Suonano a festa, l’11 agosto, le sirene degli automezzi del volontariato, procedendo in fila indiana verso la sede della Croce Verde di Villa Minozzo. Una parata gioiosa accompagnata dalla banda e dai tamburi degli sbandieratori della “Maestà della Battaglia”, che dona un senso di gaudio, un senso di speranza, come se ci fosse qualcuno che spiffera all’orecchio che “noi siamo qui per voi”.
Ed è ancora una volta la “tutela della salute” a farla da padrona, e in un ambiente come questo, in un giorno come questo, accanto a gruppi di volontari attenti e formati, ci si sente più che mai protetti.
Non mancano i saluti di rito a tutti i presenti ed è il presidente Elio Ivo Sassi che ringrazia gli ospiti. Da buon padrone di casa invita tutti a sedersi: una folla superiore alle aspettative, tant’è che in un istante compaiono altre panche, altre sedute.
«Voglio ringraziare tutte le persone presenti, in particolar modo il dottor Gianni Borghi, presidente Fondazione Cassa di Risparmio RE; l’onorevole Antonella Incerti, la dottoressa Sonia Gualtieri Responsabile distretto Az. USL Castelnuovo Monti. Grazie anche alle istituzioni locali, il Sindaco Toano Vincenzo Volpi, Sabrina Fiori Assessore comune Castelnuovo Monti, il Capitano Jose’ Ghislieri Comandante la locale Compagnia Carabinieri, il presidente della Croce Verde di RE Guerrino Davoli e Iacopo Fiorentini vice Presidente Anpas Emilia Romagna e Il parroco don Alpino Gigli. Questo è il 21° incontro che facciamo ogni anno, il mio 23° anno di presidenza. Fare il presidente in una zona di prossimità come la nostra è dove garantire in uno spazio di crinale che va da Ligonchio fino a un piccolo spazio nel modenese le stesse opportunità che hanno i paesi più grandi, come Castelnovo ne’Monti o Carpineti. Abbiamo tre ambulanze dislocate nelle frazioni: qui abbiamo solo una parte del parco macchine acquistate in modo da essere tempestivamente sul posto in caso di bisogno.» L’incipit è lungo e toccante: vengono affrontati vari temi: dal disagio dei paesi di montagna a come la Croce Verde sia in grado di garantire spostamenti, assistenza, professionalità anche nei momenti in cui la neve è tanta e le strade poco percorribili. Si è creata una capillarità al territorio che ha portato a raggiungere zone più lontane, anche se tanto è stato fatto ma tanto è ancora da fare.
«Oltre che garantire la tutela della salute, scopo primario e principale della nostra missione, auspichiamo nel fatto di preservare il territorio e sfavorire l’allontanamento dalle zone montane. La popolazione ha bisogno di avere quei minimi servizi sanitari che sono la garanzia della continuità della vita in questi posti.» continua Sassi. «Nonostante la difficoltà, noi ce la mettiamo tutta, grazie all’impegno dei volontari e alla coesione della cittadinanza.»
Si è ora in attesa di permessi per cominciare i lavori per allargare la sede e creare la “casa della salute”, e il presidente spera che l’anno prossimo ci sia un cantiere avviato.
«Ricordate sempre che della Croce Verde io sono la chiave, il padrone è la cittadinanza del comune di Villa Minozzo» termina Sassi. L’applauso che segue è lungo, ed è poi il turno di Lucia Manicardi, assessore all’ambiente, in rappresentanza del Sindaco Luigi Fiocchi.
L’assessore spiega che democrazia è cambiamento; ci sarà cambiamento nel governo di Villa Minozzo, un cambiamento “buono” perché è giusto che, dopo tanti anni, energie nuove si mettano in campo.
