Una singolare truffa assicurativa è stata scoperta dalla Polizia Locale dell’Unione Appennino nei giorni scorsi, grazie ad una nuova, importante strumentazione elettronica in dotazione al servizio. Dall’inizio di settembre, infatti, la Polizia dell’Unione (che riunisce attraverso un Servizio Associato le Polizia municipali dei 7 Comuni appartenenti di Castelnovo Monti, Carpineti, Casina, Toano, Vetto, Ventasso e Villa Minozzo) ha in dotazione un’apparecchiatura Targa System: uno scanner ottico collegato ai database del Ministero dei trasporti, dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e di altre forze dell’ordine. Lo scanner, acquisita la targa di un’autovettura, un camion, un furgoncino, è in grado di segnalare all’agente se il mezzo è in regola con l’assicurazione e la revisione, e anche se si tratta di un veicolo rubato.
Nel corso di una consueta operazione di pattugliamento condotta nei giorni scorsi, a Castelnovo Monti, gli agenti dell’Unione hanno riscontrato che un’auto, secondo Targa System, risultava priva di assicurazione. La proprietaria del mezzo però, una volta fermata per accertamenti, ha mostrato una polizza in corso di validità, e ha spiegato agli agenti di aver sottoscritto un’assicurazione on line con l’intento di risparmiare.
La donna aveva pagato una polizza di durata quadrimestrale, pagando 380 euro. Il pagamento le era stato richiesto, attraverso il sito su cui aveva individuato l’offerta, caricando l’importo su una carta prepagata PostePay. Una modalità alquanto anomala, che ha fatto subito dubitare gli agenti, anche perché nel frattempo ulteriori tentativi attraverso Targa System confermavano la mancata copertura del veicolo. Analizzata con attenzione la polizza, su cui era riportata l’intestazione della “Helvetia”, sono emersi altri dettagli che facevano propendere per un documento falso. È bastato che gli agenti contattassero direttamente la società assicuratrice, che ha confermato come l’assicurazione non fosse realmente sottoscritta con loro, che quindi risultavano parte lesa da parte di un sito che quindi aveva truffato l’automobilista, ovviamente molto arrabbiata e spiazzata per quanto stava emergendo. La Polizia dell’Unione non ha potuto far altro che adottare i provvedimenti del caso, ovvero il sequestro del veicolo, al quale è seguita la denuncia alla Polizia Postale, effettuata anche dall’automobilista, per truffa.
Denuncia che porterà a verifiche verso il sito che ha venduto la falsa polizza.