Riceviamo e pubblichiamo.
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Buonasera,
ritengo doveroso, per una corretta informazione, rispondere all'articolo pubblicato - in realtà la lettera ricevuta dal nostro giornale ndr - in merito alle vicissitudini della B&B Immobiliare srl, in liquidazione, della quale sono sempre stato il solo legale rappresentante e, nonostante fosse una srl, l'unico a prendere ogni decisione e a occuparsi della gestione e dell'amministrazione della società con ogni conseguenza.
Innanzitutto preciso, per quanti non lo sapessero, che la caratteristica principale di una srl, società a responsabilità limitata, è proprio la limitata responsabilità dei soci che, nel caso di dissesto della società, rispondono solo con il capitale conferito. Ciò significa che mio fratello, il Sindaco Enrico Bini, era, per legge, tenuto a rispondere dei debiti societari limitamente alla quota conferita pari, per doverosa chiarezza, a € 5.0oo,oo.
In realtà, mio fratello si è fatto carico di debiti della società per un importo maggiore e ciò per aiutare la società (e quindi suo fratello) a riprendersi da un grave dissesto finanziario causato, come ben noto a tutti, dalla grave crisi del settore edilizio e immobiliare.
Il colpo di grazia alla mia società è stato dato dalle vicissitudini che l'hanno vista coinvolta a Cogoleto (GE) dove mi ero spostato per poter lavorare.
Per quanto attiene la vicenda della Famiglia Vallarino, senza entrare nei particolari delle cause intercorse tra le parti, mi preme far presente che nel novembre 2o16 alla stessa era stata proposta una somma pari all'8o% della somma che aveva versato, a cui si andava ad aggiungere la somma di € 42.ooo.oo dalla stessa già pignorata (somma quest'ultima che non è dato conoscere se sia già nella disponibilità della Famiglia Vallarino).
La Famiglia Vallarino ha, però, ritenuto di rifiutare detta proposta richiedendo danni che neppure il Tribunale di Genova ha loro riconosciuto. Mi rendo conto che, stante l'approssimarsi delle elezioni sia più facile denigrare l'attuale Sindaco, mio fratello, coinvolgendolo in vicissitudini che nulla hanno a vedere con Lui.
Io posso solo ringraziare mio fratello per tutto quello che in questi anni di estrema difficoltà ha fatto per me e per la mia famiglia.
Leggo tra i nuovi commenti quello della signora Francesca Melle.
Anche in questo caso devo precisare che in corso di causa Le era stata proposta una somma pari al 5o% della somma che la stessa aveva versato quale caparra alla società. La stessa ha rifiutato e ciò nonostante Le fosse stato fatto presente (come anche alla Famiglia Vallarino) che la società B&B Immobiliare srl non aveva più liquidata alcuna e che l'unico bene di cui la società era proprietaria era quel terreno venduto all'asta del 9/4 per l'importo di € 15o.ooo,oo (terreno che la società aveva acquistato dieci anni fa per una somma pari ad € 55o.ooo,o0 a cui si sono aggiunte ulteriori spese).
Questi i fatti che nulla hanno a che vedere con mio fratello.
Adesso una domanda: quale socio di una srl si è mai fatto carico dei debiti della società?
(Alberto Bini)
Caro Alberto, statti tranquillo che a quanto da te scritto, vista la chiarezza, in pochi risponderanno, perché di fatto sgonfia la bolla politico/amministrativa che qualcuno, come si usa dire oggi “ad orologeria”, ha tentato di fare esplodere.
M.B.
Rispondo rendendo noto che la proposta che mi è stata fatta è stata da me accettata ma ritrattata immediatamente, in quando privi di quella somma. È tutto agli atti tanto che il giudice ha disposto il rimborso della stessa cifra più gli interessi, più le spese legali… che ovviamente ho dovuto pagare io perché nemmeno a quello hanno provveduto. Le mie non sono parole ma fatti tutti pubblici all’interno di sentenza. Le parole sono solo parole.
Francesca Melle
Ci preme far presente che nella nostra lettera sono stati forniti informazioni pubbliche e riscontrabili, nella lettera del Sig. Alberto Bini mancano dati oggettivi e verificabili.
Ancora una volta la nostra risposta fornirà dati facilmente riscontrabili, quindi:
1) A novembre 2016 non abbiamo mai rifiutato alcuna offerta di restituzione dell’80% della somma versata semplicemente perché non abbiamo ricevuto alcuna offerta (ci venga dimostrato il contrario). Unica comunicazione scritta risale al 24 luglio 2015 quando, per email, ci veniva comunicato “… al 25 del prossimo mese io vi restituisco quanto da voi versato.” Adesso che ci è stato comunicato pubblicamente, informiamo che accettiamo la loro offerta!
