I fornai reggiani di Cna tornano vittoriosi dalla finale del contest regionale “Ti voglio Pane”, promosso da Cna Emilia Romagna e Confesercenti Emilia Romagna. Al terzo posto del podio è salito Ugo Monticelli del Forno Pasticceria Monticelli Ugo, che ha offerto il meglio della tradizione contadina con il pane montanaro di Toano, ricco di fibre. Menzione speciale, invece, per Marco Simonazzi del Forno Pasticceria Simonazzi di Castelnovo ne’ Monti per il suo pan di pane, ovvero un impasto che, oltre ai tradizionali farina e lievito di birra, contiene il pane grattugiato (da cui ha origine il nome), premiato come prodotto innovativo.
Teatro della sfida, il Forno Calzolari presso Fico Eataly World a Bologna, che ha ospitato un vero e proprio show-cooking con 9 maestri panificatori provenienti da tutta la regione, che hanno mostrato al pubblico la loro abilità nella lavorazione dell’impasto e fatto assaggiare alla giuria ricette tradizionali panarie selezionate tra le più significative del proprio territorio di provenienza.
Tra i 9 concorrenti era presente anche il panificatore dell’Appennino reggiano Vincenzo Gualtieri del Forno F.lli Gualtieri di Carpineti, che è stato particolarmente apprezzato per le sue tere montanare a 4 punte e la torta nera tipica della tradizione reggiana.
Lo show-cooking e la premiazione sono stati preceduti da una conferenza stampa di presentazione del progetto a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna Palma Costi e Roberto Ricci Mingani, Responsabile Servizio Qualificazione delle Imprese – Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e impresa Regione Emilia-Romagna.
Obiettivo del progetto “Ti Voglio Pane” è la valorizzazione del pane fresco artigianale e la diffusione della conoscenza del mestiere del fornaio tra i giovani. Il materiale video e fotografico raccolto durante la giornata servirà, infatti, come materiale divulgativo sulla panificazione all’interno delle scuole del territorio.
Cna sta operando da tempo nella diffusione della conoscenza dei mestieri tradizionali e della qualità delle produzioni artigianali, ecco perché oltre ad iniziative informative e promozionali come quella di “Ti voglio pane”, ha sostenuto ed accolto con favore l’entrata in vigore dello scorso 19 dicembre del Decreto nazionale n.131 che, dopo 12 anni di attesa, finalmente fa chiarezza sulla distinzione tra “pane fresco”, preparato secondo un processo privo di interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione, privo di additivi conservanti e di altri trattamenti aventi effetto conservante, e che caratterizza le nostre produzioni artigianali, e pane conservato, un pane a durabilità prolungata più legato a processi industriali.