Meno 12,2 alle 3 di questa notte sul Monte Cusna. Chi fosse passato da lì si sarebbe per altro imbattuto in una corrente di venti siberiani a 50Km/h con una temperatura percepita di - 28° C. Si tratta di una micidiale combinazione che è causata dalla nuova irruzione di freddo in corso sull'Italia, dopo le temperature insolitamente miti a cavallo del fine dell'anno. Un nucleo gelido di origine artica che raggiungerà l'apice tra oggi e domani venerdì 4 gennaio quando la perturbazione fredda sarà rafforzata dai Balcani, con la colonnina di mercurio che segnerà punte al di sotto le medie stagionali .
Nella nostra provincia, in base ai dati rilevati da Reggio Emilia Meteo, le temperature minime di oggi: -1/-3°C nei centri di pianura, fino a -6°C in campagna. -5/-6 sull'alto Appennino, -12.2°C sul Cusna.
Massima attenzione, quindi, alle prossime giornate laddove, pur in presenza di sole, saranno diffuse le gelate. E, in concomitanza, del vento, il freddo sarà percepito molto di più.
Ma c'è una novità nelle previsioni a lungo termine, secondo Andrea Bertolini, direttore di Reggio Emilia Meteo, "nei giorni scorsi lo Stratwarming (rapido riscaldamento della stratosfera polare) ha raggiunto il suo apice. Il forte aumento termico ha prodotto un altrettanto intenso incremento di pressione in stratosfera. Nei prossimi giorni l’anomalia di pressione si propagherà dalla stratosfera alla troposfera (strato più basso dell’atmosfera) favorendo la formazione di alte pressioni in area polare e di depressioni alle nostre latitudini alimentate da di aria artica. Tale condizione meteo-climatica, associabile alla fase negativa dell’Arctic Oscillation, dovrebbe prevalere per i prossimi 40-60 giorni (probabilmente fino a fine Febbraio)" (maggiori dettagli nell’articolo su ReggioEmiliaMeteo )