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“Sempre vinti sempre ribelli” arriva al Bismantova, ma fa tappa anche al Barga Jazz Club

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"Sempre vinti sempre ribelli", lo spettacolo di Silvano Scaruffi e gli Stàindùbatta sarà giovedi 27 dicembre 2018, alle ore 21.30, al teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti.

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“Staindubatta è l’idea di quattro musicisti, Simone Tardelli, Alessio Vanni, Federico Bragaglia e Emanuele Bertucci che mescolano le chitarre con i telefoni cellulari, i bassi con l’elettronica e l’elettronica con il dialetto. Il risultato dicesi sia post rock, ambient, world e folktronica. È musica non conforme più che altro, che si trova a proprio agio tra crinali, paléo e gente frantumata.

Eccoli dunque che portano una ben bilanciata dose di deriva di qua e di là dal Passo, insieme a Silvano, che come loro di deriva se ne intende.

Eccoli a raccontare di viaggi senza meta.

L’andirivieni di un mondo mai completamente a fuoco, un flusso di persone poco lucide di cui essi vogliono farsi portavoce.

Che poi si tratta solo di sconquassare un po’ il cosmo, tutto qui.”

(Stàindùbatta)

 “Quello che sappiamo fare è poca roba. Se non guardarci indietro e guardare avanti, suonare, raccontare storie. Al di là delle etichettature di genere, quella che alcune riviste hanno definito musica Folk-Elettronica, pensiamo di avere fatto un passo in più. Sulla linea del displuvio che divide l’Appennino Reggiano dalla Garfagnana, abbiamo suggellato un patto che duemila anni fa i nostri avi strinsero tra i clan montani. Appartenenti a due clan diversi, ci siamo riuniti perché il momento lo richiedeva. Abbiamo riconsolidato i fili svolazzanti in un unico tessuto compatto, con ciò che abbiamo a disposizione: musica e parole.”

Sul Passo, sul filo della linea che ci divide, ci unisce, teniamo conciliabola. Più su solo vette, cielo, invisibile vuoto siderale.

Come  messi di clan sfilacciati, a tentare di ricostruire un denso tessuto di memorie. Parole spinte indietro e catapultate avanti, musiche agonizzanti e roboanti, a convogliare il sé dirompente montano.

Di coloro che fecero sputare sangue agli eserciti Romani, in almeno undici battaglie. In invasioni, deportazioni, arroccati e indomiti. Di una nazione a sbalzo sul vuoto, schietta, scoscesa. Di briganti, assassini, regolatori di sospesi, sommaria giustizia di crinale, sperversa fucileria montana, bande rinselvatichite.

Siamo ancora vivi, perché siamo deriva.

Chitarre, batteria, marchingegni a bottoni, acuminato dialetto.

Lettere mai spedite, italiano aravoiato.

Musica di là dal Passo, parole di qua dal Passo.

Un ponte di suonatoletto, sulle macerie del tempo, in terra di frontiera, colonizzazione.

Il nord e il sud dell’Appennino, il displuvio che diviene ponte, attinenza, il su e il giù del Mondo.

(Silvano Scaruffi)

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Sabato (22 dicembre) arrivano al Barga Jazz Club gli Stàindùbatta con Silvano Scaruffi, per un ricercato live dal titolo: “Sempre vinti, sempre ribelli”.

I pezzi della formazione garfagnina rapiscono i sensi, li trasportano tra natura, l’introspezione personale e la creatività dei quattro artisti. La linea ritmica dilata il tempo e lo spazio di una linea melodica a volte suadente e avvolgente, a volte più aspra e scarna. Sensazioni e parole della Garfagnana perché i testi sono in dialetto garfagnino, un dialetto che i quattro ragazzi hanno masticato e assorbito da sempre, data la loro provenienza e la loro vita quotidiana a contatto con i nonni e gli anziani dei loro paesi. Una valorizzazione delle tradizioni locali quindi che aggiunge valore culturale al valore musicale e artistico del progetto. Il messaggio degli Stàindùbatta è un messaggio emozionale, positivo, di bellezza, armonia e benessere. Non c’è enfatizzazione di tecnicismi o individualità; protagonisti indiscussi della loro musica sono invece la spontaneità e il fattore emozionale. Tante le influenze sonore che hanno permesso la realizzazione di questi pezzi; non c’è un unico genere musicale al quale sono legati e al quale i pezzi possono essere ricondotti.

Gli Stàindùbatta sono: Federico Bragaglia, Simone Tardelli, Alessio Vanni, Emanuele Bertucci. Sabato a Barga con loro ci sarà Silvano Scaruffi, scrittore che a sua volta prende spunto dai luoghi di montagna e dalle piccole realtà di paesi sperduti a pochi passi dai crinali. Ciò che forse differenzia Scaruffi dagli Stàindùbatta è il fatto che tutto quello che i ragazzi pensano lo trasformano in suoni e musica, mentre Scaruffi in parole e libri. Sabato in “Sempre vinti, sempre ribelli” questi due linguaggi convivono per dar vita a una particolare e coinvolgente serata.
Info, costi e prenotazioni: [email protected]

(Fonte: Serchio in diretta)