Una vita al servizio della Chiesa e del prossimo.
Sono state due, il 18 febbraio scorso, le liturgie per le esequie dell’amatissimo sacerdote cappuccino padre Remo Ferrari, spentosi tre giorni prima all’Arcispedale cittadino a causa di una malattia che lo aveva segnato negli ultimi quattro anni: la prima, a cui si riferiscono le foto sotto (di Stefano Rossi), è stata celebrata la mattina nella chiesa dei Cappuccini a Reggio; la seconda si è svolta nel primo pomeriggio dello stesso giorno a Toano, il luogo natale, dove la salma è stata seppellita.
Vasto il cordoglio suscitato dalla sua morte, reso evidente dalla folla che ha voluto partecipare al funerale (per la Diocesi era presente tra gli altri il vicario episcopale don Alessandro Ravazzini).
Remo nasce a Toano, da Sante e Anna Castagni (il fratello padre Callisto Ferrari era morto nel 2011).
Fa il suo ingresso nel Seminario serafico il 1° ottobre 1953 e nel 1959, a Fidenza, fa l’ammissione al noviziato e la vestizione con il nome di Ermanno da Toano. Sempre a Fidenza, nel 1960 (25 settembre) emette la sua professione temporanea, mentre quella perpetua sarà il 29 settembre 1963.
Il 14 agosto 1968 Ferrari riceve l’ordinazione presbiterale per l’imposizione delle mani di monsignor Gilberto Baroni, vescovo di Reggio Emilia, per poi essere assegnato a Pontremoli come vicedirettore per un anno del Centro di Orientamento Vocazionale.
Nel biennio 1969-70 padre Remo è cappellano all’ospedale di Piacenza, mentre nel triennio successivo presta il suo ministero all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Dal 1973 al 1976 il sacerdote cappuccino è cooperatore alla parrocchia Madonna di Sotto in Sassuolo; alla fine di questo mandato torna all’Arcispedale di Reggio come guardiano e primo vicario cooperatore.Dal 1982 al 1987 è guardiano e vicesegretario provinciale delle Missioni presso il Convento dei Frati Cappuccini di San Martino in Rio, dove, dal 1987 è nominato vicario e segretario provinciale per l’animazione missionaria.
Nel 1993, sempre a San Martino in Rio, padre Ferrari è nominato pure direttore del Centro di Cooperazione missionaria e, con decreto generalizio, è nominato IV definitore provinciale.
Dal 1996 al 2005 è guardiano e parroco nella parrocchia di Sant’Antonio in Sassuolo e, nel triennio successivo, vicario parrocchiale a Fidenza.Dal 2008 al 2011 padre Remo torna a San Martino in Rio per servizi pastorali e come confessore, nonché in qualità di responsabile della commissione economica e assistente dell’Ordine Francescano Secolare. Nel 2011 è nominato vice-postulatore per la causa di padre Daniele da Torricella.
Dal 2014 è guardiano e confessore al convento di Reggio.
Qui ha continuato con il suo sorriso a ricevere persone che si indirizzavano a lui per la Confessione e per avere una parola buona. Davvero padre Remo è stato un esempio di frate che ha speso la sua vita nell’obbedienza e nel servizio più disinteressato al prossimo, fino alla fine della sua parabola terrena.
(La Libertà, edizione 27/02/'19)