Prenderà il via martedì 12 febbraio da Febbio la dodicesima edizione di “Balla coi lupi”.
La Traversata appenninica con i cani da slitta è diventata un classico dello sleddog che richiama ogni anno appassionati non solo italiani, essendo anche la più antica, la più importante ed anche l’unica vera traversata sull’intero arco appenninico che richiama appassionati di sleddog da tutta Italia, ma anche da altri paesi europei. Tante le novità di questa edizione a partire dalla durata, che sarà di sei giorni, con un percorso che attraverserà tutto l’Appennino reggiano, la lunghezza del percorso (oltre 150 chilometri) ma anche da nuove tappe che faranno conoscere ai musher altri interessanti aspetti dell’Appennino.
Dopo qualche anno di assenza “Balla coi lupi” tornerà nel Parmense con la conclusione domenica a Schia.
Anche quest’anno gli organizzatori (la Pro Loco Capo d’Enza di Miscoso) hanno dovuto aspettare fino all’ultimo per comunicare il programma causa la prolungata assenza della neve.
Non sarà particolarmente abbondante ma sufficiente per disputare le sei tappe. Come sempre i percorsi verranno decisi giorno per giorno tenendo conto delle condizioni meteo e della neve. Gli ultimi controlli e le temperature notturne abbastanza fredde, hanno garantito il mantenimento del manto nevoso soprattutto in quota in grado di garantire il passaggio in sicurezza degli equipaggi. Le tappe della Traversata sono tutte oltre i mille metri di quota, dove il manto nevoso supera abbondantemente il mezzo metro.
Al via saranno 13 gli equipaggi con oltre un centinaio di cani. Le mute sono composte da Siberian Hushy, Malamute e Alaskani. “Balla coi lupi” ha sempre avuto anche una vasta eco sui mezzi d’informazione e su alcuni siti internet e satellitari che hanno fatto “girare” le immagini in mezzo mondo, e ovviamente, non sono sfuggite ai praticanti di questa disciplina, specie nell’Europa del nord.
Purtroppo per motivi organizzativi ogni anno gli organizzatori sono costretti a rifiutare molte domande di partecipazione.
Nei giorni scorsi gli organizzatori hanno fatto una serie di sopralluoghi sull’intero percorso, liberando i sentieri, soprattutto quelli all’interno dei boschi, da rami e alberi caduti. Le forti piogge che hanno interessato domenica scorsa la parte bassa del crinale potrebbero creare qualche problema in alcune tappe dove sono presenti guadi di corsi d’acqua. La decisione se rispettare il tracciato previsto o modificarlo verrà presa giorno per giorno per garantire la sicurezza di uomini e cani.
Questo il programma:
Il ritrovo della prima tappa sarà martedì mattina 12 febbraio a Febbio, con partenza probabilmente da Civago per raggiungere il rifugio dell’Abetina Reale e dopo una breve sosta si tornerà a Febbio. Alcuni equipaggi raggiungeranno il passo di Lama Lite per tornare poi al rifugio.
Seconda tappa mercoledì 13 febbraio. Partenza da Monte Orsaro per raggiungere i Prati di Sara, il passo Cisa, con arrivo a Ligonchio.
Terza tappa giovedì 14 febbraio. Ospitaletto di Ligonchio, passo di Pradarena, Cerreto Laghi. La tappa verrà disputata in notturna ed è tradizionalmente una delle più spettacolari e difficili.
Quarta tappa venerdì 15 febbraio. Passo del Cerreto, passo dell’Ospedalaccio (sorgenti del Secchia), Succiso. A Varville verrà allestito un campo notturno con le tende per i musher.
Quinta tappa sabato 16 febbraio. Succiso, passo Scalucchia, Alpe di Succiso, Pianaccia, rifugio Rio Pascolo, Succiso.
Domenica 17 febbraio. Schia, monte Caio, Schia.
Foto Debora Costi