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Bravo arbitro. Parola di papà e mamma e dei tuoi concittadini

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Nei giorni scorsi Stefano Bonacini, di Vezzano, ha arbitrato la finale dillettanti del torneo della Montagna. "Ha dato lustro al paese e il paese è felice per lui e lo ringrazia" commentano gli abitanti del paese pedecollinare "con una direzione impeccabile la sua, il coronamemto di 20 anni di carriera arbitrale".

Sono 2 decenni, prima in Federazione poi con il Centro Sportivo Italiano che il 43enne Vezzanese, (abita alla Vecchia) si cimenta in questo sport e che lui pratica con serietà competenza e passione. Doti che lo hanno portato a meritarsi la finale che ha diretto al Mapiana di Baiso  fra le squadre del Cervarezza e il Vetto. E sulla finale i media hanno concordato sulla qualità di gara. "Aiutato - dice lui dalla grande sportività e corretttezza - dei giocatori e dirigenti con i quali ha da subito ha avuto un dialogo e un rapporto di fiducia e di stima".

La partita vinta dal Vettus era filata via liscia nonostante la posta in palio. E di mezzo, dopo la vittoria per 3 a 2, c'erano comunque stati i tempi supplementari con tre ammoniti e due calci di rigore, entrambi indiscutibili.

Una bella soddisfazione per Stefano che ha detto: "continuerò ad arbitrare”. Gli abbiamo chiesto quando i dirigenti Csi ti  hanno detto che avresti arbitrato la finale  quale era il tuo stato d'animo: "Ero contento ovviamente, ma tranquillo, noi arbitri siamo sempre pronti, ad ogni modo ho pensato alla partita e mi sono concentrato su di essa”.  Naturalmente anche i suoi genitori che abbiamo incontrato alla sagra della Madonna della Neve e che con loro ci siamo complimentati hanno detto: “Eravamo un po' emozionati, abbiamo visto la partita per televisione poi tutto è andato bene e alla fine  abbiamo tirato un sospiro di sollievo, conoscevamo le doti di Stefano è un figlio straordinario, bravo buono calmo sa quello che vuole e poi arbitrare è una delle sue grandi passioni, siamo contenti per lui”.

(Domenico Amidati)