Proseguono in questi giorni le attività dei volontari del Gaom, l’associazione dell’Appennino che da oltre 35 anni presta servizio in Etiopia, uno dei territori più poveri del mondo.
Fondata negli anni ‘80 dal dottor Riccardo Azzolini, ogni anno l’associazione porta un gruppo di volontari, medici e semplici cittadini nelle zone di Gambo e Shashemene, dove in questi anni sono state realizzate importanti strutture e avviati progetti imponenti.
In questi giorni il gruppo è al lavoro, e ne fa parte anche il 91enne dottor Azzolini che non manca mai di portare il suo contributo.
Racconta il dottor Gianluca Marconi, vicepresidente dell’associazione che sta prestando servizio negli ambulatori seguiti dal Gaom: “In questi giorni eseguo una media di 20 – 25 visite quotidiane. Oggi ho visitato un bambino di 9 mesi, del peso di 3 kg appena, con labiopalatoschisi, mancante anche di coana nasale destra oltre al labbro e al palato. Questo bambino è arrivato con febbre, tosse, non mangiava. Abbiamo riscontrato una broncopolmonite. Per essere operato ad Addis Abeba deve arrivare a 10-12 kg, non sappiamo se ci arriverà. Gli abbiamo dato l’antibiotico, lo rivedremo lunedì. Ho poi ricevuto una mamma di 19 anni, che ha avuto 4 figli: 2 sono morti entro il primo anno di vita per malattia e denutrizione. Ora ha un bimbo di 2 anni circa e una bimba che si è presentata denutrita e disidratata, con vomito e febbre l’abbiamo ricoverata a Gambo. Purtroppo qui dolore, povertà, ignoranza incidono con grande forza. Le donne per l’etnia oromo mussulmana non contano niente, sono schiave. Bisognerebbe investire certo in cure e alimentazione ma anche in cultura ed emancipazione, valorizzazione della persona umana e dei suoi diritti”.
Conclude Marconi: “Abbiamo visto anche segnali importanti di speranza, come una signora che ci ha portato una bambina di 9 mesi da visitare. L’ha trovata abbandonata lungo la strada alcuni mesi fa. Pur essendo sola, vedova e avendo 7 figli, ha preso questa piccola con lei. La piccola è vivace, ha una infezione intestinale da parassiti, una bronchite e l’abbiamo curata. Poi abbiamo cambiato i suoi vestiti ormai ridotti a stracci. Suo fratello, quando ha ricevuto i nuovi vestiti, era talmente felice che i suoi grandi occhi neri erano più grossi del viso. Due sorelline vengono a mangiare ogni giorno. Stanno bene, hanno 5 fratelli, loro e la mamma, sono state abbandonate dal papà che spesso ubriaco le picchiava. Riccardo (Azzolini, ndr) ha rincontrato amici che hanno collaborato con lui tanti anni, e visitando il reparto di pediatria da 90 posti, il capolavoro del Gaom realizzato a Gambo, si è commosso. Stiamo davvero realizzando tutti i progetti che ci eravamo proposti in questa missione 2019: il nuovo deposito dell’acqua per casa famiglia da 10.000 litri, la nuova canna fumaria della cucina, gli orti, rinfrescato riverniciandole le camere e i servizi.
Gli Ambulatori pediatrico, otorino e odontoiatrico sono sempre pieni, distribuiamo medicinali alla clinica della missione di Shashemane, all’Ospedale di Gambo, alle Sorelle dei lebbrosi e a Casa Famiglia. Abbiamo appena perfezionato dal Governo l’acquisto di tutto il terreno dove sorge Casa Famiglia. Il nostro gruppo è davvero soddisfatto di questa bella esperienza e dell’amicizia, della condivisione che in ogni anno in Etiopia si rafforzano sempre di più”.