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Rotonda pericolosa sulla ss63: “Aspettiamo il morto?”

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L'ambulanza finita fuori strada un anno fa

A un solo anno dall’inaugurazione si contano già cinque incidenti pericolosi e tutti nel medesimo punto. Alcuni appartenenti alle forze dell’ordine hanno già segnalato questa casistica pericolosamente elevata e, non si esclude, che questa segnalazione possa giungere anche alla Prefettura.

Stiamo parlando della rotonda di valle  del Bocco, posta all’ingresso delle gallerie presso la ss 63 “Valico del Cerreto”, inaugurata l’8 ottobre 2017 alla presenza del ministro dei Lavori pubblici di allora, Graziano Del Rio che, all’epoca, dichiarava “Aumenta la sicurezza lungo un altro tratto della statale 63 e si abbrevia anche il tempo di percorrenza”.

Sul tempo di percorrenza e comodità, tutti concordi. Sulla sicurezza pare, invece, esserci, qualcosa che non va, perché dopo un tratto di scorrimento veloce, il limite dei 50 km/orari indica certamente che la velocità va moderata, dato che si è all’uscita, per chi scende, dell’ultima galleria.

In realtà le rotonde sono due, una nord e una a sud. Ma per la rotonda a sud della seconda galleria, le problematicità e gli incidenti sono inferiori.

A valle la statistica delle uscite di strada  è decisamente superiore a qualsiasi altro punto della ss 63. Nel secondo incidente fu coinvolta una ambulanza. Ne scrivevamo su Redacon esattamente un anno fa e già allora furono numerosi i commenti di protesta. Solo pochi giorni fa l’ultimissima pericolosa carrambola d’auto.

“Feci notare già in fase di progettazione che quella era un’uscita pericolosissima – commenta Roberto Malvolti, già coordinatore del Comitato ss 63 -. Aspettiamo il morto prima di fare qualcosa? Non è solo un discorso di velocità, che va moderata. Ma non si è mai visto che, all’uscita di una galleria, si affronti una curva destrorsa e quindi una rotonda. Il poccio ormai era già stato fatto. Eppure sarebbe bastato spostare di alcuni metri a valle la rotonda per ridurne la pericolosità, anche se so che c’erano problemi di contenimento della scarpata. Venne forse fatto tutto un po’ a bocconi con una spesa elevatissima, quasi 60 milioni di euro per poco più di un chilometro di strada. Ma il risultato ora è questo”.

Per Enrico Bini, presidente dell’Unione dei Comuni “Il problema della rotonda è  la forte velocità , dato che la progettazione è stata fatta secondo i parametri del Ministero. Con Anas stiamo pensando di fare una campagna di sensibilizzazione affinché vengano rispettati i limiti di velocità”.

Per Stefano Costi, sindaco di Casina: “Sulla rotonda è vero che la posizione in uscita dalla galleria non è il massimo della congenialità, ma credo che la presunta pericolosità sia in primo luogo da addebitare al mancato rispetto delle prescrizione del codice stradale in quel tratto il limite di velocità è dei 50 km/h e, tale limite, è ben segnalato. Inoltre sono presenti, e nel tempo sono stati aumentati anche dei dissuasori acustici che avverto di rallentare. In ogni caso i 4 - 5 incidenti che di sono verificati sono sempre dovuti ad un eccesso nella velocità, come ente comunque siamo sempre pronti a confrontarci con chi può prendere decisioni su quel tratto di strada per vedere se ci sono possibili soluzioni migliorative”.

L'ultimo incidente, in ordine di tempo, alla rotonda del Bocco

“Ripeto per me la cosa è pericolosa – taglia corto Malvolti -. E’ l’ennesimo poccio. Perché quello è un vincolo incredibile nel caso in cui si dovesse proseguire la galleria: si esce verso un fosso e non verso valle dove, in futuro, speriamo le gallerie possano continuare”.

Tra i commenti dei nostri lettori dopo l’ultimo incidente: “Per l’ennesima volta abbiamo la dimostrazione che quella rotonda è pericolosa e deve essere modificata”.

