Chi legge da computer questa notizia sa quanto sia capillare e diffusa la rete di Eolo in Appennino. È di questi giorni la notizia dell'arresto di Luca Spada, legale rappresentante di Eolo, che è l'internet service provider operante su scala nazionale con sede a Busto Arsizio. Luca Spada è lo «Steve Jobs» italiano delle telecomunicazioni (Tlc, in gergo). L'uomo è finito agli arresti domiciliari da martedì pomeriggio.
Nella dura nota della Guardia di Finanza di Busto Arsizio si legge l'accusa: «truffa ai danni dello Stato pluriaggravata», «furto di radiofrequenze non autorizzate pluriaggravato» e «turbata libertà dell’esercizio di un’industria o di un commercio». Attività per le quali Eolo avrebbe quindi fornito illegittimamente al pubblico servizi di connessione «internet veloce» tramite tecnologia wireless, occupando frequenze non ancora assegnate dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Il guadagno derivato da questa attività sarebbe, pertanto, illecito e pari a 3,5 milioni di euro. Questi infatti sono i fondi sequestrati dalla Finanza direttamente dai conti bancari dell'azienda. Risultano indagati per gli stessi reati altri cinque manager e la società stessa. Tre dei manager indagati non lavorano più nella società.
Forse non è noto a tutti, ma Eolo è la società di telecomunicazioni che, nel tempo, si è specializzata nella fornitura di connessioni internet veloci via radio. Questo ha fatto sì che le aree svantaggiate, come l'Appennino, potessero avere un'adeguata copertura laddove l'Adsl tradizionale non arrivava o, se arrivava, era con bande ridottissime, rendendo pressoché impossibile navigare in Internet. Un esempio insomma, in scala maggiore, di quanto già aveva effettuato un altro imprenditore locale, con la rete Speedwireless e di cui avevamo già dato notizia. Fu proprio Luca Spada che, nel suo paese di Malgesso, in provincia di Varese, rilevava l'assenza di internet. Costruì, in garage, un ponte radio e lo posizionò a 1.100 mt di altitudine rendendosi conto che la cosa funziona. Era possibile rilanciare internet a casa sua e in quelle della zona da lì sviluppò l'azienda oggi famosa per le connessioni di "fino" 100 Mb (su Varese News la carriera dell'uomo).
Un comunicato di Eolo respinge in toto le accuse: sulle frequenze “incriminate” c'era già stato un chiarimento con lo stesso Ministero del Mise. «Eolo - si legge nella nota - apprende con stupore che Luca Spada, amministratore delegato, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per una vicenda chiarita 2 anni fa presso le sedi competenti. L’azienda e i suoi soci rinnovano la fiducia sia nei confronti del proprio top management che nelle autorità competenti, certi che la vicenda verrà chiarita nell'interesse di tutte le parti coinvolte».
Come ricostruito dal Sole 24 Ore, "sullo sfondo della vicenda potrebbe esserci anche uno scontro sulle frequenze assegnate dal Mise. Per offrire i suoi servizi Eolo utilizza - dopo averle acquistate nel 2017 - anche frequenze a 28 GHz funzionali al 5G." Una 'famiglia' di frequenze oggi sempre più ambita sul mercato, proprio perché abilitante per il 5G, che fa gola a molti operatori. Con la sua tecnologia e sfruttando il vantaggio acquisito negli anni sulle connessioni internet wireless, Eolo ha piani societari per 'portare connessioni a 100 Mega nei piccoli comuni'. Recentemente ha siglato un accordo con Oper Fiber, per coprire - con una sperimentazione pilota - i comuni di quattro 'aree bianche' non raggiunte dall’Adsl. Intanto, a quanto emerso dopo l’avvio dell’inchiesta, la società sarebbe tornata a operare su frequenze regolari.
Da Facebook intanto, è partita la catena di solidarietà #iostoconluca. E' questo l’hashtag promosso dagli amici di Luca Spada per manifestargli la loro vicinanza.
La giustizia farà il suo corso, ma mi auguro che ciò non abbia ripercussioni sui servizi dei piccoli Comuni montani della Valle dell’Enza, dove Eolo sta operando da anni con grande impegno e sta dando un ottimo servizio.
Con le Connessioni a 100 Mega, su cui Eolo sta operando, anche sui piccoli Comuni montani il lavoro d’ufficio può diventare molto attraente, ma dei Comuni montani interessa qualcosa a qualcuno?
Franzini Lino
Roba da Matti… Probabilmente Luca fa concorrenza a un pesce troppo grosso che non trova altre vie, se non quella di cercare di infangare il suo nome!
Luigi Dettoni
Ma per favore, noi qui in Veneto siamo dannati con Eolo, la connessione manca sempre e i telefoni non funzionano. Il servizio è pessimo, promettono la 100 mega, non funziona nemmeno la 30 mega! Scappate, ve lo consiglio! Protestare per la fibra di Telecom, siamo ridotti all’età della pietra, mentre la Germania è coperta da internet anche in campagna!
PieroPiero
In Veneto non so, ma qui da noi (abito nel comune di Villa Minozzo) Eolo dà un servizio eccellente ed è l’unico provider disponibile per avere una connessione seria. Sono loro cliente da più di 4 anni e a parte qualche problemino in fase di attivazione, mai avuto nessun disservizio. E’ una delle poche aziende, ormai, che ha un servizio clienti efficiente: incredibile ma vero, quando chiami ti risponde un essere umano dall’Italia che sa darti delle risposte. NON scappate, ve lo consiglio!
Andrea