Home Cronaca Conclusione estremamente partecipata per il workshop nazionale sull’Agricoltura di Montagna

Conclusione estremamente partecipata per il workshop nazionale sull’Agricoltura di Montagna

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Sono state più di 200 le persone che hanno partecipato ai due giorni di lavori del workshop sull’Agricoltura nelle zone di montagna organizzato a Castelnovo ne' Monti nell’ambito dell’appartenenza dell’Appennino reggiano alla Strategia Aree Interne.

Dopo il primo giorno dedicato alla presentazione della strategia d’area dell’Appennino reggiano conclusa dall’assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, che ha fornito molte interessanti prospettive non solo sul Parmigiano Reggiano di Montagna, ma anche sullo sviluppo dell’economia agricola per la tenuta del territorio, il programma ha proposto nel secondo giorno le attività coordinate direttamente dal Comitato Tecnico nazionale Aree Interne, sul tema “Settore primario e il futuro delle Aree Interne”, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e la Rete Rurale Nazionale.

Durante la mattinata i partecipanti, tra i quali due classi dell’Istituto superiore Nelson Mandela, indirizzo agrario, hanno lavorato suddivisi in gruppi su tematiche specifiche, che nel pomeriggio sono state illustrate nella sessione plenaria. Tra gli argomenti affrontati: il valore aggiunto del metodo Snai, come la Strategia sta rispondendo ai reali bisogni del settore produttivo agricolo e della filiera della foresta, le possibilità di migliorare l’apporto del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale alla Strategia nel prossimo periodo di programmazione.

Il Seminario infatti intende essere anche uno strumento della Federazione della Aree Interne per favorire l’approfondimento dei fabbisogni locali, la condivisione di soluzioni e buone pratiche, l’individuazione di opportunità, la capitalizzazione delle esperienze, offrire un luogo di confronto e condivisione in un circuito dinamico e propositivo.

Per affrontare i diversi argomenti e portare testimonianze da territori montani e decentrati di tutta Italia sono intervenuti tra gli altri Luca Lo Bianco, direttore scientifico Fondazione “Montagne Italia”, Daniela Storti del Comitato Tecnico Aree Interne, Andrea Arzeni della Rete Nazionale Rurale, Carlo Ricci del Gal Maiella Verde, Lino Gentile sindaco di Castel Del Giudice nell’Alto Sannio, Vincenzo Barreca, presidente del Consorzio Alta Madonia, Giancarlo Massimi sindaco di Civitella Alfedena (Aq), Franco Contarin dei Parchi e Foreste della Regione Veneto, Franco Di Nucci, produttore caseario dell’Alto Molise, Sabrina Lucatelli Coordinatrice del Comitato Tecnico Aree Interne.

Dalle testimonianze degli amministratori locali sono emerse esperienze estremamente interessanti sul riutilizzo e la valorizzazione di terreni abbandonati, o confiscati, o non più utilizzati perché era impossibile risalirne alla proprietà, parcellizzata attraverso successivi passaggi generazionali. Terreni nei quali sono state poi avviate esperienze di coltivazioni e allevamenti tradizionali e insieme innovative, attivando filiere sui frutti di bosco, sulle erbe officinali, sulla selvicoltura. Temi molto attuali e interessanti anche per l’Appennino reggiano.