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Loredana Lipperini, una delle voci storiche di Fahrenheit, a Carpineti con “La 25ª Ora”

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Loredana Lipperini

Arriva a Carpineti un grande nome del mondo letterario italiano. Sabato 15 settembre alle 16.30 nella biblioteca di via G. di Vittorio l'associazione La 25ª Ora organizza la presentazione di "L'arrivo di Saturno" di Loredana Lipperini, conosciutissima voce di Fahrenheit su Radio3 .
La Lipperini ha diretto giovanissima l’agenzia di stampa Notizie Radicali ed è stata fra le prime voci di Radio Radicale. Dal 1979 conduce su RadioRai programmi culturali e, dal 2009, regolarmente Fahrenheit su Radio3.

Ha collaborato con numerose testate giornalistiche (da Sipario a L’Espresso) e dal 1990 scrive sulle pagine culturali de La Repubblica.
Ha scritto e condotto programmi per la televisione e dal 2004 ha un blog, Lipperatura, dove si occupa di tematiche editoriali, culturali e legate al mondo delle donne.
E’ nella giuria di diversi premi letterari (Premio Scerbanenco, Premio Arte di parole, Premio Pozzale Luigi Russo). Dal 2014 è direttrice artistica del Festival letterario “Gita al faro” a Ventotene.
Fra i suoi libri, la trilogia sulle donne uscita presso Feltrinelli (Ancora dalla parte delle bambine, Non è un paese per vecchie, Di mamma ce n’è più d’una), il pamphlet sul femminicidio scritto con Michela Murgia (L’ho uccisa perché l’amavo, Laterza), il saggio sui social network scritto con Giovanni Arduino (Morti di fama, Corbaccio), il diario di viaggio marchigiano Questo trenino a molla che si chiama il cuore (Laterza). Con l’eteronimo di Lara Manni ha inoltre pubblicato tre romanzi gotici (Esbat, Feltrinelli, Sopdet, Tanit, Fazi) e diversi racconti. Ha inoltre firmato la prefazione a On writing di Stephen King e, sempre di King, ha curato la raccolta di racconti Il bazar dei brutti sogni.
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Il libro
Nel 2017 ha pubblicato “L’arrivo di Saturno” (Bompiani)
Graziella De Palo è una giovane giornalista innamorata della giustizia quando il 2 settembre 1980 scompare a Beirut assieme al collega Italo Toni. Dovevano visitare dei campi profughi al confine con la Palestina, ma seguivano in realtà una pista sul traffico d'armi intrecciata con le vicende del terrorismo, delle stragi e con parecchi misteri della politica italiana e internazionale dell'epoca. Di loro non si è saputo più nulla.
Han van Meegeren è un pittore olandese di scarsa fortuna, noto e dileggiato per le sue rose grigie, quando accetta da un uomo in nero un incarico bizzarro: dipingere un Giudizio Universale in una cappella battuta dal vento sulla cima di un colle italiano. Purché sia un Giudizio di Vermeer. Suo, ma di Vermeer. Chi è l'uomo in nero che si fa chiamare semplicemente Acca? E perché gli chiede di diventare un falsario, come di fatto accadrà?
Dora, la voce narrante di questo romanzo, è cresciuta insieme a Graziella. ''Eravamo di quelle amiche che sono sempre insieme, che non riescono a stare lontane neanche per un pomeriggio. E invece ci siamo allontanate, e quando ci siamo allontanate lei è morta. E la sua storia, il modo in cui è morta, è talmente assurda che se la raccontassi non ci crederebbe nessuno. Così ho cominciato a scriverne un'altra, che è davvero assurda, ma se un romanzo è assurdo tutti ci credono. La realtà invece non interessa a nessuno''.
Due romanzi in uno, una doppia vicenda nata da un dolore mai sopito che mescola fatti reali e invenzione, memoria di un'amicizia e mito, ed elaborata con l'abilità di chi da sempre cerca e trova nella narrazione propria e altrui una profonda ragione di vita. Perché ''noi volevamo essere ingannate, tutte e due: Graziella dalla ricerca della verità, io dalla ricerca della finzione, che è parente stretta del falso anche se si chiama letteratura''.