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Parte il progetto per portare il Fascicolo sanitario elettronico sul territorio dell’Appennino Reggiano e per diffonderlo tra i giovani.

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È’ stato presentato oggi, nella cornice di After Futuri Digitali il Progetto di diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse) nei Comuni dell’Appennino Reggiano.

“Il Fascicolo sanitario elettronico - dichiara l’Assessore del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni - è un esempio dell’utilizzo intelligente del digitale. La cultura digitale è rivolta alle persone e questo strumento consente di riappropriarsi dei diritti sanitari. Grazie a Cup 2000 è possibile creare, partendo da After, una sinergia per il futuro della sanità elettronica anche per i giovani”.

Ad oggi sono 561.462 gli Fse attivi in Emilia-Romagna corrispondenti al 12,8% della popolazione, con un trend di crescita molto significativo.

A Reggio Emilia risultano attivi 53.814  Fse corrispondenti al 10,4% dei residenti nell’intera provincia.

Risiedere in zone montane rende in molti casi particolarmente complesso l’accesso ai servizi sanitari soprattutto per i numeri numerosi spostamenti che il percorso “prescrizione - prenotazione – erogazione prestazione – ritiro del referto”  richiede.

“Il Fse – spiega il Direttore Generale di Cup 2000 Gianluca Mazzini - può abbattere in gran parte questa barriera grazie alla digitalizzazione dei processi. L’analisi dei dati di diffusione del Fse nelle zone appenniniche mostra però un ritardo nell’attivazione dello strumento rispetto alle zone di pianura, limitando quindi il beneficio ai cittadini”.

La differenza di numeri di Fascicoli attivati tra Pianura e Montagna tende ad azzerarsi quando sul territorio è presente un punto di attivazione come nel caso di Castelnovo ne’ Monti dove si registra il 9,34% delle attivazioni sul totale dei residenti, dato molto prossimo al valore medio provinciale.

“Per questo – continua Gianluca Mazzini - parte un progetto specifico di diffusione del FSE nell’area appenninica della provincia di Reggio Emilia destinato ad essere progressivamente esteso ai comuni montani dell’intera regione”

Grazie alla preziosa collaborazione dei Sindaci dei comuni interessati, è stato attivato un percorso per consentire ai cittadini di accedere in modo comodo al Fse.

Le azioni prevedono dei momenti formativi per i funzionari comunali. Successivamente, oltre all’apertura dei punti di rilascio di credenziali Fse/FedERa/Spid verranno individuate le principali realtà associative “sociali” del territorio (Croci, Auser, Associazioni a carattere locale, Sindacati pensionati e/o patronati, ecc.) e dei punti di aggregazione "istituzionali" appoggiati al Comune (biblioteche, sale studio, centri sociali/anziani, ecc.) presso i quali svolgere tre distinte funzioni:

- rilascio credenziali e diffusione informazioni sul Fse

- presidio di volontari per l'assistenza nell'uso del Fse in caso di necessità  (soprattutto nei confronti della popolazione più anziana)

- disponibilità di una postazione PC + stampante accessibile in modalità self service - in giorni e orari adeguatamente pubblicizzati - per i cittadini che hanno attivato il proprio Fse, ma non dispongono della dotazione tecnologica necessaria per accedervi e/o stampare i documenti.

Dall’analisi per fasce di età si evidenzia inoltre una bassa diffusione del Fascicolo tra i giovani (fascia di età 18-24: 3,5% di attivazione).

Per questo Cup 2000 ha avviato un progetto di informazione e diffusione del FSE nelle classi quinte degli istituti superiori con la piena collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale.

L’Assessore Curioni sottolinea “l’importanza di insegnare ai giovani che la sanità digitale esiste, al pari di altre realtà a loro ben più note. La diffusione del FSE tra i giovani è fondamentale”.

 “Il FSE – aggiunge il Direttore Generale Mazzini - copre oggi oltre il 90% dei servizi che servono ai cittadini. In un anno sono raddoppiati gli accessi e gli utilizzi. E’ un oggetto dei cittadini in continua evoluzione”.

Tra le ultime funzionalità aggiunte al FSE quelle che hanno avuto più successo tra i cittadini della Regione sono il rilascio dei certificati vaccinali (780.000), lo screening (57.500) e i buoni celiachia (310.000). Di recente rilascio sono i certificati sportivi, le autocertificazione per fascia di reddito e il libretto sanitario. Inoltre chi è già in possesso delle credenziali Federa e Spid può accedere direttamente al fascicolo senza bisogno di recarsi allo sportello per il riconoscimento de visu.

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Il Fascicolo Sanitario Elettronico

Il regolamento sul Fascicolo Sanitario Elettronico emesso dal Governo italiano nel 2015 prevede che tutti i cittadini abbiano il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico.

IlFascicolo Sanitario Elettronico (Fse)  è la raccolta di documenti e informazioni sanitarie di ogni cittadino e nel tempo ne costituisce la storia clinica. Questa raccolta è resa disponibile su un sito web protetto e personalizzato.

Lo strumento consente anche di ottenere on line servizi di pagamento ticket, prenotazione di visite, ricezione del referto (che sostituisce quello cartaceo), ricezione della prescrizione medica, scelta e cambio del medico di famiglia. Grazie al sistema di delega anche chi non ha confidenza con i sistemi informatici o non dispone di internet può beneficiare del servizio. È inoltre possibile attivare il Fse per i figli minorenni.

Il Fse nasce dalla rete Sole che dal 2002 collega i 3.500 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta con i medici specialisti di tutte le strutture del Servizio sanitario regionale, consentendo la condivisione – nel più rigoroso rispetto della privacy – della documentazione clinica di prestazioni e servizi erogati nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate.

Il Fse dell’Emilia-Romagna – realizzato da Cup 2000 – rappresenta una delle eccellenze della sanità regionale e un punto di riferimento nel raccordo interregionale per consentire l’interoperabilità a livello nazionale.

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