Un evento d'eccezione in biblioteca a Carpineti: Carlo Lucarelli e Tullio Avoledo con Peccato mortale e Furland sabato 30 marzo 2019 alle ore 17.30 ospiti dell'associazione "La 25ª Ora".
Carlo Lucarelli esordisce nel 1990 con Carta Bianca. Dal 1990 ad oggi ha pubblicato oltre 20 romanzi, diversi saggi e raccolte di racconti. Per Einaudi ha pubblicato la serie di romanzi con protagonista l’Ispettrice Grazia Negro e la serie con l’Ispettore Coliandro. Per la Rai è stato autore e conduttore del programma Mistero in Blu, Blu Notte, Blu Notte Misteri Italiani, Lucarelli Racconta e La tredicesima ora. Nel 2014 esordisce sul canale Sky Arte HD con il programma Muse Inquietanti e nel 2015 sul canale Crime Investigation con “Profondo Nero”. Due suoi personaggi, L'Ispettore Coliandro e Il commissario De Luca, sono approdati in TV dando il nome alle serie omonime di sceneggiati televisivi per la RAI. Ha scritto per la radio, per il teatro. Nel 2010, con Giampiero Rigosi, Michele Cogo e Beatrice Renzi, ha fondato a Bologna Bottega Finzioni, la bottega in cui si impara il mestiere di raccontare.
Tullio Avoledo ha esordito nel 2003 con il fortunatissimo “L’elenco telefonico di Atlantide” (premio Forte Village Montblanc - Scrittore emergente dell’anno). Ha poi pubblicato altri undici romanzi, prima per Sironi e poi per Einaudi e Marsilio, tra cui “Mare di Bering”, “Lo stato dell’unione”, “Tre sono le cose misteriose” (premio Super Grinzane Cavour), “La ragazza di Vajont”, “Breve storia di lunghi tradimenti”, “L’anno dei dodici inverni”, “Un buon posto per morire” (scritto a quattro mani con Davide “Boosta” Dileo dei Subsonica) e “Chiedi alla luce”. Ha anche pubblicato per Rizzoli una personalissima e divertita versione, ambientata nell’Italia odierna, delle “Baruffe chiozzotte” di Goldoni. Ha partecipato con due romanzi a “Metro 2033 Universe”, una narrazione collettiva internazionale sul mondo post catastrofe nucleare immaginato dallo scrittore russo Dmitry Glukhovsky. Suoi libri sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, russo, polacco e ungherese.
Quello tra il 25 luglio e l'8 settembre del 1943 è un periodo strano, allucinato. L'Italia si sveglia una mattina senza piú il fascismo e praticamente la mattina dopo con i tedeschi in casa. Proprio nel caos di quei giorni De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna, si trova a indagare su un corpo senza testa. Semplice, perché in fondo si tratta di un omicidio, un lavoro da cane da caccia: chilometri a vuoto, piste da seguire e qualche cazzotto da mettere in conto se ficchi il naso dove non dovresti. Complicato, perché la vicenda assume presto risvolti politici che, date le circostanze, diventano molto pericolosi. Comunque sia il caso, è nella natura di De Luca, va risolto. Sempre. Anche a costo di accettare un compromesso.
Furland
Francesco Salvador è un tenente nazista di Kosakenland '44. Questo, almeno, fino a che non finisce il suo turno, quando rientra nella sua casa nella Trieste asburgica della Belle époque e sulle Attrazioni e gli Onorevoli Ospiti si spengono le luci. Perché il Friuli non è più una regione, nell'Italia post 2023. È stata combattuta una guerra d'indipendenza, l'enigmatico Vittorio Volpatti ha preso il potere convincendo il popolo che l'unica strada possibile per sopravvivere in un mondo di nuovi potenti, gli Azionisti, fosse trasformare la regione in un parco divertimenti a carattere storico. E così, se Trieste torna a essere asburgica, Aquileia romana e Cividale longobarda, fra i monti della Carnia risorgono villaggi celtici e la Kosakenland del '44. Ma non tutti sembrano d'accordo. Francesco Salvador, chiamato a scoprire chi sia lo Zorro anarchico che sabota le Attrazioni, si avventurerà nel cuore profondo di un mistero che racconta del paradosso su cui si fonda il mito delle radici e ha trasformato il Friuli in Furland.