Appennino reggiano. Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai Carabinieri del Nucleo ispettorato del Lavoro e il personale della Direzione del lavoro di Reggio Emilia, in un comune dell’Appennino reggiano è stato localizzato un bar ristorante che impiegava in nero il 40% della forza lavoro.
Nei guai è finito un 70enne reggiano titolare dell’attività di ristorazione.
L’attività dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro, supportati del personale della Direzione territoriale del Lavoro di Reggio Emilia risale a ieri mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano due controlli in attività di ristorazione del comprensorio montano reggiano.
In un bar ristorante all’atto dei controlli i Carabinieri riscontravano l’impiego in nero di 2 lavoratori su 5 pari al 40% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.
Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività commerciale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti del ristoratore comminandogli complessivamente oltre 5.000 euro di multa.
Ora la ripresa delle attività dipenderà dallo stesso ristoratore che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.