Il progetto Nautilus è un'esperienza importante e significativa, che ha già portato alla donazione di macchinari tecnologici preziosi all'Ospedale Sant'Anna. Un progetto che ora prosegue e si rilancia, attraverso nuovi eventi, a partire da un concerto di Mara Redeghieri in programma al Teatro Bismantova venerdì 1 febbraio.
A presentare l'evento e illustrare il progetto, sono stati Maria Gabriella Piazzi, che ha lanciato Nautilus nel 2013 in memoria della sorella Silvia, il Sindaco Enrico Bini, la responsabile dell'Associazione Centro Commerciale Naturale (che da quest'anno è entrata a far parte del progetto) Patrizia Agnesini, e in rappresentanza dei Commercianti e del Gruppo Insieme per il Sant'Anna, che riunisce numerose associazioni (di volontariato, sportive e di categoria) a sostegno dell'Ospedale castelnovese, la referente del Comitato Salviamo le Cicogne Nadia Vassallo.
“Dopo i macchinari acquistati negli anni scorsi e donati al Sant'Anna – ha spiegato Maria Gabriella Piazzi – quest'anno ci siamo attivati per l'acquisto di un nuovo macchinario per la senologia, servizio che prevede un rafforzamento attraverso gli investimenti nel programma Sant'Anna Plus. Si tratta di uno strumento radiologico, indicato dal dirigente della Radiologia dottor Pierpaolo Pataccini e dal dottor Filippo Beretti, che migliora e approfondisce la mammografia e che se fosse a Castelnovo potrebbe evitare a chi ne avrà necessità di compiere il viaggio a Reggio. Per le nostre iniziative infatti restiamo sempre a stretto contatto con i medici direttori dei vari reparti e con la Direttrice del distretto Sonia Gualtieri. Il nostro impegno è tenere aggiornato l'ospedale, un punto di riferimento irrinunciabile per tutto il territorio montano, per cui invitiamo altri responsabili di reparti del Sant’Anna a contattarci se hanno particolari necessità sulle quali potremmo essere di aiuto. Forniamo attrezzature ad alta tecnologia per migliorare i servizi, cogliendo questi suggerimenti. I cittadini possono fare tanto con il loro sostegno. Il primo evento per la nuova raccolta fondi sarà lo spettacolo al Teatro Bismantova, venerdì 1 febbraio alle 21, con Mara Redeghieri che terrà il suo concerto “Recidiva Live”. Mara ha dato molto volentieri la sua disponibilità all'iniziativa, nella convinzione che avere un ospedale di buon livello sia essenziale per il futuro del nostro territorio, e si esibirà gratuitamente per devolvere l’incasso a Nautilus. Negli anni scorsi, il progetto si era concentrato soprattutto sull'acquisto di apparecchiature per la pediatria, a partire da due ausili che avevano dato il nome all’iniziativa: "Nautilus" appunto, e "VeinSite", per la visualizzazione e l'incannulamento dei cateteri venosi centrali e periferici in modo più semplice, soprattutto per i bambini. Era seguito l'acquisto di un monitor elettrocardiografo per il monitoraggio dell’attività cardio-respiratoria pediatrica collocato in Pronto Soccorso, e di un respiratore portatile. Tra le iniziative degli anni scorsi a favore del progetto, ci sono stati concerti de L'Associazione, della Merulo Big Band, spettacoli del Centro Danza Appennino, e altre iniziative quali feste e sottoscrizioni, a dimostrazione del forte coinvolgimento trasversale tra realtà del territorio che contraddistingue anche il gruppo Insieme per il Sant'Anna. Un ospedale – ha concluso Maria Gabriella Piazzi – che ha segnato lo sviluppo del nostro territorio grazie al suo buon livello. Siamo impegnati con il Gruppo Insieme per il Sant’Anna per mantenere questo livello, avere un ospedale sicuro in tutti i suoi reparti e servizi, e che possa vedere anche la riapertura del punto nascite”.
Ha aggiunto Patrizia Agnesini in rappresentanza dell’Associazione Centro Commerciale Naturale: “Abbiamo scelto di sostenere questa causa, e tanti commercianti dell’Associazione, circa un centinaio, hanno già deciso di appoggiarla: stiamo distribuendo agli esercizi un logo, un cuore con il nome del Sant’Anna, per identificare immediatamente l’adesione al progetto. Abbiamo idee per sviluppare ulteriori iniziative che vadano a sostegno del progetto nel periodo della primavera e dell’estate”.
