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Farmaci a scuola, verso l’aggiornamento del Protocollo. AGGIORNAMENTO Apprezzamento da parte delle Cicogne

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Giorgio Zanni, Ilenia Malavasi, Cristina Marchesi e Felicita Buscaino

È iniziato oggi il confronto avviato dalla Provincia di Reggio Emilia sulle problematiche legate alla necessità di somministrare farmaci in orario e in ambito scolastici. Come annunciato nei giorni scorsi, dopo il caso del bambino diabetico accolto solo da una scuola paritaria parrocchiale, oggi pomeriggio il presidente Giorgio Zanni e la vicepresidente con delega all’Istruzione Ilenia Malavasi si sono incontrati con  Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Ausl di Reggio Emilia, e con Felicita Buscaino, responsabile dell’Ufficio legale dell’Ufficio scolastico regionale XI di Reggio.   

“Al di là del caso specifico, sollevato con piena legittimità da parte della famiglia, l’obiettivo comune è, da sempre, quello di garantire l’accesso al sistema educativo pubblico a tutti i bambini e, al contempo, il lavoro delle insegnanti”, ha sottolineato il presidente Giorgio Zanni, sottolineando come “già oggi il Protocollo promosso dalla Provincia nel 2014, al termine di un lungo e proficuo confronto anche con le associazioni delle famiglie, dia positiva risposta alla necessità di somministrazione farmaci nei confronti di circa 250 alunni, grazie alle sinergie e alla collaborazione tra Ausl e insegnanti ”.

 “Anche un solo caso di mancata risposta da parte del sistema pubblico, impone comunque una riflessione comune per rimuovere eventuali ostacoli, e su questo da parte di Provincia, Ausl e Ufficio scolastico è stata riaffermata la massima disponibilità”, ha aggiunto il presidente Zanni, annunciando l’avvio di un percorso finalizzato “ad aggiornare il Protocollo del 2014, in particolare alle luce delle nuove tecnologie a disposizione, come i microinfusori per insulina, che nel frattempo si sono sviluppate”.

“Sulla base del documento tecnico che verrà predisposto nelle prossime settimane dall’Ausl, avvieremo un nuovo confronto per aggiornare il Protocollo per la somministrazione di farmaci in orario e in ambito scolastici con tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, compresi i gestori delle scuole del segmento prescolare, e  le associazioni delle famiglie, - ha detto la vicepresidente Malavasi – L’obbiettivo è quello di arrivare in tempi rapidi alla nuova sottoscrizione di un documento aggiornato e condiviso da tutte le parti coinvolte che sappia coniugare il diritto all’educazione e quello alla salute per tutti i bambini”.

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Aggiornamento ore 15.20

Occorre esprimere pieno apprezzamento per il percorso iniziato ieri per la modifica del protocollo interistituzionale relativo alla somministrazione di farmaci a minori in contesti extra famigliari, scolastici ed educativi.

Sia per la relativa immediatezza dell’avvio del percorso, sia per l’accento posto sul diritto all’educazione coniugato al diritto alla salute per ogni bambino.

Ora l’Ausl deve aggiornare la base tecnica sulla quale si dovrà basare il nuovo protocollo, recependo le nuove tecnologie oggi disponibili, e poi verrà avviato un confronto con le istituzioni scolastiche e con le associazioni delle famiglie.

È questo un percorso appropriato che dà valore ai diversi portatori di interessi senza però stravolgerne la priorità, che rimane l’accesso garantito al sistema educativo pubblico di tutti i bambini.

Auspichiamo che ciò avvenga nei tempi più brevi possibili e che si arrivi ad una soluzione positiva e di qualità per il piccolo Francesco e per tutti i piccoli come lui.

Riteniamo particolarmente significativa l’affermazione della Provincia quando scrive “Al di là del caso specifico, sollevato con piena legittimità da parte della famiglia…” perché discredita in un sol colpo la farneticante insinuazione che la vicenda fosse stata organizzata o strumentalizzata per attaccare il modello pubblico delle scuole dell’infanzia, ed in particolare quello reggiano.

Alla famiglia del bambino escluso dalla scuola pubblica va tutta la nostra solidarietà e il plauso per l’alta coscienza civica nell’aver reso nota la vicenda che li ha coinvolti, permettendo così di porvi rimedio per tutti i bambini.

Come Cicogne sentiamo a noi vicina la vicenda e ci tocca particolarmente un diverso approccio manifestato in questo caso dalle istituzioni, approccio che avremmo desiderato ci fosse stato anche quando è stato perpetrato il vulnus alla sicurezza e alla dignità delle donne con la soppressione del punto nascita di Castelnovo.

Confidiamo che con l’attuale amministrazione provinciale, con il nuovo sottosegretario alla presidenza regionale e con la nuova compagine governativa si trovi lo spazio ed il modo per recuperare il torto subito.

(Cicogne di Montagna)