Arriva nella montagna reggiana uno dei più conosciuti e bravi giornalisti investigativi italiani. Domenica 7 ottobre Carlo Bonini, invitato speciale de La Repubblica, sarà ospite dell'associazione culturale La 25ª Ora a Casina, alle 16 alla chiesa del Castello di Sarzano. Bonini presenterà il suo ultimo libro, “L'isola assassina. La sfida di Daphne al cuore corrotto dell’Europa”, incentrato sull’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa da un autobomba per le sue inchieste.
Carlo Bonini è nato nel 1967 a Roma ed è inviato speciale del quotidiano “la Repubblica”, dove è arrivato dopo aver lavorato per “il manifesto” e “il Corriere della sera”.
Ha pubblicato le due biografie La Toga Rossa (1998), storia del giudice Francesco Misiani e Il Fiore del Male, la vita di Renato Vallanzasca (1999), il reportage narrativo Guantánamo (2004), Il mercato della paura, scritto con Giuseppe D’Avanzo (2006), Acab. All Cops Are Bastards (2009) e con Giancarlo De Cataldo Suburra (2014) e La notte di Roma (2015).
Da Acab e Suburra sono stati tratti gli omonimi film di Sergio Sollima.
Suburra è anche una serie televisiva su Netflix, in attesa della seconda serie.
Per Feltrinelli, Il corpo del reato (2016) e L'isola assassina. La sfida di Daphne al cuore corrotto dell’Europa (2018).
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L'isola assassina
Daphne Caruana Galizia è morta il 16 ottobre 2017 a Bidnija, a nord di Malta, uccisa da una bomba collocata nell’auto che guidava, una Peugeot 108. Aveva cinquantatré anni, un marito e tre figli. Era una giornalista famosa ed era stata premiata con il Pulitzer per le sue inchieste sul riciclaggio e sull’evasione fiscale internazionali, che hanno legato l’isola ai Panama Papers. È stata lei la prima a rivelare il coinvolgimento in quello scandalo del ministro Konrad Mizzi e di Keith Schembri, capo di gabinetto del primo ministro laburista Joseph Muscat. Non è ancora noto il nome di chi ha ordinato l’omicidio di Daphne. Ma la sua storia getta luce su una verità fino a oggi ignorata, una verità che l’Europa fin qui ha preferito non vedere. Forse perché Malta è “lo Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione Europea”, come ha scritto la giornalista nei suoi MaltaFiles. Poco più grande dell’Isola d’Elba, Malta ha iscritto nei registri della Camera di commercio locale 53.247 società e 581 fondi d’investimento, drenando all’economia dell’Unione Europea 8,2 miliardi di euro negli ultimi dieci anni.
Carlo Bonini si mette sulle tracce delle indagini di Daphne per riprendere le fila della coraggiosa inchiesta internazionale di cui ha fatto parte, il “Daphne Project”, che ha rivelato il centro di un inquietante sistema di elusione fiscale, corruzione e crimine organizzato. E nella ricostruzione della storia tragica di una grande giornalista mostra che il cuore corrotto dell’Europa si trova nella sua periferia, e riguarda tutta l’Unione. La storia di Daphne e la storia di Malta ci riguardano.
Malta, al centro del Mediterraneo.
Nessuno vuole vedere l’abisso in cui sta precipitando l’Europa. Chi osa svelarlo è destinato a morire.
Questa è la storia di Daphne.