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Stefano Mazzacurati, psichiatra e psicoterapeuta, a Vetto per il Gaom

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Con la serata di venerdì 3 agosto 2018, alle ore 21 a Vetto, presso il B&B Mamma Rina, terminano le cinque serate con Stefano Mazzacurati, psichiatra e psicoterapeuta, membro International Pen Club, associazione mondiale scrittori.

È l’omaggio di un medico a un territorio rimasto nel cuore.

Mazzacurati fu per molti anni primario di Psichiatria a Castelnovo Monti.

L’incontro conclusivo visita l’opera del genio inglese come ricca fonte di descrizione psichiatrica.  Spiegare la follia – dice Mazzacurati - è un esercizio senza fine.  Avvicinarsi alla follia richiede umiltà, rispetto, tolleranza; ma anche meraviglia, gratitudine, sgomento e stupore come il critico Harold Bloom dice per chi incontri Shakespeare.

Follia e Shakespeare non si possono spiegare; se mai, comprendere. Il tema follia in un oceano come è Shakespeare, è uno dei tanti esercizi sull’autore. Più lo si studia, più lo si legge, viene da chiedersi se i personaggi di Shakespeare sono come noi o se siamo noi stessi.Implicitamente fondata sul pensiero di Eraclito, cioè su una dialettica della contraddizione, del dubbio e della allusione semantica, la follia in Shakespeare non è certo la trasposizione poetica, teatrale di forme di psicopatologia. Anzi, si potrebbe dire che la follia in Shakespeare è un pre-testo, cioè un punto di partenza da cui muoversi prima del testo.

A dimostrazione, ancora una volta, che la letteratura precede e contiene il fenomeno della psicopatologia.Procedimento diverso, ma ancora più profondo di quello psicoanalitico, che si basa su precisi ma limitati presupposti. E’, piuttosto, una delle strade principali, se non la via maestra, tramite cui il grande drammaturgo si introduce – e ci introduce – nella conoscenza dell’essere umano. Leggere Shakespeare aiuta a capire chi soffre e a insegnare la clinica. Un meraviglioso manuale sulla psiche.

Le eventuali offerte volontarie sono devolute all’associazione benefica Gaom.