo è parte dell’Unità Pastorale “Madonna delle Fonti” che ricomprende tutta la parte nord del territorio comunale di Villa Minozzo. Per conformazione, posizione geografica, dimensioni (che derivano dalla sua antica funzione plebana) e per l’attuale uso, rappresenta il fulcro di tutta l’attività pastorale della zona; in essa si svolgono tutte le maggiori e più importanti funzioni che richiamano le migliaia di fedeli dell’unità pastorale, dal Triduo Pasquale alle celebrazioni presiedute dal Vescovo.
Attualmente l’Antica Pieve presenta un quadro fessurativo non più trascurabile, localizzato in zona absidale, lungo alcune aperture laterali e soprattutto a ridosso della torre campanaria ottocentesca.
Lo scollegamento strutturale e le vulnerabilità presenti all’interfaccia chiesa-campanile hanno portato a lesioni lungo tutto il perimetro che via via vanno aumentando velocemente. Si sono verificati distacchi di intonaci e di parti della volta sopra l’ingresso, accadimento che ha reso necessario rimuovere le principali parti pericolanti e posizionare un pannello di contenimento per limitare la proiezione di materiali verso gli utenti.
La parrocchiale necessita di un urgente intervento di messa in sicurezza che, oltre alla riparazione delle varie lesioni, deve concentrarsi sul corpo della torre e sull’interfaccia fra questa e la chiesa, consolidando le strutture a partire dal piano fondale, fino a salire al piano delle coperture dell’aula, garantendo l’integrità strutturale anche mediante l’inserimento di tiranti metallici e angolari di collegamento.
Tutte le volte e tutte le catene esistenti dovranno essere poi sottoposte a controllo, consolidamento e ritesatura al fine di garantire adeguati livelli di solidità e di capacità rispetto alle azioni sismiche attese.
Felici di partecipare come Corale il Gigante a questo evento di carattere benefico: confidiamo in una folta presenza di pubblico, per questa nobile causa. Vi aspettiamo !