Carpineti fra i tre comuni reggiani che entrano nel progetto di videosorveglianza ministeriale

Esprime soddisfazione il primo cittadino di Carpineti per essere entrato fra i primi progetti di videosorveglianza finanziabile dal Ministero: 170° su 2426 domande delle quali, per ora, solo 428 accettate.

Solo tre comuni in provincia di Reggio hanno raggiunto l’ambito traguardo: Carpineti, Scandiano e S. Ilario.

“Un traguardo importante”, commenta soddisfatto il sindaco Tiziano Borghi. Un bel risultato per Carpineti che compie un passo in avanti in termine di sicurezza e di gestione del territorio. Oltre a contrastare la criminalità la videosorveglianza è utile per fini di protezione civile e per controllo del decoro urbano. Il progetto prevede un sistema di riconoscimento e lettura delle targhe degli automezzi che attraversano i varchi sorvegliati, con invio di allert alle forze dell’ordine qualora il veicolo che entra nell’area sottoposta a controllo sia segnalata o sospetta.

Non solo, ma qualora anche una solo telecamera venisse manomessa o interrompesse la sua funzione, il sistema evidenzia immediatamente ai tecnici l’anomalia in modo che si possa intervenire all'istante e non si creino periodi di zone d’ombra. La spesa totale che il comune di Carpineti ha previsto per la videosorveglianza supera i 133 mila euro, dei quali oltre 53 mila euro finanziati.

Il primo cantiere di istallazione del versante di Valestra è già stato aggiudicato e affidato a una impresa della montagna che inizierà quanto prima i lavori. Il prossimo step dei lavori, che si presume si concluda entro l’estate del 2019, riguarderà il paese capoluogo e tutte le zone ad esso circostante, partendo da Onfiano, Montefarone, Poiago, La Conca, la via del Castello, il passo del Vò ecc. dove saranno istallate le telecamere.

Elemento determinante per questo progetto, redatto con tutta urgenza poiché il bando di finanziamento è rimasto aperto solo un mese, è stata la rete di Banda Ultra Larga che attraversa tutto il comune di Carpineti, necessaria per la trasmissione dei dati rilevati che richiedono molti bit. “Io e il sindaco fra riunioni, incontri in Prefettura, sopralluoghi e redazione del progetto unitario di videosorveglianza di tutto il paese abbiamo corso non poco - dice il progettista dell’impianto ing. Lori Cavandoli -Per qualche attimo abbiamo temuto di non poter arrivare in tempo utile per la presentazione del progetto e dei suoi allegati, ma poi alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo stati premiati. Sono contento che il nostro progetto sia piaciuto e sia stato scelto dal ministero degli interni per il finanziamento” finisce il professionista carpinetano.