Riceviamo e pubblichiamo.
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Pochi giorni fa due nostri ragazzi della Casa Famiglia di Shashemene si sono riuniti alle loro famiglie. Si tratta di Yonas Simegn e di Rondi Bulo, entrambi i ragazzi sono orfani del papà ed erano stati accolti in Casa Famiglia quando avevano pochi anni di vita. Le famiglie di origine erano poverissime e non sapevano come fare per allevare i propri figli.
Ora Yonas ha 18 anni, mentre Bulo ne ha 19; hanno chiesto loro stessi di poter uscire da Casa Famiglia, nonostante manchi a loro ancora un anno di studi. Gli è stato consigliato di terminare gli studi prima di tornare alle loro case, ma hanno preferito chiedere di poter uscire. Le loro madri sono ormai vecchie, le famiglie sono numerose ed avendo molta terra a disposizione vogliono rendersi utili coltivando i campi.
Siamo invece in attesa di accogliere nei prossimi giorni sette bambini poverissimi, gli ufficiali del Governo ce li hanno segnalati.
Sono quindi undici i ragazzi che in questo anno, avendo raggiunto la maggiore età, hanno ripreso il proprio cammino fuori da Casa Famiglia. Otto sono invece i bambini entrati.
Con l’obiettivo di continuare a seminare speranza
(Alberto Campari – presidente Gaom)
Complimenti penso che seminando speranza si potra’ avere persone piu’ consapevoli e capaci di trasformare realta’ veramente difficili in situazioni meno pesanti e facilitare il lento ma possibile progresso di intere zone sottosviluppate come l esistono in Africa. Penso che per un giovane che possa studiare in Italia e poi trasferirsi nel suo paese di origine sia una bella scommessa che possa diventare vincente se viene accompagnata adeguatamente.Grazie Sig. Campari per tutto quello che fa’ ed e’ stato fatto ,ci rende piu’ fieri di appartenere alla stessa Regione .
angelo bertoni