Diversi quelli che comunque si appellano al rispetto dei limiti di velocità. “Ma non credo sia la soluzione – replica Roberto - . Siamo parlando di una strada statale. Sarebbe come se in autostrada per evitare incidenti si chiedesse in maniera perpetua in un certo tratto di fare i 60 km orari”.

Per AB la soluzione sarebbe “come è stato fatto anni fa nella zona di Casina, fino a Ca’ del Merlo, ovvero, strada dritta, senza rotonde, scorrevole e sicura. quello si che è stato un vero beneficio per noi montanari, non il proliferare di rotonde dal diametro ridicolo”. (G.A.)

 

 

23 COMMENTS

  1. Io dico che per strada bisognerebbe andare piano.
    Come ho già detto in precedenza io in auto non corro e questa “maledetta” rotonda che io percorro ogni giorno non mi ha mai dato problemi. Chi si lamenta sono quelli a cui piace pigiare l’acceleratore, forse il sig Malvolti è uno di questi?

    Giovanni R.

    • Firma - Giovanni R.
  2. Se si rispettano i limiti di velocità e il codice della strada la rotonda non è più un problema. Prima di immettersi nelle rotonde vi è lo stop, dove è obbligo fermarsi, rispettiamolo e la rotonda non darà più problemi. Se vi arriviamo, vedi l’ultimo incidente, ad una velocità tanto elevata che l’auto prende il volo e la sorvola, penso che la colpa non è da darsi ai progettisti.

    gianni zannini

    • Firma - gianni zannini
  3. Si da sempre la colpa alla velocità per non dare colpe a chi ha fatto quelle porcherie
    Non solo una rotonda , tutte due.
    Una fatta in pendenza e la seconda a valle di una galleria.
    Voglio vedere quando nevicherà e ci sarà il ghiaccio cosa succederà.
    Il problema che siamo nelle mani di incompetenti che non pagano mai per gli errori evidenti che causano. ….
    Inoltre hanno eseguito un lavoro per pochi km quando la parte peggiore della strada è quella a valle dell’ultima galleria e nessuno ha pensato almeno di allargare qualche curva
    fb

    • Firma - fb
  4. non è il caso di fare la morale, anch’ io vado pianissimo, ma non è questo il punto.
    Evidentemente in certi punti della strada l’errore umano è più facile che si verifichi, e queste rotonde si sono rilevate coi fatti pericolose.

    annalisa

    • Firma - annalisa
  5. Personalmente non capisco a cosa serva un velox.
    Le due rotonde in mezzo a una strada a scorrimento veloce ,in discesa, sono pericolose.
    Il pericolo resta anche se la strada è a norma.

    Quando d’inverno la strada ghiaccia e si deve entrare in rotonda vendendo da una discesa pendente, con una rotonda che tende a buttare fuori strada il traffico è facile fare un incidente anche se si va piano.
    Stesso dicasi in uscita galleria.

    Ma soprattutto chiedetevi, a cosa serve la rotonda?
    Per il traffico del Bocco due uscite?

    Tempo fa dicevano meglio prevenire che curare..
    Bastava fare una strada dritta

    S.C.

    • Firma - S.C.
  6. e’ ben evidente che i limiti di velocità debbano essere rispettati, ma è anche ben evidente che problemi seri esistono;, mi chiedo ancora una volta se i progettisti lavorano solo sulla carta o fanno anche sopralluoghi, chi collauda le opere è in grado di valutare i pericoli?
    Quando si sostengono costi cosi’ importanti, i risultati dovrebbero essere eccellenti, almeno buoni e non pericolosi.

