Riceviamo e pubblichiamo.
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In molti Comuni della montagna stanno attrezzando i campi sportivi a piazzola di atterraggio notturno.
Facile capire per tutti che non tanto l’elicottero, ma magari un’autoambulanza che entra in campo vada un po’ contro la logica per cui è stato costruito, ma ovviamente in situazione di emergenza, ben venga.
Diverso è capire se si poteva fare di meglio. I ragazzi delle ambulanze devono dare l’ok per l’atterraggio e quindi di notte verificare che non ci siano impedimenti, ad esempio attrezzi lasciati in campo, cartelloni pubblicitari che volino via, l’erba alta o la neve. Già, perché con la neve l’elisuperfice non è utilizzabile e in quel caso l’elicottero rientra e i ragazzi devono effettuare il trasporto in ambulanza. Chi spala il campo sportivo? Basta fare un salto a Casina e vedere la loro risposta al problema data già parecchi anni fa, oggi facilmente adattabile al volo notturno dove si può fare la spalata, dove l’ambulanza arriva a pochi metri dal velivolo, dove tutte le operazioni possono essere svolte in piena sicurezza e con qualsiasi condizione meteo; dove si è speso qualche euro che tutta la popolazione ha apprezzato. Ancora un’occasione, quella di Toano, dove le amministrazioni comunali avrebbero potuto (come è stato fatto a Casina) coinvolgere le associazioni e cittadini per dare una vera opportunità di miglioramento. Speriamo qualcuno ci rifletta sopra!
(Mc)
Perché spendere altri soldi quando si può usare un campo sportivo? I teli volano se atterra un aereo 747, ma un elicottero che atterra in un campo sportivo muove aria, non da spostare attrezzi e/o cartelloni (se atterra con buon senso). I teli volerebbero anche di giorno, eppure da anni si atterra nei campi sportivi.
I soldi sono pochi per il pubblico e vanno spesi bene.
Andrea Romani