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Caso Lisozima – Grana Padano, l’ex ministro Lorenzin: “Io non coinvolta, si richieda un nuovo parere”

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Sul caso lisozima c’è un importante sviluppo. Come noto, negli ultimi giorni di vita del Governo Gentiloni il Ministero della Salute emanò l’8 maggio la nota prot. n.19335 (inviata a tutte le Regioni e al consorzio del Grana Padano) dove si dichiara che il lisozima non è più un “Additivo Conservante”, ma un “Coadiuvante Tecnologico”. Permettendo così di non riportare più in etichetta sulle varie confezioni – punte, grattugiato, etc – del formaggio Dop più venduto al mondo la parola “conservante”. Un indubbio vantaggio commerciale per il Grana Padano a danno, nemmeno troppo indirettamente, del Parmigiano Reggiano.

Nei giorni scorsi anche il consiglio comunale castelnovese si è mosso in merito.

Ma l’ex ministro Lorenzin, citata da più parti, era al corrente di quanto in quelle ore usciva dal suo Ministero? Interpellata, afferma a Redacon di “Non avere visto quella nota che venne emessa dal Consiglio superiore della Sanità, in quanto questo è un organo terzo e, poi, le decisioni vanno sotto la competenza del Ministero della Salute”. La firma è, infatti, del direttore generale Gaetana Ferri e della dottoressa Marinella Collauto, in qualità responsabile del procedimento. “Questi – spiega la Lorenzin - mica sono atti che passano dal ministro. La nuova ministro alla Sanità Grillo potrà chiedere in merito spiegazioni alla stessa direzione che, però, per dare un parere diverso deve avere un elemento di novità tecnica o normativa, altrimenti qualcuno potrebbe chiedergli perché si era espressa in altro modo. La direzione alimenti deve essere terza”.

“Sulla vicenda – conclude la Lorenzin -, fermo restando che io non mi sento minimamente parte in causa essendo queste vicende che neanche hanno sfiorato il mio tavolo decisionale, ma sono invece rimaste sul livello tecnico scientifico del Ministero , si può chiedere un nuovo parere tecnico al nuovo Consiglio superiore della Sanità e alla direzione alimenti del Ministero, sottolineando aspetti che potrebbero essere stati non analizzati in modo opportuno la volta precedente”.