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L’Appennino che non ci sta: è guerra ai rifiuti

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Rifiuti per le strade, nei boschi o, in generale, nell’ambiente, no grazie. E’ quanto dichiarano i tre comuni di Carpineti, Viano e Baiso che, in pochi giorni, hanno assestato un elegante colpo a chi, incoscientemente, getta i propri rifiuti un po’ ovunque.

La prima iniziativa è stata la “Giornata di volontariato ecologico per la pulizia di Viano Baiso - Carpineti e l’Alta Val Tresinaro”. Organizzata dalle rispettive amministrazioni comunali, ha visto la partecipazione di Associazione Nazionale Alpini e di Volontariato Locali, Ceas Terre Reggiane -Tresinaro Secchia, A.T.C. re 3 “collina”, Legambiente, Cai, Fmi, Cer, Pro Natura, Carabinieri Forestali – Polizia Municipale.

In poche ore sono stati raccolti diversi quintali di rifiuti, rendendo migliore l’ambiente che ci circonda.

“Un grazie – ha commentato il sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi - lungo quanto i chilometri che hanno percorso ai volontari che singolarmente o con la propria associazione carpinetana hanno ripulito le scarpate stradali, i boschi e i fossi dalla innumerevole rumenta. Voi siete i primi Angeli custodi dell'ambiente”.

Sempre nel carpinetano, invece, nelle scorse ore sono dovuti intervenire i cantonieri comunali per rimuovere, con tanto di camioncino, parecchia immondizia abbandonata, nei pressi del campo sportivo, sulla strada che porta al depuratore di Marola. Come noto, la bellezza di Marola la rende la residenza per eccellenza d’Appennino. “una sedimentazione di rumenta che, degli articoli raccolti, dimostra che durava da anni – spiega il sindaco Borghi - . Si spera che le nuove generazioni abbiano maturato una maggiore sensibilità e che in futuro non si debbano più destinate risorse pubbliche per rimediare all'incuria e alla maleducazione ambientale”.

A Baiso, invece, il 12 aprile saranno coinvolte le scuole con gli studenti per pulire parchi e spazi adiacenti agli stessi edifici pubblici. Analoga iniziativa questo sabato a Viano.

Da segnalare, infine, l’iniziativa mondiale di vera e propria guerra ai rifiuti, con la nuova “challenge” – le sfide che diventano virali sul web ndr – che sensibilizza le persone sulla tematica ambientale. Si chiama Trash Challenge (hashtag #trashtag) ed è una nuovissima gara lanciata sui social. Obiettivo? Prendere una parte della città/paese dove si abita e ripulirla. Inaspettatamente, la #Trashchallenge è stata accettata in tutto il mondo e su Instagram e Facebook impazzano le foto di luoghi ripuliti e dell’ambiente che grida il proprio ringraziamento.

“Chiunque voglia impegnarsi nella raccolta dei rifiuti – comunicano dal Ceas, il centro di educazione alla sostenibilità Tresinaro Secchia  - ripulendo una propria piccola zona, potrà mandarci le fotografie a questa pagina o all'indirizzo: [email protected] per partecipare, così, alla nostra #trashchallenge”. Su facebook la fanpage omonima dimostra quanto è grande, nel mondo, il desiderio di ripulirlo dall’immondizia sparsa nell’ambiente. Ogni anno produciamo 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti domestici e, purtroppo, milioni di questi vagano negli oceani, dopo essere stati sulla terraferma.

1 COMMENT

  1. Tanto di cappello a chi si mette a disposizione per “ripulire” quei luoghi che altri non rispettano, e che “imbrattano” con la biasimevole abitudine di disfarsi dei rifiuti in maniera scorretta, ma per affrontare più compiutamente un problema che sembra inarrestabile, ossia l’abbandono improprio di materiali vari, e per non essere costretti a doverlo quasi sempre rincorrere – recuperando ciò che altri disordinatamente disperdono – andrebbe a mio avviso inclusa e incentivata, tra gli strumenti cui si può far ricorso, la consegna alle Isole Ecologiche dei materiali d’uso più frequente e comune, e che maggiormente troviamo lungo le strade e scarpate, attraverso un sistema premiante, dal momento che plastica, vetro, lattine, ecc…, sono materiali pesabili o quantificabili, e può dunque venir rilasciata apposita ricevuta per ciascun conferimento nell’ottica di ottenere poi uno sconto sulla tariffa rifiuti (senza contare che quanto viene conferito all’Isola Ecologica può essere controllato e destinato nel modo più rispondente).

    P.B. 29.03.2019