Anziché 5 minuti di pulmino, per andare a scuola a Ligonchio, ora 3 bambini impiegano 40 minuti per tratta, che in totale fanno 80 minuti al giorno. Questo significa vivere in montagna, in crinale. Da un giorno all’altro ti cambia la vita. Martoriata nuovamente la provinciale 91, vicino a Vaglie di Ligonchio.
A parlare, ancora una volta, è Emanuele Ceccardi, che a Vaglie ha il noto bar ristorante “Locanda dell'Alpino”, e a finire sotto tiro sono la manutenzione da un lato, e i tempi del ripristino dall’altro. “Le acque lungo le strade provinciali sono abbandonate a loro stesse e, va detto, che 8 operai in tutta la Provincia per le manutenzioni stradali non possono farsi certo carico di tutta la rete stradale. Qui c’erano dei laghi sulla strada ed è successo quello che doveva succedere, dato che il manto stradale si è abbassato di un metro”.
Siete di nuovo isolati?
“Sì. In paese abitano 30 persone. 2-3 ogni giorno vanno verso Ligonchio e Villa Minozzo e devono passare da Cinquecerri, allungando il percorso rispettivamente di 15 km e di 7 km”.
Per lei le problematiche quali sono?
“Che ora di qui non passa nessuno nessuno. Mi preoccupa poco la stagione invernale, ma quella primaverile-estiva sì...”
Si troverà una soluzione come la variante dello scorso anno?
“Ecco, è qui in punto. Il mio timore è che sino a primavera non si decida il da farsi e intanto noi siamo in braghe di tela come l’anno scorso, come 4 anni fa. Questa strada l’ho vista chiusa sette volte. Il lavoro, lo scorso anno, venne eseguito in soli tre giorni. Ecco, non vorrei che per una settimana lavorativa occorrano nove mesi di progettazione... Chiediamo solo celerità”.
Nella nota di ieri, Provincia di Reggio Emilia e Comune di Ventasso hanno comunicato di essere prossimi a definire gli interventi da effettuare per riaprire la strada al traffico. Come rilevato ieri, a Villa Minozzo si viaggia a senso unico alternato, sempre per una frana di valle avvenuta sulla strada provinciale 61, che porta a Gazzano. Mentre resta chiusa a titolo precauzionale anche la pista Gatta-Pianello.
(G.A.)
Penso anch’io! Presto, anche provvisorio in via emergenziale, ma subito. Una soluzione definitiva tra sei mesi non sarebbe una soluzione e forse neanche “definitiva”.
F. Giovanelli
Mi sia concesso e nessuno me ne voglia. Vergogna, vergogna, vergogna.
A.C.
Due ore di pioggia e “frana il mondo”. Nessuno si chiede il perché? Nessuno si chiede cosa succederà fra qualche anno, quando la montagna sarà completamente disabitata? Siamo ormai al capolinea, stiamo raccogliendo quanto di buono è stato seminato in passato. Inutile comunque dire sempre le stesse cose, nessuno le ascolta. La montagna è rassegnata alla scomparsa totale. Ripeto per la … volta, quanti fondi pubblici sono stati spesi in campo ambientale, nel territorio montano, negli ultimi 30 anni? Un numero da capogiro. Alla luce dello stato di fatto, sono stati spesi bene? Hanno valorizzato, preservato, incentivato? Cosa? il degrado ambientale, ormai irreversibile, visibile anche da chi non vuol vedere.
Fabio Leoncelli