    manuela guazzetti

    • Firma - manuela guazzetti
  7. “Il pericolo è evidente; la statale è o dovrebbe essere una strada a scorrimento veloce. Il limite dai 70 ai 90 chilometri all’ora. Vorrei far notare ai “pensionati” o pensionabili che hanno commentato,(senza offesa avendo anch’io una buona età…) che la strada statale 63, ha una importanza strategica per il trasporto di merci e persone. Persone che devono poter arrivare sul posto di lavoro in sicurezza e con tempi ridotti. Perché rimanere imbottigliato nel traffico dei pensionati che vanno da casa loro al bar o al supermercato ai trenta-quaranta all’ora dove non si può sorpassare per chilometri, non è il massimo nella vita, e per le merci ha anche un costo per le aziende. Inoltre la bassa velocità, aumentando la permanenza dei veicoli con il motore acceso, con frenate e ripartenze, sulla strada e in prossimità dei centri abitati, aumenta l’inquinamento complessivo. Gradirei quindi, che chi occupa la statale, per veder il panorama, per andare al bar a farsi la partita a carte, considerasse anche le esigenze di chi deve tutti i giorni arrivare al posto di lavoro e ritornare alla propria famiglia in tempi civili. Poi vorrei rammentare all’ex senatore, ex insegnante, ex presidente della fallimentare Matilde Spa, pensionato e attuale presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli, che un po’ di responsabilità nella mal costruzione della SS63 c’è l’ha pure lui. È vero o non è vero che molti anni fa rilascio’ alla Gazzetta di Reggio la dichiarazione che lui stesso aveva contribuito a disegnare e correggere il percorso della galleria in località Croce? Galleria che crollo’ in corso d’opera e per la quale i tecnici della defunta UNIECO sbagliarono pure le quote. Insomma un aborto di galleria … Visti i precedenti le analisi del senatore su lavori o modifiche alla SS63 sono perlomeno dubbie … (mi si consenta un poco di humor, per stemperare la polemica). Progettata prendendo a pretesto le “Colombiadi” del 1992, bloccati i lavori durante mani pulite, indagata la Pizzarotti Spa, indagato l’ex senatore Franco Bonferroni, sotto la supervisione di tecnici ANAS arrestati più volte … beh, svincoli e rotonde inutili e pericolose … sarebbe il caso di intervenire e anche, a mio parere, di chiamare il vescovo e un nutrito stuolo di canonici e parroci per una solenne e diffusa benedizione!

    (Alessandro Davoli)

    • Firma - AlessandroDavoli
  8. I fatti parlano chiaro, al di la della questione teorica, è indubbio che entrambe le rotonde siano pericolose oltre che inutili. Malvolti ha tutte le ragioni a portare avanti questa battaglia, indipendentemente da quanto pigi l’acceleratore. è proprio sterile il commento di Giovanni R….

    perché dobbiamo continuare a proteggere chi ha approvato il progetto?? ha fatto uno sbaglio, e dovrebbe rimediare.. basterebbe ammettere che il lavoro svolto non è il migliore che si potesse fare…si può ancora rimediare, ad esempio eliminando la rotonda di monte e facendo degli svincoli come in tutto il resto del tracciato fino a Ca del Merlo ed eliminando la rotonda di valle (sono così indispensabili 2 rotonde per gli abitanti del Bocco?).
    Ripeto: ci sono migliaia di altre rotonde in Italia, ma credo poche con una casistica di incidenti come questa!

    Tornando al discorso Velocità, chiedo a tutti i moralisti dell’andare piano e fermarsi allo stop (che non c’è, si deve solo dare la precedenza): anche l’ambulanza andava troppo forte? e quando devono passare i Vigili del Fuoco per un intervento in cui i secondi possono fare la differenza?

    AB

    • Firma - AB
  9. Si parla tanto di sicurezza stradale ma mai di maleducazione stradale .Percorrendo i miei 60mila annui vedo sempre più spesso che gli utenti della strada non rispettano nessun tipo di segnalazione quella poi orizzontale è considerata una bellezza e non segnaletica . Se poi gli utenti stradali volessero tirar fuori la testa dal sacco sarebbe sempre tardi!!!!

    jmmy

    • Firma - jmmy
  10. E così costruiamo gallerie per togliere curve e velocizzare i tragitti, poi costruiamo rotonde e mettiamo limiti per rallentare la velocità. Non ne comprendo la logica. I limiti limiti di velocità sono sempre stati utilizzati per rimediare a problemi di mancata manutenzione, qui sembrano adottati per rimediare ad una progettazione assurda. Anch’io non ho avuto problemi percorrendo le rotonde in oggetto ma mi è poco chiaro per quale scopo e per quale funzione siano state realizzate in questo modo. Sono felice di leggere di tanti guidatori così ligi e attenti ai limiti di velocità, in tanti chilometri percorsi alla guida non me ne ero ancora accorto…

    Antonio. D. Manini

    • Firma - Antonio. D. Manini
  11. La percorro ogni giorno:è in contropendenza, disegnata probabilmente in base a google e non valutando le pendenze reali.
    Con neve e ghiaccio ,anche andando piano,butta fuori.
    Da rifare, “senza se e senza ma”…prima che succedano altri incidenti.