2) A novembre 2016 il procedimento per il pignoramento della somma di 42.000 E non era ancora iniziato, inizierà nel 2017 (e ad oggi questa somma non è nella nostra disponibilità)
Per quel che riguarda il commento “…bolla politico/amministrativa che qualcuno, come si usa dire oggi “ad orologeria”, ha tentato di fare esplodere” facciamo presente che a noi interessa solo rientrare in possesso dei nostri soldi per poter riprendere la nostra vita (in stallo da anni per questa faccenda) e perché è giusto che la legge e le sentenze siano rispettate da chiunque. Non si può, e non si deve, fermare l’informazione: invece di pensare che qualcuno aspetta IL momento per far uscire notizie scomode pensiamo anche il contrario e cioè che certe notizie escono casualmente quando qualcuno può ritenere che sia un momento poco propizio.
Fam. Vallarino
Io non la conosco. Molto sinceramente, la trovo una persona onesta.
Saluti Mario Martelli
Buongiorno, ma secondo il Sig. Alberto, dei debiti di una società a responsabilità limitata chi dovrebbe farsene carico? E se fortunatanente ci fossero stati degli utili a chi li avrebbero distribuiti? Cordialità
Conte da Palude
Buonasera signor Conte, dei debiti, in caso di dissesto, se ne fa carico la società tramite la liquidazione dei beni in capo alla stessa. Gli eventuali utili vengono in parte accantonati a riserva e la restante parte può essere redistribuita proquota ai soci o reinvestita nell’attività d’impresa, come sancito dalla legislazione italiana.
Se dei debiti dovesse farsene carico la compagine sociale, rientreremmo nella fattispecie delle società di persone e non di capitali come la SRL.
Saluti
LR
A distanza di mesi possiamo rispondere al dubbio di Alberto Bini là dove dice: “….. Per quanto attiene la vicenda della Famiglia Vallarino, senza entrare nei particolari delle cause intercorse tra le parti, mi preme far presente che nel novembre 2o16 alla stessa era stata proposta una somma pari all’8o% della somma che aveva versato, a cui si andava ad aggiungere la somma di € 42.ooo.oo dalla stessa già pignorata (somma quest’ultima che non è dato conoscere se sia già nella disponibilità della Famiglia Vallarino).” La somma di 42.000 Euro NON è nella nostra disponibilità perché il Giudice ha ritenuto che quella somma non è dovuta alla B&B. Ma anche qui le spese (e sono notevoli) le paghiamo noi, non la B&B! Facciamo quindi una considerazione che vorremmo condividere con il Sig. Sindaco: uno dei tre elementi su cui basa la sua linea di difesa (ribadita anche nell’articolo pubblicato su Il Secolo XIX di Genova del 29 ottobre scorso) quando i giornalisti le chiedono spiegazioni è “…so che, durante il processo, sono stati proposti accordi che loro non hanno accettato”, certamente si riferisce a quanto scritto da suo fratello (e riportato sopra), quindi lei vuol dire che ci avreste fatto un’offerta, e sottolineo “avreste”, nella quale uno dei requisiti fondanti era un’incognita? Eh sì perché non si poteva sapere se i 42.000 euro ci sarebbero stati assegnati, cosa che non è avvenuta purtroppo per noi. Sig. Sindaco lei questa la chiamerebbe proposta di accordo? Già che ci siamo passiamo ad un altro aspetto che riferisce ai giornalisti che le chiedono spiegazioni “….non conosco i componenti della famiglia Vallarino”, se ci conoscesse cosa cambierebbe? Vuol dire che conoscere o non conoscere una famiglia messa in ginocchio da una società di cui lei ha fatto parte a lungo, anche quando avete ricevuto i nostri soldi, fa la differenza? Guarderebbe nostro figlio di 4 anni negli occhi? Lei dorme Sig. Sindaco? Noi spesso e volentieri non riusciamo a dormire. Ancora ai giornalisti dice che sta pagando con un mutuo i debiti della società, le rifacciamo la domanda alla quale lei finora non ha risposto: perché non ha incluso anche i nostri debiti tra quelli che dice che sta pagando? Forse non considera un debito
i soldi che abbiamo versato alla società di cui lei era parte? Sig. Sindaco ci metta davvero la faccia e cominci da adesso dando una risposta concreta alle nostre domande qui riproposte.
Fam. Vallarino