Enel Green Power e Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano stanno collaborando su vari temi connessi alla sostenibilità nella Riserva della Biosfera collegati al fatto che Enel all’interno della Riserva ha vari impianti idroelettrici per la produzione di energia rinnovabile e che tali impianti sono ormai valore culturale e turistico. Un ulteriore passo in questa direzione ha come oggetto la difesa del patrimonio boschivo della Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino. Il progetto “Primi interventi pilota per l’adattamento della foresta del Lagastrello al cambiamento climatico”, co-finanziato da Enel, ha un forte valore sociale e culturale e per questo è stato scelto tra quelli che riceveranno il brand I Care Appennino (“Mi prendo cura dell’Appennino”) adottato dalla Riserva della Biosfera Unesco dell’Appennino tosco-emiliano.
“La modesta resistenza delle foreste al cambiamento climatico rappresenta, oggi, il principale fattore di minaccia per la conservazione delle foreste dell’Appennino - spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale - per questo abbiamo la necessità di intervenire, con massima tempestività ed efficacia, per rendere gli ecosistemi forestali della Riserva meglio adattati al cambiamento climatico in corso e quindi più resistenti”.
Si tratta di un progetto pilota, a carattere sperimentale, che tuttavia si inquadra nell’ambito di una strategia gestionale delle foreste appenniniche di più ampio respiro che non solo mira ad aumentarne la resistenza nei confronti dei potenziali effetti negativi del cambiamento climatico in corso, attraverso interventi favorenti l’adattamento delle compagini forestali alle future condizioni climatiche dell’area del Mediterraneo, ma che si propone di contribuire ad accrescere la consapevolezza diffusa del “valore” delle foreste tra i cittadini della Riserva Uomo e Biosfera. In quest’ottica il progetto si inquadra nell’ambito di una strategia gestionale, coordinata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che prevede la promozione della multifunzionalità e della gestione sostenibile delle foreste anche attraverso un percorso condiviso tra le istituzioni competenti, il mondo scientifico, le associazioni di categoria e del mondo produttivo, imprenditoriale, della formazione e della cultura che trova nel “Centro uomini e foreste d’Appennino” la sua anima.
Con il brand I Care Appennino la Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano si appresta a dare seguito a una forte aspettativa del tessuto economico e sociale che si riconosce nel progetto comune di “Prendersi cura dell’Appennino”. I conferimenti verranno assegnati in occasione della terza assemblea consultiva della Mab, che si terrà a Fivizzano in Lunigiana martedì 19 febbraio.
Prima collaborazione URGENTE:
-Rimuovere l’amianto nelle tettoie a Cinquecerri completamente fatiscente
-Sistemare le strutture ex cantiere con tetto crollato e fatiscente da anni in Cinquecerri.
Proposta al Parco e ai comuni Mab Unesco, fatta da anni a provincia e c/o:
Nelle aree Mab Unesco, eliminazione totale dell’amianto, collaborazione con privati attraverso bandi con contributi.
Cordialmente
Fabio Leoncelli