Nell'ambito della Settimana della Salute Mentale che a Reggio propone diversi eventi in tutta la provincia dal 20 settembre, a Castelnovo Monti il 5 ottobre è in programma un importante momento che rappresenta anche il resoconto e una restituzione del lavoro condotto per diversi mesi su un tema delicato ma importante: l'uso dei social media, un percorso compiuto coinvolgendo diversi attori e mettendo a confronto genitori e figli, dal quale sono emersi aspetti molto interessanti. Il progetto, promosso nell'ambito del Servizio Sociale Unificato – zona sociale dell'Unione dei Comuni dell'Appennino, ed è stato coordinato dal Tavolo dipendenze del SerDP di Castelnovo né Monti coinvolgendo agenzie che danni lavorano sui temi della Prevenzione alle dipendenze e corretti stili di vita sul territorio quali Luoghi di Prevenzione, CPS Centro di prevenzione sociale.
I protagonisti di questa azione sono stati i ragazzi dell'ultimo anno delle scuole medie e quelli di prima superiore, in collaborazione con tutti gli Istituti scolastici dell'Appennino, con l'individuazione di un referente di progetto per ogni scuola, e molto importante è stato il coinvolgimento dei genitori, per aprire un confronto su un tema che oggi occupa una parte importante nella vita dei ragazzi, tanto che il tema al centro del progetto, l'uso dei social, è stato individuato anche dietro loro suggerimento. Un tema che ha richiesto appunto una co-progettazione allargata, perchè anche chi si occupa di dipendenze ha dovuto affrontare una preparazione specifica per affrontare nel modo migliore questo tema complesso. Anche per questo è stata richiesta anche la collaborazione della docente universitaria Emanuela Spaggiari docente di sociologia dell’educazione presso Unimore ed Unife, che parteciperà alla serata.
Sono stati davvero interessanti gli elementi emersi dal percorso, durato diversi mesi, e che verranno illustrati con l'iniziativa del 5 ottobre. Nel corso dell'evento è prevista la partecipazione alla Tavola rotonda della Polizia Postale per condividere luci ed ombre di un fenomeno che spesso è conosciuto solo superficialmente ma che ormai pervade la vita di moltissime persone, soprattutto i giovani ma non solo. Perchè l'uso dei social coinvolge sicuramente aspetti educativi, sui corretti stili di vita, sulla crescita e lo sviluppo psicologico dei ragazzi, sui rapporti interpersonali. In un itinerario che per qualcuno ha voluto dire avvicinarsi e conoscere meglio questo linguaggio, è emerso che l'atteggiamento da evitare è una demonizzazione complessiva di questi strumenti, che come tali possono offrire anzi opportunità di grande interesse. Ogni voce ha cercato di dare un proprio contributo per costruire, nei ragazzi ma anche negli adulti, una consapevolezza e una criticità più matura su quello che è il linguaggio dei social, sulla convivenza tra rapporti mediati tra questi strumenti e rapporti “faccia a faccia” che comunque non sono inconciliabili.
Nel corso del lavoro svolto, sono stati anche distribuiti oltre 650 questionari, la maggior parte agli studenti partecipanti, ma circa 200 anche a genitori, e l'incontro del 5ottobre sarà anche l'occasione per presentare i risultati e i dati raccolti.
L'appuntamento sarà quindi venerdì 5 ottobre alle ore 20.30 al Teatro Bismantova.
La settimana della Salute mentale
Nel 1978 in Italia veniva promulgata, dopo forti critiche al modello e alla pratica manicomiali e anni di sperimentazioni innovative, una Legge che rimetteva in discussione dalle fondamenta l’assistenza psichiatrica nel nostro paese. Oggi, a quarant’anni di distanza, è giusto chiedersi cosa è rimasto dei valori ispiratori della Legge 180, qual è il modello che, sia pure in modo molto disomogeneo, si è affermato nel territorio nazionale, qual è l’opinione di utenti, familiari, operatori, istituzioni, cittadini.