“Caso Lisozima, l’etichettatura è di competenza europea, il Ministero della Salute in punta di diritto ha messo la parola fine alla disputa”, lo dichiara Davide Zanichelli, parlamentare del Movimento 5 Stelle che oggi ha esposto una interpellanza question time in Commissione sul tema al quale ha risposto il sottosegretario alla Salute Luca Coletto.
“Oggi in Parlamento è stato fatto un grande passo avanti in difesa del Parmigiano Reggiano e del suo valore territoriale. Il Movimento 5 Stelle e il Ministero della Salute guidato da Giulia Grillo hanno confermato e messo la parola fine sul cosiddetto ‘caso Lisozima’, la decisione sull’etichettatura non spetta al Ministero (così come venne deciso da una semplice nota ministeriale dell’8 maggio 2018 sotto il Ministro Lorenzin) ma è norma di competenza europea”, spiega Zanichelli.
“Sul tema sono pendenti un ricorso al Tar ed un ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano oltre a denunce presentate da parte di un agricoltore di Reggio Emilia Lorenzo Fanticini (non produttore di Parmigiano Reggiano in quanto viticoltore, quindi non in conflitto d’interessi) assistito dall’avvocato Rossella Ognibene. In tutti questi atti si indica chiaramente come la competenza in materia di etichette sia di materia europea e quindi nella gerarchia delle fonti è fonte primaria rispetto alla nota ministeriale dell’8 maggio 2018 redatta quando ministro in scadenza era la Lorenzin”, spiega Zanichelli.
“Tesi questa confermata oggi nella risposta alla mia interpellanza che ha affermato nero su bianco che “le determinazioni finora assunte dal Ministero non possono in ogni caso mettere in discussione l’applicazione della disciplina di stretta derivazione comunitaria, che regola la materia dell’etichettatura degli alimenti”, spiega il parlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Per l’Unione Europea, fonte di diritto primario in questo contenzioso, il lisozima è e resta un additivo/conservante alimentare e quindi il Consorzio del Grana Padano non può utilizzare un parere per modificare le etichettature per motivi di marketing danneggiando il Parmigiano Reggiano che non è solo un prodotto di qualità ma rappresenta il cuore identitario di un territorio che va da Reggio Emilia passando per Parma, Modena, Bologna, il basso mantovano”, commenta Zanichelli.
“Ringrazio Giulia Grillo, il sottosegretario Coletto ed il Ministero della Salute che con questa risposta ha ribadito che il sistema di etichettatura è di competenza europea”, aggiunge Zanichelli.
“Voglio ringraziare un coraggioso agricoltore reggiano come Lorenzo Fanticini assistito dall’avvocato Rossella Ognibene, i quali senza interessi terzi hanno intrapreso questa battaglia di equità per tutto il nostro territorio, i nostri agricoltori, per i cittadini. Mi auguro e sono certo che ora il Consorzio del Grana Padano collabori attivamente per ristabilire una sana collaborazione e concorrenza con i ‘cugini’ del Parmigiano Reggiano”.
“Ed ora visto che è San Valentino, mangiamoci una bella fetta di Parmigiano Reggiano senza Lisozima a forma di cuore, condita con Aceto Balsamico tradizionale di Modena e Reggio e un buon Lambrusco della mia bassa”, conclude Zanichelli che si si è portato con sé una fetta di Parmigiano Reggiano posato sul banco durante l’interpellanza.
Da amante di questo formaggio vorrei ringraziare il signor Lorenzo Fanticini, l’avvocato Rossella Ognibene, i parlamentari 5 stelle Zanichelli e Spadoni, quella del Pd Incerti, tutti i consiglieri comunali dei 5 stelle che hanno proposto i documenti e tutti quelli di ogni altra forza politica che li hanno votati. Oggi grazie va detto allo sforzo soprattutto dei 5 stelle, vince tutta Reggio.
Annibale Pensieri