“La Regione riapra immediatamente il punto nascite di Castelnovo Monti visto che rispetta i parametri sulle nascite oppure, in subordine, invii un’ulteriore richiesta di deroga al Comitato Percorso Nascite nazionale. Richiesta che questa volta deve essere basata su dati realistici e non incompleti”.
È questa la richiesta contenuta in una risoluzione presentata da Silvia Piccinini e Raffaella Sensoli, rispettivamente capogruppo e consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che verrà discussa in aula nelle prossime settimane e che chiede la riapertura del punto nascite di Castelnovo Monti.
“Nell’iter che ha portato alla chiusura del punto nascite sono stati commessi degli errori madornali, soprattutto per quel che riguarda i dati che dovevano essere a supporto della richiesta di deroga da parte della Regione – spiegano Piccinini e Sensoli – Uno fra tutti è quello che riguarda le distanze da Castelnovo al punto nascite più vicino”.
“Queste distanze sono state calcolate dalla sede comunale mentre invece le estensioni territoriali dei comuni superano sempre gli 80-90 minuti di percorrenza per i centri abitativi a ridosso del crinale come Civago, Febbio, Ligonchio, Collagna, Succiso e in condizioni ottimali di traffico e di tempo atmosferico – aggiunge la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni - In questo modo, il principale motivo per dare parere favorevole alla richiesta deroga è stato minimizzato fino a renderlo insignificante”.
Nella risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle in Regione poi si sottolinea un aspetto fondamentale per tenere aperto il punto nascite, nella contestata richiesta di deroga: ovvero che si siano utilizzati dei dati incompleti sul numero di parti che non tenevano conto del nuovo assetto sanitario creato dalla fusione tra l’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti e l’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. “Tutto ciò ha contribuito a creare una situazione di grande confusione che di certo ha influito in modo determinante alla bocciatura della richiesta di deroga – concludono le esponenti del Movimento 5 Stelle – Adesso è arrivato il momento di mettere una pezza a questa situazione.
La Regione riapra il punto nascite o, in subordine, presenti una nuova richiesta di deroga, questa volta con dati certi e reali”.