«I cambiamenti degli ultimi anni hanno portato a un aumento di responsabilità politiche e civili, e la macchina amministrativa purtroppo non sempre riesce ad essere efficiente come dovrebbe. Siamo comuni piccoli con criticità enormi e la burocrazia che viene dall’alto non aiuta, mettendo spesso in condizioni da non potere rispondere ai bisogni immediati dei cittadini. Essere amministratore non è una professione, è una vocazione, e dire “al limite del martirio civile” non è esagerato, e chi lo vive quotidianamente si rende conto delle difficoltà che ci sono. La risposta a questa mancanza è l’associazione, il servizio che arriva dove l’amministrazione non riesce ad arrivare. La rete, l'aggregazione, fare parte anche della più piccola proloco è un modo per condividere degli obiettivi e la Croce Verde è il fiore all’occhiello del comune di Villa.» termina l’assessore.
È poi il turno dell’onorevole Incerti, che ringrazia e saluta i presenti. Ricorda il ruolo delle varie realtà assistenziali nell’incidente avvenuto pochi giorni fa a Bologna, che in breve tempo ha aiutato e soccorso.
«Uno stato nazionale deve avere funzioni principali di responsabilità. Questi episodi ci dicono che il nostro paese sarebbe un’altra cosa se non ci fosse quel sistema del mondo del volontariato che funge da coadiuvante dello stato. Queste organizzazioni di volontariato fanno cose straordinarie.»
È poi il turno di …. Borghi, presidente della Manodori, ringraziare i volontari e il loro lavoro. Nel suo discorso si tratteggia la storia della Fondazione, la missione di arrivare a quelle realtà, forse un po’ più brigose, come la scuola, la salute, la cultura.
«Abbiamo aiutato la Croce Verde ad arrivare a diversi di quegli obiettivi che sono ora esposti nei cartelli tutt’intorno» spiega il presidente. «ma non lo dico per essere ringraziati, perché la missione è proprio questa, quella di aiutare o, come si diceva una volta, fare “beneficenza” che poi è lo scopo delle fondazioni bancarie.»
Sonia Gualtieri, responsabile distretto asl, elenca le potenzialità del territorio e di come sia stato sistemato con una logica di prossimità, in modo da gestire problematiche cronache anche al di fuori di un ospedale.
Termina la cerimonia don Alpino, intervenuto a benedire la nuova ambulanza. Ed è proprio il taglio del nastro, tenuto dai bambini che pur scalpitano chiedendo in continuo di entrare nell’ambulanza “nuova”, ad aprire gli sportelli di questo nuovo mezzo dal quale escono palloncini colorati. Un momento importante, accompagnato dal suono della banda, dalla benedizione solenne, dall’auspicio che questo nuovo, potente mezzo, si debba impiegare il meno possibile ma che, al bisogno, funga da presidio salvavita.
Il ringraziamento è per tutti nella distribuzione degli attestati: dal volontario più anziano Pellegrino Zobbi, alle autorità civili e religiose, alle persone che tanto hanno contribuito affinché la Croce Verde viva e sopravviva.
E, come in ogni migliore occasione, i presenti vengono invitati a restare dopo l’esibizione del gruppo di sbandieratori “Maestà della Battaglia”. L’apericena promesso si rivela in una cena vera di più portate, finanziata dai volontari, dal presidente della Croce Verde e dall’Ecu di Villa Minozzo. Il presidente Sassi precisa che non sono stati toccati fondi della Croce Verde per questo, ed è una precisazione importante perché l’unione, creata dalla spartizione di qualcosa, in questo caso lo stare a tavola insieme condividere, non è un prezzo che si possa negoziare. Non deve intaccare le casse della Croce Verde la cui missione è un’altra. Con la vendita di alcuni biglietti della lotteria si collabora alla festa, e i premi sono diversi, coi biglietti estratti dai bambini che, finalmente, sono felici perché sono potuti entrare nel nuovo mezzo.
Un momento conviviale, per la comunità intera riunita sotto al cielo di agosto, con le stelle cadenti che fanno da contorno a una serata di gioia all’insegna della tutela del bene più prezioso: la salute.