La montagna quella bella, ricca di talenti e di poesia, la si può incontrare e riconoscere nei luoghi più inaspettati; una montagna viva, che promette bene e tante volte mantiene.
Oggi incontriamo uno di questi talenti; è una ragazza, carina, posata, riflessiva, ma nello stesso tempo sognatrice e idealista, è in due parole Veronica Vezzosi, classe 1994.
Di Cervarezza, Veronica è una giovane donna con la passione del canto; passione ereditata dai suoi genitori Annalisa e Pierluigi. Studia al liceo linguistico, poi consegue la laurea triennale in Lingue e Culture Europee a Modena, le manca ancora la laurea magistrale in mediazione linguistica presso l’ateneo di Bologna che conseguirà a breve; una ragazza attiva e dinamica quindi.
Di lei ho questo ricordo: mi trovavo in chiesa durante la messa, il coro cantava sotto la direzione del maestro Pietro Campani, non la vedevo ma sentivo la sua voce; una voce pura e cristallina che arrivava direttamente all'anima. Oggi abbiamo la possibilità di conoscerla meglio attraverso le sue parole.
Veronica quando è nata la tua passione per la musica?
La passione per la musica e il canto esiste dentro di me da quando riesco a ricordarmi. Non saprei dire con esattezza quando è iniziata, poiché sin da piccolissima ho sempre cantato. Se devo essere sincera non ho il ricordo di un momento della mia vita in cui la musica o il canto non siano stati presenti in questa o in quell'altra forma, perchè ho sempre avvertito dentro di me l’esigenza di esprimermi cantando: quando sono triste canto, mi fa stare subito meglio, è un modo per conoscere il mio dolore del momento, per – come dire – “esorcizzarlo”, accettarlo, viverlo e superarlo.
Canto quando sono felice, ed è un modo per sublimare ulteriormente la mia felicità, per cristallizzarla, tenerla dentro di me. Quando sono agitata canto, e la tensione si attenua. Canto quando sono malinconica, ma anche quando sono piena di speranza per qualcosa. Canto quando mi perdo dentro al sapore di un ricordo o quando pregusto avidamente il verificarsi di un evento tanto atteso.
Il canto per me è tanto importante quanto lo è la parola, è una parte di me, un modo fondamentale che possiedo per comunicare e comprendere il mondo che mi circonda.
Chi sono stati i tuoi maestri (se ne hai avuti) e quanto ti hanno influenzata?
Ho cominciato a studiare canto da piccola (circa 6 o 7 anni) presso l’istituto musicale di Castelnovo ne' Monti C. Merulo, dapprima tramite corsi di canto corale, pianoforte e solfeggio e successivamente tramite corsi di canto singolo, in cui quindi ricevevo lezioni private. La mia prima insegnante è stata Oriana Riccò, che ora lavora a Castelnovo per la scuola di Danza e Teatro Arcobaleno.
Da lei ho imparato ad affrontare le paure sul palco e importanti fondamenti di tecnica vocale e respirazione di cui ancora oggi faccio tesoro. Ho un bel ricordo degli anni di canto fatti con Oriana. Verso i diciassette anni ho poi deciso di proseguire lo studio del canto da sola, partecipando anche a musical organizzati dalla Scuola di Danza Arcobaleno e inscenati ogni anno presso il Teatro Bismantova, che mi hanno permesso di acquisire esperienza sul palcoscenico. Parallelamente ho cominciato a lavorare prima come cantante di un trio musicale chiamato “Upsilamba”, che essenzialmente proponeva cover in acustico di pezzi famosi italiani ed internazionali, e poi come cantante di piano-bar, cosa che faccio tuttora.
Non c’è miglior scuola dell’esperienza stessa, credo. Infine, da un mese a questa parte ho ricominciato a prendere lezioni private di canto presso la vocal coach Maria Ielli, giovane soprano e insegnante all’Istituto Musicale Peri. Penso sia importante per un cantante non rinunciare mai alla tecnica e continuare a studiare, quando se ne ha la possibilità. Maria sembra un’ottima insegnante, molto preparata e professionale, e sono sicura che imparerò molto da lei.
Come coniughi lo studio con la musica?
Fare la cantante sarebbe il sogno della mia vita, ma non posso limitarmi a vivere di sogni purtroppo. Ormai ho un’età in cui devo cominciare a pensare anche a cose serie e a una realtà più pragmatica di lavoro e indipendenza economica, per cui cerco appunto di coniugare lo studio con la mia passione per il canto.
Nel giro di due settimane mi laureerò in corso magistrale in mediazione linguistica e lingue moderne presso l’Ateneo di Bologna, dopodiché spero di trovare un impiego che mi soddisfi in questo settore, e che mi permetta anche di continuare a coltivare la mia passione musicale. Fino a ora, mentre studiavo, ho sempre dedicato alla musica e al canto il mio tempo libero e i miei momenti di svago, e penso che continuerò a fare altrettanto anche dopo la laurea. Sarebbe meraviglioso se un giorno riuscissi a fare della musica, se non un vero e proprio mestiere, almeno un secondo lavoro ed una fonte di sostentamento economico rilevante a cui dedicare le mie energie ed il mio tempo. Questo mi renderebbe davvero felice.
Quali sono i tuoi progetti?
I miei progetti sono senz'altro quello di non abbandonare la musica ma anzi continuare ad investire sui miei sogni per quanto mi è possibile, ad esempio studiando canto, cercando di farmi promozione da sola tramite internet, YouTube e i social media, investendo i miei piccoli guadagni in incisioni di canzoni e pubblicazione online di contenuti musicali così che le persone possano pian piano conoscermi, e poi – ovviamente – continuando a fare esperienza tramite concerti e piano-bar.
Nel frattempo, come detto, ho in programma di laurearmi e cercare di costruire il mio futuro anche in altri ambiti, in modo da tenermi aperte più porte possibili. In altre parole: voglio rimanere con i piedi ben piantati per terra, senza però rinunciare ai miei sogni, e impegnandomi per costruire qualcosa in questa direzione, passo dopo passo, giorno dopo giorno.
(Ornella Coli)
Veronica Vezzosi nella cover di "Always Remember Us This Way
Una voce meravigliosa, che entra nell’anima. Questo è un vero talento.
Federica Benvenuti