Riceviamo e pubblichiamo.
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L’Anas nella replica pubblicata sul “Resto del Carlino”, in risposta alla mia lettera aperta, relativa alle condizioni di sicurezza della strada statale 63, sul tratto Ca’ del Merlo Ardaceda, tranquillizza la cittadinanza e minimizza i problemi riguardo la situazione esistente e contingente.
Io allora, a nome dei cittadini della zona interessata da tale percorso, posto in comune di Carpineti, pongo alcuni quesiti ad Anas e per dovuta conoscenza, a tutti gli altri enti coinvolti direttamente ed indirettamente:
- Perché il personale Anas quando percorre a piedi tale tratto impiega le bandierine di segnalazione, se considera in completa sicurezza questa tratta medesima?
- Come mai la banchina stradale adiacente ad alcune curve è completamente sfondata e diventa un allargamento innaturale della sede stradale? Forse perché i mezzi pesanti quando si incrociano in tali punti non riescono a transitare restando sulla sede stradale, essendo di una dimensione ormai inadatta al traffico attuale...
- Anas afferma di aver ripristinato un tratto di oltre 350 metri di piano viabile, anche se in realtà è stato ripristinato unicamente un tratto di frana di circa 50 metri, abbassatosi in passato di 30-40 cm. Inoltre non sono stati realizzati interventi per drenare le acque meteoriche e di versante e quindi tale intervento non può che essere “vittima” di nuovi spostamenti della paleofrana esistente, soprattutto nei periodi maggiormente piovosi. Inoltre le barriere di sicurezza poste a valle della frana non sono di 90 metri ma sono di 20 metri circa e sovrapposte.
- Chiedo ad Anas per quale motivo, in merito a questa strada di sua competenza, chieda al comune di Carpineti di intervenire per ampliare la sede stradale;
- Chiedo ad Anas che, negli interventi di manutenzione straordinaria previsti per il 2019, inserisca, se non lo ha già fatto, gli interventi richiesti dai cittadini per la messa in sicurezza della sede stradale.
Resto a disposizione per un incontro con Anas e con gli enti competenti, in primis il comune di Carpineti e la Provincia di Reggio Emilia, per trovare le adeguate soluzioni alle problematiche di sicurezza rilevate.
Cordiali saluti
Irmo Bertani
Bravissimo, Signor Bertani, mi tolgo il cappello dinnanzi alla sua lettera e al coraggio di montanaro di esporsi pubblicamente e firmando quanto asserito.
Su Anas potrei scrivere consumando carta e penne, ma servirebbe a poco.
IL problema da Lei segnalato venne posto da Mm al Dott. Bussei ora responsabile della Provincia, ufficio che ai tempi progettò l’ammodernamento del tratto da Lei menzionato, tralasciando quei 700 metri.
IL problema mi venne sollevato dai Suoi concittadini, ma rimase lettera morta, a dimostrazione che questa strada statale non ha mai avuto un’inizio e una fine.
Se Lei parte dal Cerreto, i problemi da Lei segnalati si susseguono a cadenza regolare… non un’inizio né una fine.
Mi permetto di darLe un consiglio, non demorda, scriva, faccia foto, apra un gruppo sui social, questo è l’unico modo, non si preoccupi se riceverà lettere minatorie dall’ufficio legale di Anas, se questo accadrà vuol dire che sta raggiungendo il risultato.
Se ha bisogno di un supporto, mi contatti.
La saluto e le stringo la mano, Lei è un montanaro che alle chiacchiere preferisce i fatti.
Roberto Malvolti – [email protected]