Home Economia La Termomeccanica Gl di Felina esporta tecnologie e conoscenze in Sud Africa

La Termomeccanica Gl di Felina esporta tecnologie e conoscenze in Sud Africa

219
0
C'è anche la Termomeccanica Gl di Felina in un innovativo progetto in Sud Africa. Si chiama “Chamdor Automotive Hub”, si trova 40 km a est di Johannesburg  nella Provincia del Gauteng, e include un’officina meccanica, un gommista e una carrozzeria attrezzati con macchinari made in Reggio Emilia, riforniti principalmente dei prodotti di cinque aziende: Nexion, Flexbimec, Intec F.lli Menabò e, appunto, la Termomeccanica Gl. Si tratta, quest'ultima, di una impresa nata per opera dell'allora presidente Luciano Giangolini nel 1978 e di proprietà dei fratelli Giangolini, che tuttora la conducono.  Nel volgere degli anni si è trasformata da modesta realtà che assemblava componentistica per cabine forno in uno dei leader mondiali per la progettazione e produzione di attrezzature di alta qualità per autocarrozzerie e impianti di verniciatura industriali, l'unica in grado di offrire un pacchetto completo di produzione. Oggi la Termomeccanica Gl, che è presente in 80 mercati del mondo, impiega 70 persone. Tra suoi clienti nomi quali Gm Factory (Messico), Elvo Factory (Grecia), Fiat (Italia), Iveco Service (Italia), Lufthansa Technik (Filippine), Daewoo (Filippine), Man (Egitto), Air Malta Service (Malta), Nato...

Tornando al progetto sudafricano è stato realizzato grazie all’impegno di Unindustria Reggio EmiliaComune di Reggio EmiliaFondazione E35 e Regione Emilia-Romagna - che lo ha finanziato al 50% a fondo perduto - e delle istituzioni sudafricane, la Provincia del Gauteng, L’Aidc (Centro di Sviluppo Industriale dell’Automotive) e la Gggda (Agenzia di Sviluppo del Gauteng).

L’inaugurazione dell'officina è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza della delegazione di imprenditori reggiani, guidati dall’Assessore Serena Foracchia, e delle istituzioni locali, tra quali Massimiliano Genitoni per la Termomeccanica Gl.

Il progetto dell’Automotive Hub era nato in occasione del 3° Indaba Sudafrica-Italia tenutosi a Johannesburg nell’ottobre 2016, da un’idea di Maurizio Ruozi della Flexbimec in accordo con le altre aziende partecipanti alla missione guidata dal Comune di Reggio Emilia e Fondazione E35, dopo che il premier Makhura si disse disposto a investire in un progetto volto ad aumentare la competitività delle township, contribuendo ad alleviare la disoccupazione giovanile.  L’Automotive Hub, infatti, opererà incrementando le competenze di piccole aziende e artigiani già attivi in loco, in quanto dotato di aule didattiche appositamente allestite. Al tempo stesso, fungerà da centro di formazione tecnica e di trasferimento di competenze per studenti che si stanno specializzando nell’ambito della meccanica. Saranno le stesse imprese reggiane ad ospitare in stage presso i loro stabilimenti giovani laureati in meccanica con l’obiettivo di trasmettere le conoscenze tecnico-commerciali necessarie e formarli per diventare referenti dei prodotti reggiani nel mercato sudafricano e sub-sahariano, in forte crescita negli ultimi anni.

Il premier Makhura, entusiasta dei risultati raggiunti e dell’eccellente lavoro svolto dai soggetti coinvolti, all’inaugurazione si è impegnato a cofinanziare altri cinque Automotive Hub nella ricca Provincia del Gauteng: un successo dunque per l’imprenditoria e le istituzioni reggiane.