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Le nuove frontiere dell’impianto cocleare, un convegno sabato 6 ottobre a Castelnovo Monti

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dr. Giovanni Bianchin

La chirurgia otologica, nata per curare le malattie infiammatorie e croniche dell’orecchio, negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo in relazione alle tecniche di correzione dell’ipoacusia. Grazie all’avvento di presidi tecnici sofisticati quali gli impianti cocleari (cosiddetto orecchio bionico) possono ora essere corrette le sordità profonde congenite dalla nascita e acquisite da esiti infettivi o traumatici oltre a quelle, ormai molto diffuse, derivanti dal generale invecchiamento della popolazione.

Sul tema sabato 6 ottobre 2018 al centro Don Bosco di Castelnovo ne' Monti si terrà il convegno: “Dalla protesi acustica all’impianto cocleare e ritorno” organizzato dalla Struttura semplice dipartimentale di Audiologia e Otochirurgia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia.

Nel corso dell’appuntamento, rivolto agli specialisti del settore, si parlerà di patologie dell’orecchio in particolare di quelle che riguardano la perdita dell’udito con focus di approfondimento sulle possibilità di terapia funzionale protesica tradizionale e di terapia funzionale chirurgica.

L’incontro sarà l’occasione per presentare la nuova sede di Chirurgia dell’orecchio di Castelnovo ne' Monti, presso l'ospedale S.Anna, la cui attività è partita nel giugno scorso.

Questa sede si affianca a quella consolidata dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e si inserisce nella ristrutturazione della rete ospedaliera Ausl di Reggio Emilia.

Tra gli altri interverranno il direttore generale dell’Ausl Fausto Nicolini e sarà presente il direttore della sede Rai di Bologna Fabrizio Binacchi.

Il dottor Giovanni Bianchin, responsabile della Struttura di Audiologia e Otochirurgia dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia, presenterà il progetto chirurgico otologico svolto a Castelnovo  ne' Monti che offre una gamma di interventi di alta specialità a supporto tecnologico elevato, alcuni dei quali sono eseguiti in esclusiva a Castelnovo per tutta la provincia di Reggio.

Essi riguardano in prevalenza il trattamento dell’otite cronica con conseguente perdita uditiva trasmissiva, la chirurgia delle patologie congenite dell’orecchio medio anche esse causa di sordità e la chirurgia delle otosclerosi.

Nell’ambito del convegno si tratteranno anche gli interventi terapeutici sulle sordità neonatali con riferimento all’attività dell’Audiologia -Otochirugia che vanta una notevole casistica di chirurgia della sordità per l’infanzia. Di recente sono state eseguite due operazioni su bimbi affetti da patologie molto rare con problematiche complesse dell’orecchio interno (sono pochissimi i casi descritti a livello mondiale) che hanno comportato un approccio integrato di equipe composta da anestesista, chirurgo, pediatra, neuropsichiatra infantile, genetista.

“Il futuro – spiega Bianchin –- prevede una rapida evoluzione di tecniche e strumenti con un aumento degli interventi di correzione della sordità che si affiancheranno all’uso delle tradizionali protesi acustiche. Questa chirurgia, eseguita con l’ausilio del microscopio operatorio con ingrandimenti fino a dieci - dodici volte, prevede l’utilizzo di strumentazione molto sofisticata, delicata e di alta tecnologia. Le dimensioni di alcune protesi sostitutive della catena degli ossicini dell’orecchio hanno diametri di mezzo millimetro e lunghezze di pochi millimetri in campi operatori di pochi centimetri”.