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Attivata la fibra ultraveloce nelle aree artigianali di Fora di Cavola, San Bartolomeo e Felina

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Nei giorni scorsi è finalmente arrivata la fibra ottica ftth nelle aree artigianali di Fora di Cavola, San Bartolomeo e di Felina. Questo tipo di connessione internet, il cui acronimo sta per fiber to the home, letteralmente “fibra fino a casa”, significa che l’intero percorso dalla centrale alla sede del cliente è in fibra ottica, senza più tratti in cavo di rame, consentendo il massimo delle performance: una trasmissione dati molto più veloce, efficiente e affidabile, non soltanto per i servizi attuali ma anche per le nuove tecnologie previste nei prossimi anni.
La sinergia tra pubblico e privato ha consentito ad aziende locali del territorio appenninico di attivare una connettività ultraveloce, con velocità sino a 1000 mbps, partendo dalle dorsali pubbliche realizzate da Regione Emilia-Romagna attraverso la società strumentale Lepida Spa.
Queste operazioni consentiranno di connettersi in ultravelocità a tutte le aziende ma anche ai privati delle stesse zone eventualmente interessati, rivolgendosi agli operatori presenti sul territorio.

Su questa importante attivazione spiega il sindaco di Castelnovo ne’ Monti e presidente dell’Unione Appennino Enrico Bini: “Queste infrastrutture telematiche hanno oggi la medesima rilevanza di una nuova strada: significano per le aziende e i professionisti trovarsi nelle migliori condizioni per continuare a operare sul territorio appenninico, di sfruttare anche le potenzialità del telelavoro per professionisti che vogliano scegliere di vivere sul nostro territorio, creare le basi ideali per l’insediamento di nuove realtà produttive nelle principali aree artigianali appenniniche. Un intervento che si svilupperà ulteriormente verso altri poli produttivi e centri abitati, e che davvero ha un’importanza strategica per il futuro della montagna. Non è un caso che gli interventi sulla connettività abbiano un ruolo centrale, per vastità e importo complessivo, tra le azioni previste nell’ambito della Strategia Aree Interne dell’Appennino”.