È intervenuta anche Nadia Vassallo, commerciante e anche referente del Comitato Salviamo le Cicogne: “Sostenere l'ospedale è sostenere caparbiamente la volontà di vivere in montagna, in senso ostinato e contrario alla concentrazione urbana, litoranea e in pianura. Anche Salviamo le Cicogne si batte dall’inizio per la difesa dell'ospedale e lo fa difendendo con le unghie e con i denti il diritto a nascere in montagna, il diritto delle popolazioni ad essere assistite al parto in questo territorio vasto e difficile da percorrere, soprattutto in questa stagione, esteso ben 800 kmq. Chi pensava di aver chiuso la questione celebrando un funerale con mestizia si è sbagliato, essa è più viva che mai e mai come oggi si stanno muovendo tutti; noi, nel nostro piccolo e con le nostre piccole capacità ci abbiamo messo la faccia e siamo felici di essere arrivati fino qui e confidiamo che presto ritorni a vivere il Punto nascita. Se dovessimo perdere, l'intero ospedale andrà verso il tramonto, diventando un centro di primo soccorso e di distribuzione logistica verso altri ospedali; se invece il Punto nascite riaprirà, sarà necessaria l'intera organizzazione ospedaliera per garantire gli standard di sicurezza. Per questo chiediamo a tutti di sostenere la nostra causa”.
Ha concluso il Sindaco Enrico Bini: “L'Ospedale Sant'Anna da sempre è avvertito come un patrimonio proprio dalla comunità e dai cittadini, in modo molto profondo. Cittadini che sono disposti anche ad impegnarsi direttamente e con vigore per la sua tenuta qualitativa, come hanno dimostrato anche le tante azioni portate avanti in questi anni prima per cercare di salvare, e ora per chiedere la riapertura del Punto nascite. Ma ovviamente non si fermano a questo, e il progetto Nautilus è una bellissima testimonianza di questo senso di appartenenza che ci coinvolge tutti. Ringrazio Mariola Piazzi, che ne è stata la prima fautrice ed è stata sempre anche impegnata nelle altre attività del gruppo Insieme per il Sant'Anna, come ringrazio tutte le realtà che ne fanno parte tra le quali il Comitato delle Cicogne. Sul Punto nascite martedì prossimo sarò dal Ministro, che mi ha convocato, su richiesta che avevo inoltrato mesi fa, e lo stesso giorno sono state convocate anche le Cicogne, in un secondo incontro. Tutti riaffermeremo il ruolo cruciale dell’ospedale e l’importanza che avrebbe la riapertura del Punto nascite, ovviamente in piena sicurezza. Quella della tenuta e il rilancio dei servizi resta la nostra grande sfida, di tutti, senza divisioni per cui il progetto Nautilus è davvero una iniziativa preziosa”.
Per le prevendite dei biglietti del concerto di Mara Redeghieri è possibile contattare StereoCentro – Bagnoli, tel. 0522 612073.
Ben venga l’iniziativa privata a sostegno di belle cause, tramite donazioni, ma attenzione, ricordate sempre che stiamo parlando di sanità pubblica che è e deve essere, per sua stessa natura, finanziata tramite il Ssn e quindi con finanziamento pubblico e non privato. Ho già visto iniziative come queste, propugnate da Onlus e fondazioni, ma dietro a queste belle cause ci deve essere la consapevolezza che non ci si deve sostituire al finanziamento pubblico, altrimenti la sanità diviene privata.
Un montanaro
Io penso che le donazioni siano buona e lodevole cosa se aiutano le strutture ospedaliere a dotarsi di macchinari ed attrezzature ad alta tecnologia, che servono e tornano utili adesso alle nostre comunità, talché lascerei per un attimo da parte il problema o l’interrogativo che si pone “Un montanaro”, anche se non possiamo verosimilmente escludere di doverlo riprendere in un futuro neppure troppo lontano, ma d’altronde è piuttosto difficile se non impossibile prefigurare o pronosticare quale potrà essere, nel medio e lungo periodo, l’organizzazione sanitaria del nostro Paese.
Nutro invece una qualche perplessità riguardo all’iniziativa di distribuire un logo agli esercizi commerciali per identificare immediatamente l’adesione al progetto – qualunque esso sia, e dunque al di là del caso specifico – perché pur comprendendo che in tal modo si cerca di far “massa”, così da risultare più convincenti verso i decisori politici, mi chiedo nel contempo in quale “scomoda” posizione verrebbe a trovarsi chi, per l’una o oltra ragione, ritenesse di non esporre il logo (ma forse la questione che mi pongo è del tutto inesistente, perché l’iniziativa troverà una corale e convinta partecipazione).
P.B. 24.01.2018