    Maria Luisa Muzzini

    • Firma - Maria Luisa Muzzini
  12. Scusate ma quanti milioni di euro è costata tutta la a statale? Tanti sicuramente. E da Vezzano fino a Castelnuovo non esiste un tratto dove si possa superare legalmente. A Felina dove c’è la linea tratteggiata il limite è dei 50 km/h quindi sorpasso si e no un trattore.Con una progettazione così che senso ha appellarsi al rispetto del codice della strada. All’estero spesso vengono realizzati tratti a tre corsie per dare a chi è in salita la possibilità di sorpassare il veicolo lento. Da noi no. Risultato? Di fronte a regole assurde si è costretti a violarle. Dovremmo imparare a fare le cose fatte bene. Dai nostri partner europei.

    AG

    • Firma - AG
  13. Come già detto in precedenza, la faccio mattino e sera il limite c’è e va rispettato…chi è del posto conosce la strada e in condizioni normali.. Non ha problemi, con ghiaccio.. Ne ho visto più di uno sbandare anche andando piano…Dunque è pericolosa.. Pendenze verso l’esterno causa rotonda in dislivello.. Frenate in curva e controcurva a sinistra.. Ah.. E vorrei aggiungere che nella rotonda non c’è lo stop.. Ma un dare precedenza a chi l’ha già impegnata.. Non si è obbligati a fermarsi.. La somma di queste cose porta a chi non la conosce o non sa che esiste o è la prima volta che la percorre ad avere problemi, e i problemi in questo caso sono incidenti più o meno gravi.. Purtroppo abbiamo questa mentalità, facciamo le cose poi se ci sono problemi li risolviamo dopo, mettendo bande sonore, luci lampeggianti, limiti, autovelox.. Questi sono ripieghi.. Non soluzioni… Perché il problema alla fine rimane comunque almeno che non venga cambiata..

    Gabriele

    • Firma - Gabriele
    • Non esattamente, Signor Cristian!
      Se optassimo per una curva a sinistra in sostituzione di tale rotonda, il raggio di curvatura verrebbe moltiplicato, nel peggiore dei casi, per un fattore 4. Ringrazierebbero molto tutti gli utenti!

      Roberto, Casina e dintorni

      • Firma - Roberto, Casina e dintorni
  14. La situazione che ci ritroviamo è doppiamente grave.
    Primo perchè non è una situazione esistente da sempre, ma si è appositamente costruito un pericolo che intralcia il traffico. Secondo, il progetto originario anas prevedeva l’immissione sul vecchio tracciato in maniera rettilinea con un solo svincolo a 2 livelli per il Bocco, esattamente come a Cà del Merlo. Poi l’ultima galleria è stata appositamente modificata, facendola passare più all’interno del monte, ufficialmente perchè c’è una frana latente ma in pratica per poter fare la rotonda. Oltretutto percorribile a passo d’uomo dai mezzi pesanti…
    Bisogna che i prossimi interventi, semmai ce ne saranno, siano fatti con criteri ben diversi da quelli usati ora. Serve una viabilità moderna scorrevole e sicura, e questo si ottiene eliminando gli incroci a raso.

    Alberto Castagnini

    • Firma - Alberto Castagnini
  15. Dato che la galleria quando venne inaugurata venne criticata e dichiarata inutile, basta scegliere di percorre la strada vecchia che attraversa l’abitato del Bocco. Io continuerò a percorrere le gallerie rallentando all’uscita. Ci sono i cartelli, ci sono i segnali luminosi, ci sono le bande rumorose ma ci sono anche ubriachi al volante

    Garantista

    • Firma - Garantista