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Lì in missione c’era don Prandi. Ora, da Kerala un appello: “Pregate per noi”

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Il vescovo Massimo Camisasca accolto nella casa della carità di Verapoly in un recente viaggio

Anche la Casa della Carità “Marian Sneha Niwas” - arcidiocesi di Verapoly - nel Kerala, è interessata dalle spaventose inondazioni che stanno colpendo lo Stato indiano: villaggi allagati, mancanza di energia elettrica, centinaia i morti, migliaia gli sfollati. Dal Kerala provengono le numerose religiose indiane di varie congregazioni, presenti nella nostra diocesi

Gli ospiti della Casa, dove sono presenti le suore carmelitane minori fondate da don Mario Prandi, sono stati evacuati perché costruita su un isola e portati nell’altra casa in città a Mamangalam.

La casa, aperta il 9 maggio 2011, è dedicata al 5° Mistero Glorioso “Maria Regina”, ha accolto il vescovo Massimo Camisasca nel corso della sua visita pastorale alla missione diocesana in India svoltasi dal 26 dicembre 2017 al 10 gennaio scorso. (foto 1 e foto 2)

Da Mumbay, dove nel 1980 è stata aperta la prima Casa della Carità in India, è arrivata a Reggio questo accorata richiesta di sostegno nella preghiera: “Carissimi, forse sapete già della situazione disastrosa del Kerala. Da domenica piove e ampie zone dello stato sono completamente allagate. L'aeroporto è chiuso, come tutte le altre vie di comunicazione. Interi paesi sono stati evacuati, anche per pericolo di smottamenti; ci sono diverse vittime. Per quel che riguarda la nostra famiglia a Mamangalam non ci sono problemi, mentre a Varapuzha l'acqua sta entrando in casa e gli Ospiti sono stati portati a Mamangalam. Chiediamo preghiere a tutti in questa situazione di grande sofferenza. Grazie”.