SocialMonti
Questa rubrica vuole essere un luogo di spunti per stimolare una riflessione corale e collettiva su temi di attualità. L’idea è quella di partire dal nostro territorio verso cerchi più ampi, o vice versa ascoltare gli echi lontani e portarceli vicini.
***
Miss Italia miss-stupisce
Poche ore fa la proclamazione di Miss Italia 2018, su una La7 un po’ più opaca delle reti Rai, con conduttori meno storici.
Più che televisiva, è stata una gara soprattutto seguita sui social. La rappresentante della bellezza italiana è Carlotta Maggiorana, 26 anni, diplomata ballerina, sposata, marchigiana. Di una bellezza impeccabile, vince la sfida con Fiorenza D’Antonio, napoletana, espansiva, morbida e intensa, che si aggiudica il titolo di Miss Social.
Ma è Chiara Bordi la vera Miss Stupore di quest’anno. Definita la “miss con la protesi”, Chiara accede ugualmente al concorso, nonostante le sia stata amputata a 12 anni la gamba sinistra per un incidente in motorino.
Sull’onda di quello portato avanti dalla campionessa paralimpica Bebe Vio, è un bel messaggio da parte degli organizzatori della kermesse di bellezza. Se non ché a pochi giorni dalla finale, Chiara viene vilmente insultata sui social, definita storpia, e a suon di “vai a casa” da parte di un coro di odiatori tra cui molte donne.
Il fenomeno degli haters va a innestarsi su un concorso che forse è da rivedere nei codici che propone. Chiamare le ragazze con un numero, “la 29”, è di per sé umiliante. Gli insulti lanciati in rete si sommano a una manifestazione la cui scala valoriale non premia la cultura, e l’impegno, ma viene bensì premiata la televisità del corpo e del volto.
Così Chiara Bordi diventa una nota in controtendenza, un appunto di realtà, che stride e infastidisce gli animi (per fortuna solo alcuni), e si grida allo scandalo. Proclamandosi vero scandalo gli scandalizzati, dimostrando al mondo di essere piccoli e ciechi, disabili emotivi blateranti a vuoto nel web. Facendo la fortuna di Chiara a rovescio, che si aggiudica un terzo posto, fortificata dall’estrema debolezza di chi l’ha offesa.
Ameya Canovi *
* Ameya Gabriella Canovi è PhD, docente e psicologa, si occupa di relazioni e dipendenze affettive. Da poco ha terminato un dottorato di ricerca in ambito della psicologia dell’educazione studiando le emozioni in classe. Ha un sito e una pagina Facebook “Di troppo amore”.
Diversamente abili, ugualmente belli.
Sarò malfidata, ma a me viene anche da considerare che questa bellissima ragazza sia stata inserita per assicurarsi l’audience in un’edizione che, scrive l’articolo, sembra presentarsi già in partenza svantaggiata rispetto alle precedenti.
Una strumentalizzazione (spero che in realtà non lo sia) perfino peggiore dei commenti degli haters, già di per sé inqualificabili.
Ivana Cavalletti